E’ aperta la caccia agli Autobot.

TF4_1Sht_ItaDopo aver messo a ferro e fuoco Chicago, i transformers alleati dell’umanità, gli Autobot, non sono più visti di buon occhio dalla popolazione mondiale. Optimus Prime, il loro leader, e i pochi superstiti vengono usati come cavie da laboratorio, alla stessa maniera dei loro nemici di sempre, i Decepticon. Gli umani si sono fatti ‘furbi’ e vogliono costruire in proprio i robottoni senzienti che si trasformano in camion e auto di lusso. O almeno così vorrebbe uno scienziato miliardario (Stanley Tucci) che con i suoi occhiali buffi e grazie all’aiuto di un agente deviato della CIA (Kelsey Grammar), scende a compromessi con un cacciatore di taglie interstellare: Lockdown, che sembra il figlio naturale di Malekith (il nemico numero uno di Thor, in ‘Dark World’) e Silver Surfer, con il respiro asmatico di Darth Vader di Guerre Stellari e che, come ‘seconda maglia’, ha scelto nientemeno che una Lamborghini Aventador coupè.

A fianco degli Autobot però, per circa tre ore di film, combatte la famiglia Yeager – quasi come il nome dei robot giganti di ‘Pacific Rim’ – composta da un inventore squattrinato (Mark Wahlberg), sua figlia (Nicola Peltz) e il fidanzato pilota di rally (Jack Reynor), che con il loro spirito di sacrificio fanno addirittura concorrenza alla famiglia di ‘Armageddon’ composta da Bruce Willis, il padre,  Liv Tyler, la figlia e Ben Affleck, il fidanzato della figlia.

2FF_teaser_Cade_ITAMa la famiglia Yeager non fa la vera differenza e così vengono resuscitati pure i dinosauri, i potenti Dinobot, per uno scontro finale epico tra i grattecieli di Hong Kong che ricordano le vele di Scampia di ‘Gomorra’.

Arriva attesissimo nelle sale italiane, il prossimo 16 luglio, “Transformers 4 – L’era dell’estinzione” dopo lo strepitoso successo riscosso in Cina (leggi l’articolo ad hoc), che riparte con un reboot-sequel dei 3 episodi precedenti con protagonista Shia Labeouf.

Nel film diretto dal regista americano Michael Bay, come in una buona ricetta culinaria, non mancano dosi massicce di patriottismo, di spirito imprenditoriale, di buoni sentimenti familiari, di onore e lealtà, ma anche di cinico arrivismo dei ‘cattivi’, che nella trama diventano prima spregiudicati e poi comici.

Il regista, inoltre, ha condito sapientemente la trama con una parata di belle auto da corsa che fanno invidia a ‘Fast and Furious’: “sorprendentemente, e non sto scherzando – ha raccontato lo stesso Michael Bay -, ogni compagnia automobilistica ha chiesto di mostrarci automobili che avremmo potuto utilizzare nel film, mentre per il primo Transformer ho dovuto implorare. Ora tutti vogliono che io polverizzi i loro modelli nei miei film”.

TRANSFORMERS: AGE OF EXTINCTIONDopo 11 film, Michael Bay ha riscritto le sorti dell’action hollywoodiano, suscitando l’ira dei critici e al tempo stesso la ‘venerazione’ degli spettatori, che hanno fatto incassare ai suoi produttori oltre 5 miliardi di dollari in tutto il mondo. Nel 2011, il terzo e – fino a oggi – ultimo capitolo di Transformers, avrebbe dovuto essere l’addio di Bay alla saga, o almeno questo è quello che aveva giurato e spergiurato il regista. Ma l’ulteriore sequel con nuovi protagonisti strizza l’occhio ai dinosauri e allo sci-fi e, soprattutto, trasferisce la location delle battaglie dagli USA alla Cina, per andare incontro alle esigenze del pubblico più appetitoso.

Transformers 4 si concentra soprattuto sulla spettacolarità e sulle intuizioni già collaudate di altri blockbuster come ‘The Avengers’ o ‘Jurassic Park’. Scontati, inoltre, alcuni tratti caratteristici dei protagonisti, con Mark Wahlberg padre geloso e Nicola Peltz figlia adolescente, bella e innamorata di Jack Reynor, in continuo conflitto con papà Yeager.

TRANSFORMERS: AGE OF EXTINCTIONI transformers ‘autoctoni’, quelli ricreati con una evoluzione della tecnologia aliena per mano umana, infine, inizialmente sembrano insuperabili perché in grado di rigenerarsi istantaneamente, ma poi diventano vulnerabili e, quindi, facili da sconfiggere. Un’incongruenza che comunque non rovina la solidità di una sceneggiatura accattivante.

‘L’era dell’estinzione’, a cui fa rifermento il titolo, è probabilmente quella riferita al mercato cinematografico italiano, dove non è stata organizzata una presentazione del film come invece è stato fatto in numerose città di tutto il mondo, dall’Europa all’Oriente. E pensare che il primo Transformers è uscito in sala in Italia il 29 giugno 2007, in anticipo addirittura rispetto agli Stati Uniti.