L’Orso d’oro viaggia in Taxi.

BERLIN, GERMANY - FEBRUARY 14:  Momoko Seto (L), winner of the AUDI Short Film Award, and the other winners stand on stager after the Closing Ceremony of the 65th Berlinale International Film Festival at Berlinale Palace on February 14, 2015 in Berlin, Germany.  (Photo by Gisela Schober/Getty Images for AUDI AG)L’Orso d’Oro del 65esimo Festival del Cinema di Berlino è andato come da pronostico al film ‘Taxi’ del regista iraniano Jafar Pahani. Orso d’argento, premio speciale della giuria, è andato invece al film ‘El Club’ del cileno Pablo Larrain. Premiata come migliore attrice Charlotte Rampling per la sua interpretazione nel film di Andrew Haigh, ’45 anni’ e l’Orso d’argento per il migliore attore è andato al suo coprotagonista, Tom Courtenay.

taxi2La Berlinale conferma così la sua fama di festival ‘politico’. Taxi, il film del regista dissidente iraniano a cui il regime ha vietato di lavorare e costringe agli arresti domiciliari è arrivato a Berlino clandestinamente. Il film traccia uno spaccato della società a Teheran attraverso le corse di un taxi. Al volante c’è lo stesso regista che lascia parlare, e riprendere con camere all’interno, i passeggeri mentre raccontano dei loro problemi di tutti i giorni.

taxi1La giuria internazionale guidata dal regista americano, Darren Aronofsky ha fatto una scelta di campo molto chiara, premiando i film impegnati a scapito di grandi nomi come l’americano Terence Malick (Knight of the cups), il tedesco Werner Herzog (Queen of the desert), o l’inglese Peter Greenaway (Eisenstein in Guanajuato).

Molto lodato, e premiato con l’Orso d’argento della giuria, il film El Club del cileno Larrain, che mette il dito nella piaga dei sacerdoti responsabili di abusi sessuali su minori. Premiato un altro cileno, il regista e sceneggiatore Patricio Guzman: Orso d’argento per la migliore sceneggiatura con ‘Il bottone di madreperla’, un film documentario sull’acqua e l’oceano che denuncia lo stermino delle popolazioni indigene della Patagonia e i crimini del regime di Augusto Pinochet.

Al film del Guatemala ‘Ixcanul Volcano’ di Jayro Buscamante, sulla vita di una comunità maya, è andato l’Orso d’argento Premio Alfred Bauer, che viene assegnato a opere nuove che “aprono nuove prospettive”. Gli orsi d’argento per la migliore regia vanno ex aequo al film romeno ‘Aferim!’ di Radu Jude, un film in bianco e nero sulla schiavitù fra gli zingari nella Valacchia nel 19esimo secolo, e al film della polacca Malgorzata Szumowska, ‘Body’, che parla di una ragazza anoressica con un conflitto col padre e della terapeuta che l’ha in cura.

La giuria ha assegnato a questa edizione diversi premi ex equo motivandoli con la gran quantita’ di bei film. Uno è andato al film tedesco, il solo dei tre tedeschi in concorso a prendere qualcosa, ‘Victoria’ di Sebastian Schipper, che ha ottenuto un Orso d’argento per il miglior cameraman, il norvegese Sturla Brandt Grovlen: un’ora e 40 minuti di un unico piano sequenza, senza montaggio. Lo stesso premio è andato anche al cameraman del film russo ‘Under electric clouds’ di Alexej German.

imageNessun riconoscimento al film debutto della regista italiana Laura Bispuri, ‘Vergine giurata’, con Alba Rohrwacher, che invece aveva avuto un’ottima accoglienza alla proiezione. Il film era l’unico italiano in concorso alla 65esima edizione della Berlinale.

 

BERLIN, GERMANY - FEBRUARY 14:  Momoko Seto (L), winner of the AUDI Short Film Award, and the other winners stand on stager after the Closing Ceremony of the 65th Berlinale International Film Festival at Berlinale Palace on February 14, 2015 in Berlin, Germany.  (Photo by Gisela Schober/Getty Images for AUDI AG)

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