Tributo a Jimi Hendrix al teatro Eliseo.

Al Teatro Eliseo il Tributo di Fabio Zeppetella a un’autentica leggenda della musica moderna: Jimi Hendrix. Domenica 6 marzo, alcuni dei suoi più celebri pezzi rivivranno nelle mani del chitarrista jazz Fabio Zeppetella, noto per le sue innumerevoli partecipazioni ai più prestigiosi festival musicali del mondo, nonché per aver vinto nel 2000 il concorso europeo di chitarra jazz solista tenuto dall’Orchestre National du Jazz di Parigi. Acclamato come il più grande chitarrista di tutti i tempi, soprattutto per lo stile innovativo ed indimenticabile che ha consacrato alla storia la sua immagine artistica, Hendrix si è contraddistinto per le innumerevoli evoluzioni rock ante litteram della sua musica, avendo anticipato tutte le future fusioni di blues, rhythm, hard rock, psichedelia e funky, generi diversissimi fra loro, noti all’epoca anche per il loro rivoluzionario impatto sui giovani. Hendrix certamente esercitava un’ascendente notevolissimo sulle nuove generazioni, che ne veneravano l’immagine del tutto fuori dagli schemi e lo scatenato approccio allo strumento. Memorabili furono le sue esibizioni, fra le quali spiccano l’intervento al Festival di Monterey del 1967 (durante il quale diede fuoco alla sua chitarra davanti a un pubblico sconvolto) e a quello di Woodstock, che chiuse interpretando l’inno nazionale statunitense in modo visionario e distorto, in linea con il clima dissacrante e polemico della più nota manifestazione post-sessantottina.

Fabio_Zeppetella_6_marzoI brani in programma sono in parte un omaggio alla famosa “scaletta” proposta dall’artista proprio nell’ambito di Woodstock. Ascolteremo infatti Foxy Lady, contenuta nel primo album di Hendrix del 1967, Are You Experienced, Voodoo Child, frutto del periodo di collaborazione con i The Jimi Hendrix Experience, nonché cult assoluto del repertorio del chitarrista (è considerato dalla rivista Rolling Stones uno dei cinquecento brani più belli di sempre), e Purple Haze, anch’essa estremamente rappresentativa del suo stile, inserita nella celebre classifica dei brani più ascoltati e notevoli della storia.

Sicuramente lo straordinario contributo artistico di Hendrix riguarda in primis il suo modo di suonare la chitarra elettrica: fu il primo musicista a conferire una dignità vera e proprio al feedback tipico di questo strumento, prima considerato solo negativamente, e ad usare in modo consapevole quanto sorprendente la “distorsione”, esibendo una tecnica impareggiabile che privilegiava l’utilizzo delle scale blues, dei cromatismi e dei legati.

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