A Blast, quando avere tutto non basta.

Il premier greco Alexis Tsipras ha annunciato le sue dimissioni, convinto ad abbandonare l’incarico per indire nuove elezioni, con la speranza, come lui stesso ha dichiarato, che “il popolo prenda il potere”.

A_Blastfoto2In un momento in cui la Grecia è sotto i riflettori dell’Europa e del mondo, per la sua tragica situazione economica, arriva al cinema dal 27 agosto con Microcinema ‘A Blast’ di Syllas Tzoumerkas, che affronta il drammatico momento del Paese, mostrando come gli effetti della crisi possano colpire una famiglia (apparentemente) felice.

Il film, prodotto da Mario Mazzarotto e Antonio Ferraro con il sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo – Direzione Generale Cinema, presentato nel concorso internazionale al Festival di Locarno, rappresenta perfettamente lo spirito greco battagliero del premier greco nelle azioni della protagonista Maria, interpretata dall’acclamata Angeliki Papoulia.

Una donna che con tenacia arriva a soluzioni estreme pur di non darla vinta alla drammatica situazione che si manifesta sotto forma di crisi economica e sociale, in cui si ritrova scaraventata suo malgrado.Una donna come tante, madre, figlia, sorella e moglie, che è costretta a fare di tutto per pagare i debiti della sua famiglia, arrivando ad abbandonare (temporaneamente) i figli per cercare di salvare la situazione, ma sempre pronta a combattere e decisa a non accettare passivamente le difficoltà che l’hanno colpita. Insomma, un tentativo di redenzione personale, che incarna l’anelito attuale di una nazione, e dà vita a un impressionante quadro della Grecia contemporanea. A Blast racconta con alto impatto emotivo la disillusione e la radicalizzazione di una generazione.

Espressione della nuova ondata di registi greci, Tzoumerkas mette tempestivamente in scena l’attuale crisi greca attraverso la storia di una famiglia, interpretando il disagio latente di una nazione e il repentino decadimento di un equilibrio che è solo di facciata, e che per Maria si annulla sotto i colpi della recessione. A_Blastfoto3Come afferma lo stesso regista Tzoumerkas parlando della sua protagonista, “Maria inizia la sua vita da adulta con le migliori intenzioni. Dieci anni dopo, da qualsiasi punto di vista lo si osservi, il suo mondo sta crollando. Non volendo più avere niente a che fare con una vita di attenzioni non corrisposte, una dignità persa e la mancanza di voglia di vivere, lei attacca se stessa, il suo passato, le persone che ama, la sua patria e la percezione del sesso in una battaglia senza sosta per trovare la verità, dentro se stessa e intorno a lei”.Parole che potrebbero benissimo essere utilizzate anche per descrivere il premier greco. E che rappresentano il desiderio di una nazione di non gettare la spugna, in politica e al cinema.

A_Blastfoto1Un impressionante quadro della Grecia contemporanea, dietro l’apparente realtà di una normale famiglia greca. Un film diretto e onesto, in cui la commedia va a braccetto con la tragedia e una sottile delicatezza fa sempre da contrappunto a una realtà atroce, in un racconto più attuale che mai.

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