I segreti di Wind River nascosti dalla neve

Al cinema dal 5 aprile il film che ha ottenuto il premio per la miglior regia ‘Un certain regard’ all’ultimo festival di Cannes: I segreti di Wind River.

Scritto e diretto da Taylor Sheridan vede protagonista un cacciatore solitario (Jeremy Renner) che ritrova durante un’escursione tra le nevi il corpo senza vita della figlia di un suo caro amico. Mosso da un passato personale misterioso decide di unirsi alla giovane agente FBI Jane Banner (Elizabeth Olsen) in una pericolosa caccia all’assassino. Nell’apparente silenzio dei ghiacci si nasconde una sconvolgente verità.

Acclamato dalla critica di tutto il mondo e distribuito da Leone Film Group con Eagle Pictures, I segreti di Wind River, trascinato da un potente passaparola, si è rivelato anche un campione di incassi in USA, Regno Unito, Francia e Germania.

“Quando ho iniziato a pensare a I segreti di Wind River – afferma Taylor Sheridan -, il mio primo film come regista, volevo che fosse la conclusione di una trilogia tematica che esplora la moderna frontiera americana. Partendo dall’epidemia di violenza lungo il confine statunitense/messicano in Sicario e poi passando al divario tra immensa ricchezza e povertà nella Comancheria del Texas in Hell or High Water, I segreti di Wind River è il capitolo finale di questa trilogia”.

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I segreti di Wind River esplora forse l’aspetto più tangibile della frontiera americana e il più grande fallimento dell’America: la riserva dei nativi americani. Da un punto di vista più intimo, è lo studio di come un uomo supera una tragedia senza mai porvi una vera fine. Da una prospettiva più ampia invece, è un approfondimento sulle conseguenze di com’è vivere in terre dove non si sarebbe mai voluto abitare. È un luogo brutale, dove il paesaggio stesso è un antagonista. È un luogo in cui la tossicodipendenza e gli omicidi uccidono più del cancro, e lo stupro è considerato un rito di passaggio per le ragazze per diventare donne. È un luogo in cui le leggi dello Stato lasciano spazio alle leggi della natura. Nessun posto in Nord America è rimasto così invariato nel secolo scorso e nessun posto in America ha sofferto tanto dei cambiamenti che vi hanno avuto luogo.

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