Nicolas Cage contro il fantasma di Halloween

Arriva il 20 ottobre nelle sale italiane, distribuita da Barter Entertainment e co-prodotta da Valentina Gardani, la pellicola PAY THE GHOST, il primo thriller horror-sovrannaturale del regista tedesco Udi Edel (La banda Baader Meinhof) che vede il ritorno sul grande schermo del Premio Oscar Nicolas Cage nel ruolo di protagonista, accanto a Sarah Wayne Callies (The Walking Dead e Prison Break). Il thriller horror-sovrannaturale PAY THE GHOST è scritto da Daniel Kay, liberamente ispirato all’omonimo racconto di Tim Lebbon e alla mitologia celtica.

A un anno dalla tragica scomparsa del figlio, avvenuta misteriosamente durante una parata di Halloween a New York, Mike Lawford (Nicolas Cage) comincia a essere ossessionato da terrificanti visioni del figlio e a sentire intorno a lui l’inspiegabile e spaventosa presenza di una misteriosa figura. Deciso ad entrare in azione, Mike si riavvicina alla moglie Kristen (Sarah Wayne Callies) per indagare sulla scomparsa del figlio. I due insieme si mettono alla disperata ricerca del figlio e riescono a scoprire una serie di terrificanti indizi riguardo alla sua scomparsa. In breve scoprono cosa accade ogni anno durante la notte di Halloween: un fantasma feroce e vendicativo appare durante la festa per rapire i bambini. Se Mike e Kristen non riusciranno a salvare il loro figlio prima dello scoccare della mezzanotte, allora il suo spirito andrà perso per sempre.

Uli Edel racconta di essere rimasto affascinato da questa storia horror, in particolare ha trovato molto interessante il tema del rimorso del padre che non riesce nell’intento di proteggere il proprio figlio.

La prima sceneggiatura di “Pay the Ghost” è stata realizzata nel 2009, ma in seguito è stata rivista negli anni numerose volte. Ian Levy, uno dei produttori, diede allo sceneggiatore Dan Kay il romanzo di Tim Lebbon intitolato “Pay The Ghost”. Il racconto piacque molto a Kay, ma trovava difficile riuscire a trarre da quel breve racconto un lungometraggio. Nonostante i dubbi, nel racconto erano presenti due elementi che solleticavano la creatività e l’interesse di Kay. Il primo elemento era senza dubbio il titolo del racconto. Il secondo invece era il momento del racconto in cui una bambina che cammina per la strada con il padre si volta verso di lui e gli chiede all’improvviso: “Papà, possiamo pagare il fantasma?”. La stessa bambina il giorno seguente scompare. Kay ha riutilizzato questi elementi del racconto all’interno della sceneggiatura, mentre ha sviluppato liberamente il resto della narrazione. Ad un certo punto, mentre stava lavorando allo sviluppo della sceneggiatura, è venuto a conoscenza dell’origine pagana e mitologica della festività di Halloween, apprendendo che le sue origini risalivano addirittura all’epoca dei Celti – in particolare alla festività di Samhain. Kay ama molto la mitologia e ha preso ispirazione da quest’ultima per la creazione di un nuovo racconto. poster-itaKay è solito lavorare da solo alla sceneggiatura, ma in questo caso gli è sembrato importante confrontarsi con prospettive e pareri differenti dai suoi e che potessero arricchire lo sviluppo della sceneggiatura. Si è trovato quindi a collaborare con Uli e i produttori – Craig Flores, Babacar Diene, Patrick Newall e Ian Levy – i quali hanno dimostrato di poter dare un importante contributo al processo creativo e alla realizzazione della sceneggiatura finale. Kay si definisce molto soddisfatto del risultato finale. Sia Uli che gli attori, in particolare Nicolas Cage e Sarah Callies, hanno fatto un ottimo lavoro e hanno saputo dare vita alla storia di Kay. Il regista Uli Edel afferma che “lavorare con Nicolas Cage è stata un’esperienza estremamente piacevole. Nicolas si è dimostrato sempre preparato e calato nella parte, non ha mai sbagliato una battuta, e spesso ha intrattenuto la troupe con storie divertenti, ritagliando momenti di spensieratezza nonostante gli intensi ritmi delle riprese”. Sarah Wayne Callies descrive il film come “la storia di due genitori che cercano di ritrovare il figlio e che per farlo si imbattono in cose che prima avrebbero definite ridicole”. Nicolas Cage afferma che nel film i genitori sono disposti perfino a credere ad entità sovrannaturali pur di riuscire a capire cosa è accaduto al loro figlio e questo altera inevitabilmente il loro senso della realtà.

Sarah Wayne Callies ammira molto Nicolas Cage e lo descrive come un attore incredibilmente talentuoso, umile e dedito al lavoro. Questo suo modo di porsi è stato di ispirazione per gli altri, spingendoli ad impegnarsi e dare il meglio. Craig Flores, uno dei produttori, afferma che Sarah Wayne Callies e Nicolas Cage hanno dato vita a “due eccellenti interpretazioni”.

