The best of Aldo, Giovanni e Giacomo.

La caratteristica principale che identifica la comicità di Aldo Baglio, Giovanni Storti e Giacomo Poretti, quasi il loro marchio di fabbrica, è l’essere surreali. Questo elemento, insieme a molti altri che hanno portato a una carriera piena di successi, è proprio quello scelto dai tre per festeggiare il 25° anniversario insieme. E tutto questo non poteva che diventare un film di Natale, ‘FUGA DA REUMA PARK’, al cinema dal 15 dicembre con Medusa.

Fuga da Reuma Park. Foto ©Masiar PasqualiQuello di Reuma Park è un mondo fantastico e visionario, con avventure che appartengono quasi al mondo onirico: “La nostra comicità e i nostri personaggi – affermano Aldo, Giovanni e Giacomo – sono spesso stati definiti stralunati, paradossali. Se la nostra comicità abita nel surreale, questo film celebra il nostro mondo come nessun altro prima d’ora”.

“Abbiamo fatto un film su Aldo, Giovanni e Giacomo fra 25 anni che si ritrovano in un posto assurdo con il desiderio di fare ancora delle cose insieme – spiegano – magari un viaggio in un posto meraviglioso. C’e’ dentro un po’ della nostra storia, dei personaggi che ci hanno reso famosi e del teatro. In pratica, ci siamo dentro a tutto tondo”.

Il trio si ritrova al Reuma Park, una casa di ricovero costruita in un vecchio luna park in cui le attrazioni sono ancora funzionanti e a disposizione degli ospiti. Qui però c’è poco da divertirsi: il Reuma Park somiglia piuttosto a un carcere di massima sicurezza con tanto di cecchini che sorvegliano l’uscita: se provi a scappare ti sparano. E come in ogni carcere che si rispetti, anche qui non manca l’aguzzino: Ludmilla, la temibile infermiera russa taglia XXL (Silvana Fallisi).

Giacomo passa le sue giornate in sedia a rotelle, attaccato a flebo di Barbera, gira con una pistola giocattolo e odia tutti; Giovanni ha la memoria che fa cilecca e parla con i piccioni e i pesci rossi; Aldo, dopo un lunghissimo viaggio in auto dalla Sicilia, viene abbandonato lì dai figli (Ficarra e Picone) proprio la mattina di Natale.

Arresi? Perduti? Tutt’altro: la notte di Natale, mentre al Reuma Park si fa festa con ospiti a sorpresa, musica, tombolata e panettone, il trio ricomposto mette in atto una rocambolesca fuga a suon di petardi, lanciarazzi e fuochi d’artificio. Verso dove? Giacomo ha un sogno, Giovanni ha una barca e Aldo ha il solito travolgente entusiasmo. La notte di Natale tutto può accadere, anche imboccare i Navigli di Milano per raggiungere Rio de Janeiro.

reumaDi nuovo nel film c’è solo il ponte sullo stretto di Messina che si vede all’inizio della pellicola, insieme a una Salerno-Reggio Calabria interrotta definitivamente. Per il resto ci sono i pezzi forti del trio comico che, in una sorta di ‘Techetechetè’, ripercorre le battute migliori e anche quelle più autoreferenziali. Il risultato è un cocktail di risate per 90 minuti di amarcord con un impianto teatrale, rumoristica da avanspettacolo, citazioni di film e spezzoni dei loro spettacoli precedenti (tra cui lo sketch culto di Pdor, figlio di Kmer…). 

Spiega Giovanni Storti a Roma per la presentazione del film: “Sono passati 25 anni ma non noi siamo cambiati affatto, abbiamo sempre la stessa impronta comica. Le citazioni dei nostri spettacoli teatrali che sono nel film – aggiunge- fanno parte della nostra storia”. Per Giacomo Poretti il film racconta solo “di tre ex comici parcheggiati in uno strano ospizio. Ho sempre amato – dice – raccontare di vecchietti che, alla fine, diventano sempre più un po’ come bambini. Il segreto della nostra lunga intesa artistica? Abbiamo litigato tante volte, ma abbiamo sempre avuto la sensatezza di fare un passo indietro e pensare che l’altro potesse avere ragione” dice. Quasi dello stesso parere Aldo Baglio:” il nostro segreto? Cercare insieme delle storie e, dopo tanti anni, avere un profondo rispetto gli uni degli altri”.

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