Anche il Conte Dracula è mortale.

Sir Christopher Lee è morto all’età di 93 anni per un arresto cardiaco, domenica scorsa alle 8,30 nell’ospedale londinese Chelsea and Westminister Hospital, secondo quando riporta il quotidiano inglese ‘Telegraph’. La moglie dell’attore avrebbe deciso solo oggi di rendere pubblica la notizia.

leeCelebre per i ruoli del Conte Dracula, è stato il conte Dooku in ‘Guerre stellari’ e Saruman il Bianco nella trilogia de ‘Il Signore degli Anelli’ e ‘Lo Hobbit’, recitando complessivamente in quasi 280 film.

La sua carriera cinematografica era cominciata nel 1947 in un film gotico, Corridor of Mirrors; ma solo negli anni ’50 aveva raggiunto la fama, lavorando con la produzione Hammer in almeno una ventina di film horror, a cominciare da La maledizione di Frankestein. Negli ultimi quindici anni aveva raggiunto l’apice della fama, tra l’altro lavorando con Tim Burton (Alice in Wonderland).

Lo scorso anno, per festeggiare il suo novantaduesimo compleanno, si è regalato un album heavy metal intitolato Metal Knight, il cavaliere di metallo. Non è la prima volta che Sir Christopher Frank Carandini Lee mette la sua voce al servizio all’immaginario rock, scegliendo naturalmente – come ha sempre fatto nel cinema – di occuparne il bordo più estremo. Nel 2010 pubblicò un concept album di metal sinfonico intitolato Charlemagne – By the Sword and the Cross con la grande orchestra e nello stesso anno ha partecipato pure alla riedizione di Battle Hymns, considerato il capolavoro del gruppo epic metal Manowar, prestando la sua voce narrante. “Ho sempre associato l’heavy metal al fantasy a causa del tremendo potere che la musica sprigiona”, ha spiegato l’attore di Belgravia, che alla presentazione dell’album è arrivato in compagnia di un autentico pezzo da novanta del rock pesante, Tony Iommi. Il chitarrista dei Black Sabbath ha messo infatti le sue virtù di solista prezioso ed affilato, padrino del metal, al servizio della voce baritonale di Lee.

A breve al cinema arriverà il suo ultimo film, ‘Angels in Notting Hill’.

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