Il Veronese

Nato a Verona nel 1528, Paolo Caliari deve alla sua città natale il soprannome Veronese con cui è noto a Venezia, la città in cui arriva nel 1553 e dove rimane fino alla morte nel 1588, divenendo uno degli artisti più ricercati del XIV secolo. Le opere del Veronese decoravano chiese, palazzi dell’aristocrazia, ville ed edifici pubblici in tutto il Veneto e riecheggiavano il fasto e lo splendore della Repubblica di Venezia di quel tempo, attraverso tele di proporzioni molto grandi dove la luce chiara esalta colori e figure.

La geniale e rivoluzionaria ricerca nel campo del colore e della prospettiva del Veronese apre le porte alle conquiste del Barocco, preannunciando perfino alcuni dei risultati ottenuti, tre secoli dopo, dai pittori impressionisti.

Londra e Verona, collaborando, hanno raccolto 130 opere provenienti dai musei di tutto il mondo per dar vita a due mostre di grande pregio e di raro livello scientifico.

La National Gallery di Londra, tempio della pittura mondiale, esalta l’arte del Veronese nella mostra Il Veronese: splendore nella Venezia del Rinascimento esponendo, dal 19 marzo al 15 giugno, per la prima volta nel Regno Uniti 50 opere che presentano ogni aspetto della vita dell’artista: ritratti, pale d’altare, allegorie e scene mitologiche.ce62c8b9c1827527fee4c3f8d79c3400

I dipinti di questa esposizione sono il picco della produzione dell’artista in ogni fase della sua carriera, con opere provenienti da chiese e da gallerie d’arte dell’Europa (Italia, Austria, Francia e Spagna) e degli Stati Uniti, fra cui il Martirio di San Giorgio (1565, dalla chiesa di San Giorgio in Braida, Verona) e il Matrimonio mistico di Santa Caterina (1565-70, Gallerie dell’Accademia, Venezia). Nessuna di queste pale d’altare è stata mai esposta nel Regno Unito prima d’ora e la mostra permetterà ai visitatori di confrontarle con il dipinto dello stesso periodo di carattere profano più acclamato del Veronese, La famiglia di Dario ai piedi di Alessandro (1565-67), una delle prime grande opere acquisite dalla National Gallery provenienti dall’Europa continentale.veronese-carousel-book-now

Tra le opere più significative in mostra, i tre ritratti più belli appartenenti al periodo in cui l’artista arrivò a Venezia: il Ritratto di gentiluomo in pelliccia (1555 circa, Palazzo Pitti, Firenze), il Ritratto di Nobildonna Veneziana (La Bella Nani) (1555-60 circa, Museo del Louvre, Parigi) e il Ritratto di gentiluomo (1560-65, the Paul Getty Museum, Los Angeles).

Per la prima volta le 50 opere saranno vicine dopo centinaia di anni. Fra queste, Venere e Marte uniti da Amore (1570-75 circa, The Metropolitan Museum of Art, New York), che in occasione di questa mostra lascia gli Stati Uniti per la prima volta dal 1910 e sarà riunito, per la prima volta dal XVIII secolo, con le Quattro allegorie dell’amore (1575 circa) della National Gallery.

Due pale d’altare dipinte per la chiesa di San Benedetto Po nei pressi di Mantova, La Madonna col bambino tra Sant’Antonio Abate e San Paolo Eremita (1562, Chrysler Museum of Art, Nortfolk, Virginia) e la Consacrazione di San Nicola (1562, proveniente dalla stessa Gallery) sono esposte per la seconda volta insieme dal XVIII secolo.

Ci saranno anche due quadri che mai sono stati vicini, se non nello studio del Veronese che, nel 1573, li dipinse. L’Adorazione dei Magi (della National Gallery), dipinta per la chiesa di San Silvestro a Venezia, per molto tempo uno dei dipinti più ammirati e di recente restaurato, sarà esposto accanto a una pala d’altare sullo stesso soggetto, dipinta per la chiesa di Santa Corona a Vicenza.

Eccezionale il prestito del Martirio di San Giorgio, pala d’altare di 426×305 cm normalmente inamovibile (fu però portata a Parigi durante la spoliazione napoleonica), trasferita da Verona a Londra dopo un intervento di manutenzione e uno studio scientifico accurato. La pala di San Giorgio è un dipinto esemplare nella carriera di Paolo Caliari: da una parte è una grande festa di colori, molto teatrale, ma dall’altra parte è un’opera segnata dallo spirito della Controriforma.Mostre: alla National Gallery i capolavori del Veronese

L’eccezionale opera tornerà a Verona, nella sua chiesa di San Giorgio in Braida, nel percorso esterno che caratterizza la mostra Paolo Veronese, l’illusione della realtà, a Palazzo della Gran Guardia, in Piazza Bra a Verona, dal 5 luglio al 5 ottobre 2014.

Più di 100 le opere che saranno esposte, di cui 40 disegni, 50 prestatori tra i più importanti musei e istituzioni italiani e stranieri, 70 opere provenienti dai più prestigiosi musei italiani ed internazionali.

La mostra monografica, la prima in Italia di queste proporzioni dopo quella memorabile curata da Rodolfo Pallucchini a Venezia nel 1939, presenta Paolo Veronese attraverso 6 sezioni espositive: la formazione a Verona, i fondamentali rapporti dell’artista con l’architettura e gli architetti (da Michele Sanmicheli a Jacopo Sansovino a Andrea Palladio), la committenza, i temi allegorici e mitologici, la religiosità, e infine le collaborazioni e la bottega, importanti fin dall’inizio del suo lavoro.Mostre: alla National Gallery i capolavori del Veronese

Oltre ad un’ampia scelta di capolavori dell’artista, la mostra comprende numerosi disegni di eccezionale qualità e varietà tematica e tecnica, con l’obiettivo di testimoniare il ruolo della progettazione e riflessione grafica non solo nel percorso creativo di Paolo ma anche nella dinamica produttiva del suo atelier.

In vista della manifestazione, è iniziato ad aprile 2013 l’importante restauro della grande tela degli Haeredes Pauli, Cena in casa di Levi (olio su tela, 550×1010 cm) di proprietà delle Gallerie dell’Accademia di Venezia e in deposito presso il Comune di Verona. L’intervento è realizzato dalla restauratrice Barbara Ferriani, con la formula del cantiere aperto. Il restauro è infatti apprezzabile da tutti i visitatori all’interno del percorso del Museo degli Affreschi “G.B. Cavalcaselle” alla Tomba di Giulietta, nello spazio della chiesa di San Francesco al Corso.

È possibile, per gruppi e su prenotazione, effettuare visite guidata al cantiere accompagnati dai restauratori.

Il prestito della pala di San Giorgio martire (patrono di Inghilterra) ha consentito uno scambio alla pari. Dal museo londinese arriveranno a Verona – evento straordinario – Cristo e l’adultera e le quattro Allegorie d’amore (L’unione felice, L’infedeltà, Il disinganno, Il rispetto).Mostre: alla National Gallery i capolavori del Veronese

Veronese: Magnificence in Renaissance Venice

Londra, National Gallery, sale 4-8,11,12

(19 marzo-15 giugno)

LUN-VEN 10.00-18.00, venerdì fino alle 21.00

Paolo Veronese, l’illusione della realtà

Verona, Palazzo della Gran Guardia

(5 luglio- 5 ottobre)

LUN-GIOV, SAB e DOM: dalle 10.00 alle 21.00

venerdì: dalle 10.00 alle 22.00