Gerard Depardieu nella Death Valley con Isabelle Huppert.

Cinque film francesi in concorso a Cannes 68. L’ultimo è “Valley of Love” di Guillaume Nicloux, con protagonista la coppia Isabelle Huppert e Gerard Depardieu.

Per un misterioso appuntamento del figlio suicida, attraverso una lettera fatta loro recapitare dopo la sua morte, i due si trovano nella Death Valley. Separati da anni, si ritrovano costretti a condividere una settimana di tempo insieme per assecondare l’ultima volontà del figlio, un fotografo col quale non avevano più grandi contatti: il giovane gli chiede di essere lì a una data ora per una settimana perché, assicura, avrà modo di farsi vedere da loro per salutarli un’ultima volta.

I due condividono così la calura di quel luogo turistico desolato e affascinante, ritrovando le ragioni del loro perduto amore e percorrendo un cammino che li porterà alla consapevolezza di un rapporto perduto, ma anche alla certezza di un lato oscuro della vita.

“La scena che preferisco? Quella in cui mi avvicino a Isabelle e finalmente ci abbracciamo, i baci sono essenziali nella vita” afferma Gerard Depardieu. La scena l’ha riprovata anche al photocall ma lei, un po’ come fa nel film, si è tirata indietro.

Per Depardieu sembra quasi un film autobiografico, infatti il suo personaggio si chiama Gerard e anche nella vita l’attore ha perduto un figlio (nel 2008), il primogenito Guillaume per una polmonite, dopo che qualche anno prima gli era stata amputata una gamba. “Potevo capire la storia del film e rappresentarla, ma non ho voluto pescare tra i miei dolori personali”, ha detto l’attore.

Depardieu rimpiange i tempi di Rossellini, Ferreri e Carlos Saura; “mi piacciono molto invece le serie tv e i film con Bruce Willis pieni di effetti speciali. Insomma – ha dichiarato l’attore france – non sono un cinefilo”.

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