Il regista Uli Edel è stato applaudito da tutto il cast. Sarah Wayne Callies ha affermato di essersi fidata ciecamente del suo senso artistico. Nicolas Cage ha apprezzato il totale coinvolgimento di Edel durante la lavorazione della pellicola e la scelta del casting che ha portato alla creazione di un gruppo di ottimi attori capaci di lavorare armoniosamente tra loro. Uli Edel ricorda con piacere il momento in cui Nicolas e Jack Fulton (che nel film interpreta il figlio di Cage), entrambi fan di Elvis, si sono esibiti in un duetto di fronte a tutta la troupe. Edel sottolinea che solitamente per un bambino di 10 anni è molto faticoso girare un film, ma Jack Fulton è stato davvero bravo e ha dimostrato di avere molta esperienza alle spalle e di essere incredibilmente maturo per la sua età.

La scena che dà il via al racconto è quella in cui il figlio di Mike, Charlie (Jack Fulton), viene rapito. Quando Charlie inizia ad avere delle inquietanti visioni di una figura misteriosa e, impaurito, chiede al padre se può “pagare il fantasma” – Mike pensa inizialmente che il figlio sia posseduto da delle forze sovrannaturali. Questa scena rappresenta il momento più straziante della pellicola in quanto è qui che si manifesta uno dei peggiori incubi che un genitore può immaginare e fa precipitare la situazione in un’atmosfera dai toni cupi e dal ritmo incalzante che perdura per tutta la durata del film. Un’altra scena molto importante è quando Mike scopre i graffiti che riportano la frase “Paga il fantasma”, un dettaglio che in un primo momento non ha nessun significato per Mike ma che si rivelerà essere fondamentale per scoprire un portale magico essenziale per salvare la vita del piccolo Charlie. Queste scene riprendono chiaramente alcuni dei temi tipici della trame dei film horror e del mistero. In particolare, ci sono due scene che si focalizzano sull’aspetto paranormale e fantascientifico del racconto. La prima scena è quando un sensitivo si reca a casa di Mike e Kristen, ma viene ucciso dal misterioso fantasma; la seconda scena è quando Kristen viene posseduta dal fantasma e viene spinta contro la sua volontà a ferire se stessa. Queste scene tipiche dei film horror e del mistero, associate agli elementi sovrannaturali presenti nella pellicola, fanno sì che si tratti di un thriller completo ed emozionante.

pay the ghost  by rafy-1829.cr2Il Direttore della Fotografia è Sharone Meir, già noto per film come “Whiplash”, “Coach Carter” e “L’ultima casa a sinistra”. Craig Flores afferma che Meir è riuscito a dare alla pellicola un’aura dark, in particolare all’interno delle scene che riguardano la scomparsa del bambino. Le scene del racconto realizzate da Meir si sviluppano velocemente, ma senza che la qualità venga sacrificata. I toni e le atmosfere dark della pellicola ben si sposano con la drammaticità di alcuni passaggi e aggiungono un’aura di mistero e di horror che ben supporta gli elementi paranormali presenti. Delle musiche si è occupato il compositore Joseph LoDuca, vincitore di un Emmy per la pellicola “La spada della verità” e “Xena: Principessa Guerriera”. La combinazione tra musica e fotografia all’interno del film ha avuto un ruolo decisivo nel dare alla pellicola un tono di mistero, inquietudine ed angoscia. L’utilizzo delle luci è sapientemente dosato, in modo da far risaltare le ambientazioni cupe e dark della pellicola. Il compositore Joseph LoDuca ha fatto un ottimo lavoro, affiancando musiche che generano apprensione e scene ricche di tensione, ed utilizzandole in modo estremamente efficace per sottolineare le scene cariche di mistero e quelle maggiormente entusiasmanti. Per la realizzazione della colonna sonora del film, LoDuca si è affidato principalmente a sonorità elettroniche, perfette per ricreare le atmosfere dark e lo sfibrante senso di tensione che accompagna le scene principali. Il compositore e i regista Uli Edel hanno lavorato fianco a fianco per realizzare un motivo musicale che si adattasse a ognuno dei personaggi protagonisti e che meglio ricreasse la tensione e la drammaticità che caratterizza tutto il film. LoDuca ha deciso anche di inserire sonorità provenienti dalla cultura celtica, che ben si sposano con l’ispirazione pagana che ha dato origine alla narrazione del racconto, aggiungendo in particolare un coro di bambini che cantano in Gaelico. Si tratta di un elemento pagano tipico delle celebrazioni delle festività di Halloween. Tutto il film è arricchito anche da elementi visivi di grande effetto. L’uso di effetti speciali aggiunge valore al genere horror-sovrannaturale della pellicola generando scene paranormali spettacolari e personaggi mostruosi inquietanti. Un altro aspetto fondamentale per la realizzazione di tutte le scene horror è stato l’utilizzo di un sapiente make up.

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