Il cinema mediterraneo.

Il cinema del Mediterraneo si incontra a Roma nella ventesima edizione del Medfilm festival, che si svolgerà dal 4 all’11 luglio, tra la Casa del cinema e il museo Maxxi, nel segno “della speranza e dell’ottimismo”, come ha ricordato la direttrice Ginella Vocca nel presentare la manifestazione, che quest’anno celebra il passaggio del testimone tra la presidenza greca e quella italiana dell’Ue. Nel segno di un’Europa alla quale si chiede di guardare sempre più verso il Mediterraneo.

medfilm-fest-2014Saranno ottantatre i film presenti al festival, provenienti da trentacinque Paesi, dall’Algeria all’Ungheria, otto i lungometraggi in concorso ufficiale per il premio “Amore e psiche”, dieci i documentari e diciannove i cortometraggi in concorso. Sono previsti omaggi e proiezioni di film di quattro maestri del cinema: il francese Paul Vecchiali, il marocchino Daoud Aoulad-Syad, lo sloveno Karpo Godina e il palestinese Hany Abu-Assad, con l’attualissimo “Omar”, che racconta la storia di tre ragazzi palestinesi e che aveva partecipato alla cinquina degli Oscar per miglior film straniero.

La manifestazione che promuove il dialogo tra le due sponde del Mediterraneo vedrà per la prima volta l’Italia come “ospite d’onore”, con opere di varie autori, tra cui “Noi credevamo” di Mario Martone, che il 5 ritirerà il premio alla carriera. La sponda sud del Mediterraneo verrà invece raccontata dalla vetrina di film “Maghreb/Mashreq”, con una selezione di dieci film provenienti da dieci Paesi arabi, con particolare attenzione alla Siria.

Dacia Maraini sarà il presidente di giuria del concorso ufficiale del festival. Alla presentazione del programma il direttore della rappresentanza in Italia della Commissione Europea Luciano Battistotti ha sottolineato che il festival “mostra molte finestre aperte sull’Europa” e lo ha definito “un mattone importante del processo di conoscenza reciproca”.

La scrittrice Dacia Maraini ha ricordato come i suoi ‘padri culturali’ vengano da tutta Europa, da Eschilo a Virgilio, da Mozart a Pasolini, e come la cultura sia l’antidoto alle tendenze nazionaliste, grette e ostili che sembrano emergere tra gli europei: “La cultura è la sola via, perché dove c’é la cultura non c’é la guerra”, ha spiegato durante la presentazione presso la rappresentanza della Commissione e del Parlamento europei a Roma.

medfilmSono intervenuti anche il sottosegretario del ministero per i Beni e gli Affari Culturali Francesca Barracciu e l’ambasciatore di Grecia in Italia, Themistoklis Demiris, a sottolineare il passaggio della presidenza dalla Grecia all’Italia, ma anche la valenza politica di parole d’ordine del festival come dialogo, conoscenza reciproca, raccontarsi tra un Paese e l’altro.

La cerimonia d’apertura del MedFilm Festival si terrà il 4 luglio al museo Maxxi di Roma, con la proiezione di Factory Girl del maestro egiziano Mohamed Khan, ospite del festival. Chiusura l’11, sempre al Maxxi, con il francese Eastern Boys di Robin Campillo.

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