Adam Wild ha i baffi come Clark Gable.

Un racconto storico, una cornice africana esotica, un eroe che si oppone alle ingiustizie del colonialismo, un personaggio con forti radici nella pura Avventura. Sono gli ingredienti del nuovo fumetto Bonelli, Adam Wild, un esploratore scozzese che combatte contro lo schiavismo nell’Africa nera di fine XIX secolo, in edicola da oggi, 4 ottobre.

wildAdam Wild è un esploratore scozzese membro della Royal Geographical Society di Londra. Esplora l’Africa subtropicale alla fine del XIX secolo, un’epoca in cui, a vent’anni dalla morte di Livingstone, gli esploratori iniziano a interessarsi più allo studio antropologico delle popolazioni locali che alle scoperte geografiche.

Adam è un’avventuriero, un uomo libero che non sta al servizio di nessuno, ama la vita a contatto con la natura e combatte insieme con la sua compagna, la regina guerriera bantu Amina, contro i soprusi del colonialismo.

“In molti stati africani – racconta il creatore Gianfranco Manfredi (autore della lunga saga di Magico Vento, ma anche della miniserie Volto Nascosto e del suo seguito, Shanghai Devil) – gli inglesi hanno promosso l’abolizione dello schiavismo e gli americani post-Lincoln si sono adeguati. Ma il traffico di schiavi continua verso il Medio Oriente, gestito prevalentemente dagli arabi, e, in nuove forme, anche verso l’occidente, dove sono diventati molto popolari gli “zoo umani”, le esposizioni esotiche di tribù africane, trattate come animali allo zoo”.

wild1Wild lotta contro lo schiavismo e contro le nuove minacce portate dai colonialisti bianchi alle popolazioni locali: stravolgimento dei loro secolari costumi, guerre tribali provocate ad arte, sfruttamento delle miniere d’oro e di diamanti da parte delle grosse compagnie occidentali.

Le avventure di Adam Wild saranno ambientate in almeno cinque stati africani, fra cui Congo, Nigeria, Sudafrica e Kenya, ricreati attraverso foto storiche e documentari contemporanei, anche se la cornice principale sarà la Tanzania.

aminaL’ispirazione per i lineamenti del personaggio, invece, si deve al cinema classico d’avventura. “La prima cosa che si nota – racconta Manfredi – è che Adam Wild ha i baffi. Rievoca un tempo in cui gli eroi d’avventura cinematografici (Douglas Fairbanks, Errol Flynn, Clark Gable) portavano i baffi. È a questo modello di eroi a cui ci siamo ispirati, non al classico esploratore in sahariana e casco coloniale”.

Adam ha una donna fissa – la principessa guerriera bantu Amina – e ha un amico-finanziatore, un nobile italiano cresciuto in Vaticano, il conte Narciso Molfetta, che non è affatto un simpaticone… anzi, è un aristocratico con la puzza sotto il naso, che spesso si rende ridicolo involontariamente.

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