Jazz, a Pompei l’International Organ Trio

Si rinnovano gli appuntamenti con il grande jazz e con L’International Organ Trio composto da Robertinho De Paula, Leonardo De Lorenzo ed Alessio Busanca. Questa volta l’appuntamento è all’Invidia Lounge di Pompei in via Colle San Bartolomeo 4/a.

Lì si fonderanno vari elementi di sicuro successo: l’energia vitale e spirituale di una città come Pompei, ricca di storia ed arte, l’impegno di un bar – ristorante come l’Invidia Lounge da sempre caratterizzato dalla valorizzazione della musica live, il talento e le alchimie musicali del Trio De Paula – De Lorenzo – Busanca.

L'International Organ Trio 1Il loro sound si muove su un doppio binario: da una parte, infatti, ogni componente mantiene la sua individualità e specificità stilistica, dall’altra il loro incontro, libero e spontaneo, crea qualcosa di assolutamente nuovo, attraverso un dialogo ed uno scambio di suggestioni in note, che verrà esaltato dalla jam session caratterizzata proprio dall’improvvisazione.

Robertinho de Paula, virtuoso chitarrista (chitarra acustica ed elettrica), figlio del grande Irio de Paula, comincia la sua attività artistica professionistica in Italia all’età di 14 anni, nel 1982. Quando la tradizione brasiliana ed il jazz si incontrano si verifica un fenomeno di contaminazione che offre il meglio di queste due espressioni artistiche. Questa evoluzione, conosciuta come brasilian jazz (o bossajazz ), individua nel chitarrista Robertinho De Paula uno dei più grandi artisti mondiali, capace di sintetizzare il virtuosismo puro con le emozioni intense di questi due generi. De Paula fonde esperienze di jazz, musica etnica ed indicatore della non comune confidenza con linguaggi eterogenei, simbolo di una musica libera e scevra da distinzioni classificatorie. In Brasile ha suonato con Marcio Bahia, Luis Carlos Batera,Vittor Santos, Carlos Negreiros, Bnegão, Teresa Cristina, Seu Jorge, Marcos Suzano, Genil Castro, Ademir Junior, Henry Lentino,Vagner Tiso, Carlos Malta, Paulo Russo, Ivan Lins, Moacir Luz, Pedro Luiz, Soweto Kinsh, considerato uno dei migliori jazzisti europei,e la cantante jazz brasiliana Leila Maria ed uno dei migliori batteristi al mondo, il brasiliano Robertinho Silva.

Leonardo De Lorenzo, batterista, compositore. Dal 1985 svolge intensa attività concertistica e didattica. Alla competenza in campo musicale associa il suo impegno nel sociale. In tal senso, si ricorda il suo intervento in un corso tenuto nella Casa Circondariale di Lauro (Av), il suo impegno didattico con i laboratori tenuti nelle scuole elementari e medie (con la costruzione sul campo di strumenti musicali, utilizzando materiali di risulta) e la partecipazione al corpo docenti dell’orchestra-laboratorio di scrittura e improvvisazione jazz “Ismez jazz Ensemble” E’ endorser dei marchi: batterie Vibe drum, bacchette Roll. Ha registrato numerosi dischi in qualità di collaboratore e come autore. A suo nome tre CD intitolati “Entropia” (2006 ed. Domanimusica) “Pictures” (2010 ed. skydoo) e “Nice to meet you”(2012 ed. videoradio) con Enzo Orefice e Guido Russo come co-leader e Jerry Popolo come guest. Sempre a suo nome il Video batteristico “My point of view”, storia della batteria raccontata-suonata in quattro tappe fondamentali, partendo al contrario, cioè dalla musica moderna per arrivare alle origini che affondano le radici nella terra della Madre Africa.

Leonardo De Lorenzo e Robertinho De PaulaAlessio Busanca, diplomato in pianoforte e pianoforte jazz Ha collaborato con: Pepe Rivero, Alvaro Martinez, Allan Harris, Justin Brown, James Senese, Stefano Giuliano, Herbert Coleman, Jenny B, Tmjb, Marco Zurzolo e tanti altri. Ha suonato in vari festival nazionali e internazionali: Berna Jazz Fest , Jazz In Sunday, Amsterdam Jazz, Umbria Jazz, Festival Dei Due Mondi Spoleto, Ravello Jazz Fest, Atene Blues, Fiesta Latina.

Ne nasce una serata esplosiva, giovedì 9 ottobre alle ore 21.30 all’Invidia Lounge di Pompei. Al concerto, pervaso da un sound da gustare piano piano, capace di entrare fin nelle fibre più profonde di anima, cuore e cervello, seguirà una ritmata jam session.

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