Tenet, l’inversione del tempo è una spy story

Tenet non è un viaggio nel tempo. Ma un’inversione. Tenet è il nuovo attesissimo film di Christopher Nolan, al cinema distribuito dalla Warner Bros. Pictures dal 26 agosto in 600 copie, dopo Interstellar, Inception e, soprattutto, il Cavaliere Oscuro.

tenet nolanJohn David Washington è il protagonista dell’originale sci-fi d’azione che dura 150 minuti e costato oltre 200 milioni di dollari. Armato solo di una parola – Tenet – e in lotta per la sopravvivenza di tutto il mondo, è coinvolto in una missione attraverso il crepuscolare mondo dello spionaggio internazionale, che si svolgerà al di là del tempo reale. In un futuro non troppo distante, una guerra di proporzioni apocalittiche getterà l’umanità sull’orlo dell’estinzione.

Il cast internazionale di “Tenet” include anche Robert Pattinson, Elizabeth Debicki, Dimple Kapadia, Martin Donovan, Fiona Dourif, Yuri Kolokolnikov, Himesh Patel, Clémence Poésy, Aaron Taylor-Johnson, con Michael Caine e un cattivissimo Kenneth Branagh.

Scritto e diretto da Nolan, il film è stato realizzato con un mix di IMAX e pellicola in 70mm. “Tenet” è prodotto da Emma Thomas e Nolan. Thomas Hayslip ne è il produttore esecutivo. La squadra creativa che ha lavorato dietro le quinte comprende il direttore della fotografia Hoyte van Hoytema, lo scenografo Nathan Crowley, la montatrice Jennifer Lame, il costumista Jeffrey Kurland, il supervisore degli effetti visivi Andrew Jackson e il supervisore degli effetti speciali Scott Fisher. La colonna sonora è opera del compositore Ludwig Göransson.

“Tenet” è stato girato in sette diversi Paesi, tra i quali anche l’Italia (la Costiera Amalfitana).

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Il titolo del film trae ispirazione dall’omonima parola presente nel palindromo Quadrato del Sator, una ricorrente iscrizione latina, in forma di quadrato magico, composta dalle cinque seguenti parole: SATOR, AREPO, TENET, OPERA, ROTAS. La loro giustapposizione, nell’ordine indicato, dà luogo a un palindromo, vale a dire una frase che rimane identica se letta da sinistra a destra e viceversa o dall’alto in basso e viceversa. L’iscrizione è stata oggetto di frequenti ritrovamenti archeologici, sia in epigrafi lapidee sia in graffiti, ma il senso e il significato simbolico rimangono ancora oscuri, nonostante le numerose ipotesi formulate.

Non a caso nel film, tutte le parole vengono utilizzate per dare il nome a oggetti o personaggi, come il misterioso oligarca russo Andrei Sator, interpretato da Kenneth Branagh.

Così come il quadrato magico che ha ispirato il titolo, anche il film a tratti rimane oscuro per la complessità, quasi come fosse un rebus. Un film che non viaggia nel tempo, ma lo inverte.

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