Judy e il suo misterioso papà.

Secondo appuntamento con la rassegna di spettacoli pensata per i genitori che desiderano condividere con i propri figli l’esperienza di andare a teatro. Organizzata in collaborazione con Tita Giunta, “La Bottega delle Storie” presenta sul palco del Teatro Cardinal Massaia di Torino domenica 14 dicembre alle 16:30 “Judy e il suo misterioso papà”, spettacolo che mette in scena, in forma teatrale, il romanzo di Papà Gambalunga della scrittrice statunitense Jean Webster.

judyCosa può aspettarsi dalla vita una piccola orfanella? Moltissimo se ha la fortuna di incontrare un misterioso Papà che le paga gli studi nelle migliori scuole chiedendo in cambio solo una lettera al mese! Questo quello che accade alla nostra piccola protagonista, Judy: frequenterà un college molto importante per poter diventare una scrittrice, imparerà nuovi modi di vivere e di rapportarsi agli altri; supererà difficoltà nello studio e nell’inserimento in un ambiente che non le appartiene e, solo alla fine, avrà la possibilità di conoscere il suo adorato Papà.
Cast: Tita Giunta e Carmelo Cancemi.

“Judy e il suo misterioso papà” affronta in maniera divertente ed interessante il tema dei Dirittti dei Bambini; fin dal 1959 è stata redatta una “Dichiarazione dei Diritti Dei Bambini”, a tanti sconosciuta, che invita tutti a riconoscere le esigenze dei bimbi e ad assicurare il rispetto della loro applicazione. In particolare lo spettacolo affronta il Diritto allo Studio: “Ogni bambino ha diritto di studiare, istruirsi ed affermarsi socialmente, qualsiasi sia il suo sesso, la sua nazionalità o la sua condizione economica”. Il testo, inoltre, ha l’intento di scoprire ed esplorare le sensazioni di una piccola fanciulla che dalla solitudine e totale povertà si ritrova a vivere in un mondo pieno di lussi e opportunità, non tanto per mostrare le differenze tra poveri e ricchi, quanto per offrire ai ragazzi una diversa modalità di approccio alla socializzazione e allo scambio di esperienze diverse viste ora come prezioso bagaglio di vita, non più come spunto di prevalsa sull’altro. La maggior parte dei ragazzi oggi non si emoziona più, non si stupisce di fronte anche alle piccole cose, è abituata a crescere in fretta e ad omologarsi per essere accettata; Judy, invece, può essere un esempio differente da proporre, guarda tutto con curiosità e riesce a farsi voler bene nonostante la sua spontaneità che la rende diversa dagli altri!

I commenti sono chiusi.