L’uomo di Neve, Fassbender come Sherlock Holmes

Michael Fassbender insieme ad un cast stellare composto da Rebecca Ferguson, Charlotte Gainsbourg, Chloe Sevigny, Val Kilmer e j.K. Simmons, è il protagonista de ‘L’uomo di Neve’ (The Snowman), un thriller da brivido diretto da Tomas Alfrdson, basato sul best seller mondiale di Jo NesbØ.

the-snowman-michael-fassbenderIn un panorama glaciale come il suo terreno di caccia, un sociopatico che si autodefinisce “The Snowman Killer” ha puntato l’unica persona a cui vuole mostrare il suo metodico gioco perverso e criminale: l’investigatore capo di una squadra speciale anticrimine. Fornendogli delle esche avidamente semplicistiche come “Signor Poliziotto, ti ho dato tutti gli indizi … ” lancia il guanto di sfida ad un degno avversario da affrontare nel suo gioco malato. Per il detective Harry Hole, la morte di una giovane donna avvenuta dopo la prima nevicata invernale, non sembra altro che un omicidio ordinario nel suo distretto. Fin dall’inizio dell’indagine, l’uomo di neve lo provoca personalmente, come d’altronde continua a fare in occasione di ogni nuovo crudele omicidio. Temendo di trovarsi di fronte ad un serial killer inafferrabile che da tempo si pensava morto, il detective ingaggia la brillante recluta Katrine Bratt (Ferguson), per aiutarlo a collegare alcuni casi irrisolti risalenti a molto tempo addietro, con i più recenti e brutali. Se va tutto bene, faranno uscire allo scoperto lo psicopatico che li sta osservando da chissà quanto tempo. Se falliscono, un male impensabile colpirà ancora una volta con l’avvento della successiva nevicata.

Hole è per Oslo quel che Sherlock Holmes è per Londra, e verosimilmente ha generato un conseguente business: infatti si può prenotare un tour alla Harry Hole. “Harry è diventato un’istituzione in questo mondo” osserva il produttore Robyn Slovo. “È innegabilmente un’icona: è un personaggio laconico, difficile, introverso che non fa squadra, ma senza dubbio un poliziotto intrepido e in gamba. Inoltre, è riluttante ad essere tirato dentro a questa particolare inchiesta indotta da qualcun altro”. L’adattamento cinematografico del romanzo de “L’Uomo di Neve” è un’occasione per portare anche in Europa un’ emozionante serie poliziesca sul grande schermo. In effetti, dai tempi di Holmes questo genere non si è evoluto a livello continentale, ma rispetto agli Stati Uniti, i detective che inseguono i killer seriali non rappresentano un terreno narrativo molto battuto per il cinema europeo; forse per la TV, ma non certo per il grande schermo.

the-snowmanChe cos’è di questo investigatore che affascina i lettori di tutto il mondo? Come tanti suoi colleghi letterari, è un uomo pieno di difetti che vive una lotta interiore piena di lati oscuri. Un alcolista inaffidabile e disorganizzato, con un’ innata incapacità al cambiamento. Eppure, malgrado tutti i suoi fallimenti personali, è un detective completo: scrupoloso, determinato e creativo, un uomo che non si ferma davanti a nulla fino a che non viene fatta giustizia. È il vero antieroe, un personaggio impossibile, ma impossibile da non amare. “E’ un uomo dalle mille contraddizioni”, rivela Nesbø. “Crede nel sistema giuridico, crede nel modello democratico scandinavo; tuttavia, è un outsider che non si sente a proprio agio nella società scandinava. Si preoccupa di coloro che gli sono vicini, ma non vuole che qualcuno gli si avvicini. Lotta tra l’essere un uomo che ama le donne – e una in particolare – ma cerca un modo per vivere una vita solitaria. Non vuole essere un membro della massa, eppure ha un profondo riflesso sociale che molti di noi hanno: la voglia di collaborare con gli altri”.

Harry Hole è brillante – ma imperfetto; ribelle – ma leale e anticonformista, eppure è altamente stimato dai suoi collaboratori fittizi e dai fan del mondo reale. Tutto ciò a sua volta, ha creato ostacoli significativi per chiunque si imbarchi in un adattamento cinematografico. “La sfida nell’adattare Harry al grande schermo, oltre a conservare quelle caratteristiche che lo rendono così unico, era quella evitare di cadere in una rappresentazione stereotipata di un poliziotto problematico intento a risolvere un crimine”, spiega Slovo. “Abbiamo cercato di rendere Harry imprevedibile, originale nel suo pensiero, non particolarmente sociale, non esattamente carismatico. È sicuramente un tipo che potrebbe essere descritto come ‘difficile’, per questo è stato impegnativo portarlo in vita. Non è un eroe d’azione al 100%. È un detective intelligente che si trova di fronte a situazioni molto pericolose e difficili”.

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