Reversal, lady vendetta è implacabile.

Dall’8 ottobre al cinema arriva ‘Reversal – La fuga è solo l’inizio’ distribuito da Notorious Pictures, un film di José Manuel Cravioto con Tina Ivlev, Richard Tyson e Bianca Malinowski. Reversal_PosterDataLa paura e la vendetta sono i temi di questo inquietante thriller dai mille colpi di scena.

La pellicola racconta la vendetta di Eve, dopo essere stata tenuta prigioniera per lungo tempo, incatenata a un materasso sporco.

La nuova ‘lady vendetta’ non ha dimenticato i suoi amici, il suo ragazzo, la sua vita felice e mette in atto un piano per scappare e, soprattutto, vendicarsi di chi l’ha rapita. Inizia così un road movie che si concluderà solo con un bagno di sangue senza scampo per chi aveva contribuito alle violenze su alcune ragazze tenute prigioniere come bestie.

L’autore del film, José Manuel Cravioto, è un regista messicano. Ha girato due documentari e nel 2012 ha completato il suo primo film di invenzione dal titolo EL MAS BUSCADO, messo in scena nei teatri messicani nel 2015. Ha terminato di girare sua prima pellicola in lingua inglese REVERSAL nel 2013, ed è stata mostrata in anteprima mondiale al Sundance Film Festival. Al momento sta lavorando al suo secondo film in lingua inglese, 100 CRIES OF HORROR, le cui riprese risalgono agli inizi del 2015.

82. Tina Ivlev_Flashback of Eve locked up in the basementCosa ha affascinato J.M. Cravioto al punto di spingerlo a raccontare questa storia? “All’inizio, sono stato molto attratto dal genere. REVERSAL è un film che mette insieme il thriller, il dramma e l’horror, che sono proprio i miei generi preferiti. Non è stato solo eccitante ma si è rivelata una sfida estremamente allettante. Mi sono imbattuto in argomenti come lo sfruttamento sessuale, la violenza verso le donne e il rapimento ripugnante. Ho trovato stimolante il fatto che attraverso il film, e soprattutto attraverso il personaggio principale, Eve, è venuta fuori una forma di vendetta estrema”.

Parliamo un po’ del casting e del modo in cui hai scoperto il talento della prima attrice Tina Ivlev.
“È stato difficile lavorare al casting a causa del poco tempo che avevamo a disposizione. Di solito mi dedico a questo processo quattro mesi, mentre in questo caso abbiamo avuto a disposizione solo tre settimane per tenere le persone impegnate. Mi sono affidato al mio istinto e alla mia intuizione nella ricerca degli attori giusti. Ho scoperto Tina grazie all’aiuto di Carla Hool, direttrice del casting, ed è stato un colpo di fortuna, poiché ci siamo accorti di lei per caso”.

A quale genere di film e produttori ti sei ispirato?
“Gran parte della mia ispirazione fonda le proprie radici nei thriller francesi dei primi anni Novanta, ed è stato stimolante scoprire trame, atmosfere e ritmo dell’azione. La cosa piuttosto divertente sta nel fatto che molte persone che hanno visto REVERSAL, hanno affermato che il film ricorda quello di David Fincher, non a caso uno dei miei registi preferiti. Questo commento mi ha lusingato molto e credo che gran parte del mio stile si ispiri a lui”.

Parlaci del luogo in cui è stato girato il film e dell’esperienza che ne hai tratto.
“Il progetto è stato ripreso nella zona più grande di Los Angeles ed è stata un’esperienza formidabile. Erano posti del tutto nuovi per me e sono stato anche abbastanza fortunato nell’aver trovato strutture e spazi che cercavo per REVERSAL”.

67. Tina Ivlev_Eve learns Ronnie was part of the plan to capture herQuali sono state le difficoltà che avete dovuto affrontare tu e la tua squadra durante la fase di produzione, e in che modo le avete superate?
“Una delle sfide in cui ci siamo imbattuti, sono stati i giorni di riprese a disposizione. In venti giorni, abbiamo dovuto montare molte scene di morte, che vedevano litri di sangue sullo schermo. Abbiamo dovuto essere creativi per ottimizzare il tempo. Questo è stato il mio secondo film di finzione, e venivo da un progetto che mi ha lasciato strumenti che in seguito ho applicato in REVERSAL per risolvere delle sequenze complesse e arrivare alla formula: il tempo è denaro”.

Cosa vorresti che il pubblico evinca da questo film e dalla sua storia?
“Prima di tutto, desidero che il pubblico si diverta dal momento che, a mio avviso, un film è spettacolo. Spero, inoltre, che prendano in considerazione il fatto che viviamo in un mondo in cui le donne vengono sequestrate, violentate e danneggiate. Mi auguro che si rifletta su questo pensiero, al di là della durata del film di un’ora e mezza, in cui viene mostrata una vendetta puramente cinematografica”.

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