Planningtorock in concerto.

Con l’esibizione di Planningtorock, anche la quarta edizione di Lesbiche Fuorisalone avrà un nome che conta nel panorama internazionale musica indipendente e la data milanese del 4 ottobre alla Palazzina Liberty promete di essere uno dei concerti più interessanti dell’autunno musicale meneghino.

PlanningtorockPlanningtorock è l’ultimo progetto di Jam Rostron, artista poliedrica, vero e proprio oggetto di culto, che vanta numerose collaborazioni illustri, come quelle con Mt. Sims, The Knife e la DFA Records, regina un po’ snob delle etichette indipendenti electro-dance punk per la quale ha inciso il suo penultimo album.

Le esibizioni di Planningtorock sono vere e proprie performance avant-garde, dove i ritmi si avvitano sulle immagini e viceversa, in un intrigante crogiulo elettronico-multimediale in cui perdere le abituali coordinate spazio temporali. E non è un caso che con il suo disco “All Love’s Legal”, Planningtorock sta conquistando, uno dopo l’altro, i palcoscenici di tutta l’Europa in una lunga tournée. Guadagnandosi griffatissimi remix come quello di The Knife per il pezzo “Let’s talk about gender baby” e quello di prossima uscita per C.A.R., pseudonimo di Chloe Raunet, stella emergente très chic della dance colta transalpina.

Sul palco della Liberty sarà presente anche rRoxymore (aka Hermione Frank), giovane e talentuosa dj, performer e virtuosa del synth, che mixa abilmente organic jazz and funk with electronic grooves.

Jam Rostron è una creatura quasi lunare, inafferrabile, raffinata musicista, artista multimediale e produttrice inglese, Berlin based. “All Love is Legal” è forse la punta di diamante del percorso tracciato dai precedenti lavori e le 12 tracce compiono un ulteriore passo in avanti sul fronte dell’esplorazione sonora e politica dell’autrice. L’attenzione alle tematiche relative all’identità di genere è sempre stata parte integrante del lavoro di Rostron, ma questo album, come si può comprendere fin dal titolo e come sottolineato dalla stessa artista, si spinge ancora più in là per far esplodere i confini del genere e dell’identità.

all loves legal album artwork FRONT“All love’s legal, you cannot legalize love, love is the one gift that gives life it’s purpose” e “Gimme a human drama, it kinda feels like gender’s just a lie!” sono solo alcuni dei versi delle 12 canzoni che racchiude “All Love’s legal” e che portano a fare un viaggio attraverso le molteplici possibilità legate all’amore, al sesso e all’effettività per arrivare a una “transnational gender equality”.

Ma, oltre alle liriche, sorprendenti sono le sonorità e guai a pensare che la portata politica del lavoro di Rostron sia venata da “tristezze” musicali semplicisticamente cantautorali. Come Planningtorock sottolinea, per il suo ultimo lavoro la dimensione del divertimento (alla lettera “fun”) è fondamentale e i suoni la esprimono benissimo: poliedrici, eclettici, imprevedibili e sempre raffinatamente in bilico tra un uso dell’elettronica che sembra essere stato preso in prestito dal dance floor più gigione, con i morbidi tappetoni synth di “Let’s talk About Gender”, Human Drama” e “Patriarchy Over & Out”, e la atmosfere più umbratili di pezzi come “Steps” o “Words Are Glass”.

Quello che viene fuori è un caleidoscopio tanto divertente quanto intrigante, di difficile classificazione, che rivela una grande padronanza della materia musicale e un’abilità compositiva sorprendente nel dominare registri sonori e ritmiche differenti: pop eccentrico, synth pop anni ‘80, elettronica da club di impronta marcatamente Berliner…

Last but not least, la voce: usata come uno strumento potente, è parte integrante del tessuto sonoro anche grazie agli effetti di distorsione in alcuni pezzi, utilizzati da Planningtorock per spiazzare e creare “confusione” sull’identità di genere di chi canta.

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