L’Anello di congiunzione.

Era il 1937 quando J.R.R. Tolkien pubblicò il romanzo fantasy “Lo Hobbit”, a cui fece seguito nel 1954 “Il Signore degli Anelli”, diviso in tre volumi.

5army1All’epoca nessuno poteva immaginare, tantomeno Tolkien, che questi splendidi romanzi diventassero delle vere e proprie pietre miliari del genere Fantasy. Era il lontano 2001 quando nelle sale cinematografiche fece la sua apparizione “Il Signore degli Anelli-La compagnia dell’anello”, primo capitolo dell’epica saga diretta da Peter Jackson, conclusasi nel 2003 con “Il Signore degli Anelli-Il ritorno del Re”.

Il successo di questa trilogia fu enorme, così come il dispiacere dei tanti fans che videro concludersi la saga tanto amata. Fu così che a Jackson balenò l’idea di far proseguire le avventure della Terra di Mezzo, portando in scena il prequel del Signore degli Anelli, appunto Lo Hobbit, romanzo prima e pellicola dopo che narra le peripezie di Bilbo Baggins, zio di Frodo. Giungiamo quindi al 2012, anno in cui nelle sale cinematografiche arriva il primo capitolo del prequel, “Lo Hobbit-Un viaggio inaspettato”, seguito da “Lo Hobbit-La desolazione di Smaug”, a chiudere il cerchio sarà “Lo Hobbit-La battaglia delle cinque armate”, nei cinema il prossimo 17 dicembre 2014.

THE HOBBIT: THE BATTLE OF THE FIVE ARMIESLa Battaglia delle Cinque Armate rappresenta l’ultimo viaggio nella Terra di Mezzo, il capitolo conclusivo di una saga che ci ha accompagnato per ben tredici anni nell’ amato Universo Fantasy Tolkeniano.

Il terribile Drago Smaug è stato liberato e ha deciso di radere al suolo PonteLagoLungo. Mentre i nani inermi guardano la scena dalla montagna, la città viene data al fuoco, solo Bard decide di combattere il drago e salvare la sua gente, penetrando con una sola freccia l’unico punto scoperto dalla scorza di Smaug.

5aLa creatura è sconfitta, ma il tesoro della montagna è incustodito; la notizia si sparge in fretta e tutti rivendicano quel prezioso bottino, da una parte i nani, dall’altra gli Elfi e dall’altra ancora il popolo di Bard. Mentre la Guerra tra questi tre popoli sembra avere inizio, c’è una minaccia ancora più grave, gli Orchi inviati dall’oscuro signore Sauron. Bilbo vuole la Pace, ma si ritrova a combattere per la sua vita e quella dei suoi amici, mentre cinque grandi armate scendono in Guerra.

Iniziamo subito col dire che di questa pellicola non si può parlar male, è proprio qui, infatti che ritroviamo il Jackson di una volta, scenari da favola, effetti speciali eccellenti, un 3D davvero reso ad hoc; non c’è il sarcasmo che caratterizzava i capitoli precedenti, che diciamolo un po’ dava noia; qui c’è l’azione, l’amore per la patria, la voglia di libertà, l’avventura.

Per dirla in breve, il regista ha chiuso veramente in bellezza e la scelta di far durare il film sulle due ore e venti, non inficia assolutamente l’andamento della pellicola, anzi è un valore aggiunto.

La battaglia delle cinque armate ha una sua identità che catalizza tutta l’attenzione sull’azione, sul conflitto, sui duelli, sugli scontri e sugli assalti. L’incipit da cui prende il via questa parte, l’attacco di Smaug a PonteLagoLungo, è irresistibile e strepitoso; Jackson riesce a stupire con un solo fotogramma, anche quando il contenuto della scena non dovrebbe destare stupore allo spettatore.

5army2Jackson fa un’operazione abbastanza difficile in questa pellicola, perché vi inserisce due anime differenti, da un lato ci fa conoscere sentieri mai esplorati, neppure nel Signore degli Anelli, dall’altro mantiene la promessa fatta ne Il viaggio inaspettato, ossia ricongiungere La Battaglia delle cinque armate all’apertura della Compagnia dell’Anello, il tutto con un cast stellare: Martin Freeman, Ian McKellen, Elijah Wood, Billy Connolly, Evangeline Lilly, Cate Blanchett, Hugo Weaving, Christopher Lee, Benedict Cumberbatch, Luke Evans, Richard Armitage, Andy Serkis, Stephen Fry, Ian Holm e Lee Pace; una sceneggiatura notevole: Guillermo del Toro, Fran Walsh, Philippa Boyens e Peter Jackson; una produzione importante: Metro-Goldwyn-Mayer, New Line Cinema e WingNut Films e una distribuzione mastodontica: Warner Bros.

Diamo l’ultimo saluto a l’avventura di Peter Jackson nella Terra di Mezzo e al capolavoro fantasy di Tolkien.

Camilla Lombardozzi

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