Il ruggito del Kaiju

Godzilla non attrae per il suo aspetto ma per il suo verso. Akira Ifukube, che compose l’ossessionante colonna sonora che accompagnò l’introduzione sugli schermi nel film del 1954, ebbe l’idea di creare il famoso ruggito usando un guanto ricoperto di resina facendolo scorrere sulle corde di un contrabbasso, ottenendo l’effetto di produrre un suono per il progettista del suono Ichiro Minawa, che lo ha utilizzato in seguito ad una diversa velocità per personalizzare ogni espressione.

ruggito godzillaIl ruggito di Godzilla non si può adulterare o imitare. C’è solo un suono che lo contraddistingue tra i vari kaiju che si sono succeduti sullo schermo cinematografico ed è quasi impossibile da ricreare, per quanto ci si sforzi.

Molto tempo prima che la produzione del nuovo Godzilla prendesse il via, i produttori ingaggiarono i progettisti del suono premio Oscar, Erik Aadahl e Ethan Van der Ryn (“Transformers”) per sperimentare tecniche differenti con lo scopo finale di ricreare l’agghiacciante ruggito, oltre che una serie di altri suoni che avrebbero dato all’azione una sensazione di viscerale terrore. “Se vi siete immaginati che Godzilla fosse vero, allora quello che abbiamo sentito nel film del 1954 è proprio come sentire un nastro nei registratori degli anni ‘50” descrive il regista Gareth Edwards. “Volevamo registrare quel sonoro dal vivo, in tutta la sua potenza con la fedeltà di cui siamo provvisti oggigiorno”.

I progettisti del suono hanno usato una certa varietà di tecniche differenti, hanno perfino provato con un guanto ricoperto di resina di pino su un contrabbasso per avvicinarsi all’originale. “Quel ruggito è probabilmente il più famoso effetto sonoro nella storia del cinema e volevamo rendergli omaggio, pur creando qualcosa di nuovo”, dice Erik Aadahl. “Abbiamo finito per registrare centinaia di suoni diversi che avevano la stessa qualità di timbro dell’originale e, finalmente, abbiamo scoperto la combinazione che ci ha fatto venire la pelle d’oca. Per finire, volevamo conferire tutta la potenza e la ferocia di Godzilla in quanto forza della natura, così che il pubblico chiudesse gli occhi, lo ascoltasse e immediatamente dicesse, ‘Questo è Godzilla!’”.

Scomposto il suono originale in tre parti — uno strillo metallico seguito da un lamento sconvolgente e un muggito finale — i progettisti hanno condotto numerosi esperimenti con un ampia gamma di suoni, fino a raggiungere una combinazione con tutte le strutture ed il dramma sconvolgente del ruggito originale di Godzilla.

Quello che hanno ottenuto vi gelerà il sangue nelle vene. È il grandioso e minaccioso ruggito che Godzilla ha sempre meritato di avere.

La moltitudine di effetti sonori inumani del film, è stata registrata ad alta risoluzione, con frequenza di campionamento a 192-kilohertz—oltre la soglia di udibilità umana—che è stata poi rallentata per renderla udibile all’orecchio umano. Le ambientazioni sonore alla”Godzilla” racchiudono anche gli ambienti realistici nel quale si svolge la storia, realizzate grazie ai viaggi di Aadahl e Van der Ryn sui luoghi interessati, per registrare all’interno di tunnel e portaerei.

“Gareth è un regista visionario e perfezionista, che ci ha sempre spronato a spingerci in avanti con gli esperimenti”, rimarca Van der Ryn. “Lavorare in ‘Godzilla’ è stata un’avventura veramente speciale che abbiamo vissuto insieme ed una delle migliori esperienze della nostra carriera”.

Uno dei loro obiettivi era di portare il ruggito di Godzilla nel mondo reale, così i progettisti hanno costruito un sistema sonoro alto 4 metri e lungo quanto un viale degli studios della Warner Bros. di Burbank. Il riverbero creato dal ruggito che usciva dai 100.000 watt degli altoparlanti allineati, è stato registrato da angolazioni diverse, come ad esempio dentro alcune automobili o dietro le vetrine dei negozi o nei vicoli. Oltre a far vibrare le tubature e i tetti, si poteva sentire anche a 5 chilometri di distanza.

Nel regno animale, un ruggito può esprimere un diverso spettro di emozioni, ma è senz’altro più efficace come asserzione di dominio quando il Predatore Alfa viene minacciato, “cosa che succede per davvero nel film”, suggerisce Edwards. “Nella nostra storia, Godzilla non è l’unico che prova a distruggere il mondo. È completamente ignaro della nostra presenza; per lui siamo come formiche. Però condividiamo la stessa casa e le nostre azioni giocano un ruolo chiave manifestando questa enorme minaccia al pianeta ed a Godzilla stesso. Volevamo realizzare l’estrema nemesi per Godzilla, e speriamo di aver creato qualcosa di veramente nuovo per il pubblico”.

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