Whiplash, il Full Metal Jacket del Jazz.

whiplashAndrew Neiman è un ambizioso giovane batterista jazz. Studia nella più prestigiosa e importante scuola di musica di New York, ed è al suo primo anno. Terence Fletcher, temutissimo e inflessibile insegnante, a sorpresa lo vuole nella propria band. Il ragazzo è eccitato dalla possibilità ma non sa che in realtà sarà un inferno di prove, esercizi e umiliazioni come non pensava fosse possibile. Gli standard richiesti da Fletcher sono mostruosi e progressivamente alienano sempre di più Andrew dalle altre parti della sua vita.

Nato come un corto e dopo il successo riscritto come un lungometraggio ‘Whiplash’ è il secondo film di Damien Chazelle, già autore della sceneggiatura del thriller ‘Il ricatto’. Nel cast Miles Teller, J. K. Simmons, Melissa Benoist, Paul Reiser e Austin Stowell.

Whiplash-5547.cr2Whiplash riporta così al cinema le percussioni da protagoniste. Una coincidenza che fa il paio con Birdman, il film di Inarritu, caratterizzato dalla colonna sonora suonata esclusivamente da una batteria jazz.

Il film, candidato a 5 premi Oscar, è stato proiettato in anteprima il 16 gennaio, come film d’apertura dell’edizione 2014 del Sundance Film Festival, e arriverà in Italia il 12 febbraio 2015 distribuito da Warner Bros. J.K. Simmons ha vinto il Golden Globe come attore non protagonista per la sua interpretazione in Whiplash.

La pellicola si ispira a un direttore d’orchestra che lo stesso regista aveva a scuola: “volevo porre il dilemma: se il maestro diventa violento, fisicamente e psicologicamente, ma ottiene risultati, è accettabile? Io trovo quello che fa il personaggio di J. K. Simmons assolutamente orribile, volevo rendere il suo personaggio più orribile possibile e la musica migliore possibile, per creare quel disagio nel pubblico e lasciare l’idea che il fine giustifichi i mezzi”.

Whiplash-4523.cr2“Io stesso ero un batterista jazz – ha spiegato il regista -. Tante pellicole su musicisti come Mozart o Charlie Parker sono su personaggi che alla fine si erano pienamente formati, che ce l’avevano fatta. Io volevo fare un film su qualcuno che magari all’inizio non è un grande musicista, ma che attraverso il suo sangue e sudore almeno si eleva a un certo livello”. Chazelle ha voluto dar vita ad “un film sulla musica che sembrasse, però, un film di guerra o di gangster, dove gli strumenti musicali sostituissero le armi, le parole fossero minacciose come pistole e l’azione si sviluppasse non sul campo di battaglia ma nella sala prove di una scuola o su un palco”.

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