Cinema, ballo e teatro con un occhio al sociale.

Sarà in scena al teatro Ambra alla Garbatella di Roma dal 18 al 29 marzo in ‘Amaranto’, dopo il successo televisivo riscosso in Sud America e, soprattutto, dopo aver prodotto il film di prossima uscita ‘Hope Lost’ con un cast hollywoodiano: Mischa Barton, Micheal Madsen, Danny Trejo, Daniel Baldwin e Andrey Chernishov. Cosetta Turco ha già al suo attivo 8 film come attrice e numerose partecipazioni in programmi televisivi e in cantiere nuove imprese.

cosetta turco 2Sei alla tua prima esperienza teatrale, dopo una carriera internazionale nella danza e nel cinema. Come è nata questa scelta?

“Ho sempre desiderato poter lavorare in teatro come attrice, dato che come ballerina avevo già avuto modo di calpestare i palcoscenici e quell’emozione che il teatro ti suscita non te lo da né la televisione né il cinema. Stare a contatto diretto con il pubblico è una cosa meravigliosa e ora che mi è capitata l’occasione di poterlo fare attraverso una commedia brillante, con un ruolo che mi piace tantissimo ha fatto si che io accettassi di esser parte di “Amaranto”. Poi lavorare con attori che hanno una grandissima esperienza teatrale non poteva far altro che stimolarmi a crescere artisticamente. Oltretutto c’è stato un feeling immediato con la regista, Ilenia Costanza. Ci siamo capite sin da subito e lei ha deciso di affidarmi il ruolo di Michela, nonostante sapeva la mia pochissima esperienza teatrale. E poi ho anche rinunciato a fare un film per poter fare “Amaranto”. Quindi la mia voglia di salire sul palcoscenico del teatro Ambra alla Garbatella è immensa”.

 Come mai hai scelto proprio questo spettacolo?

Perché il testo di questa commedia è stupendo. E poi perché veicola un messaggio importante. Cioè che ognuno è libero di amare incondizionatamente chi vuole, che sia esso un uomo o una donna. C’è una frase bellissima della commedia che vorrei citare a tal proposito: “Qualunque cosa distrugga la libertà non è amore. Deve trattarsi di altro. Perché amore e libertà vanno a braccetto, sono due ali dello stesso gabbiano”.

AmarantoLo spettacolo pone l’attenzione sulla discriminazione dell’omosessualità e la tutela dell’ambiente. Argomenti che non sempre trovano spazio a teatro. Che ne pensi?

“Attraverso il nostro spettacolo noi sicuramente vogliamo “aprire un po’ le menti” di alcune persone che ancora pensano che l’amore tra 2 uomini o tra 2 donne non possa esistere e il teatro, in quanto divulgatore culturale sin dalle sue origini può avere esso stesso il compito di “educare alla tutela dell’ambiente”. La scenografia di “Amaranto” è caratterizzata dall’ecosostenibilità, attraverso una scelta di materiali assolutamente improntati al riciclo e al riuso. “Amaranto per l’ambiente” è per noi una sorta di slogan in cui la parola ambiente assume una doppia valenza (come da vocabolario!): il complesso di condizioni sociali, culturali e morali nel quale una persona si trova, si forma e si definisce; e lo spazio circostante, ovvero l’insieme delle condizioni fisico-chimiche e biologiche che permettono e favoriscono la vita degli esseri viventi”.

Hai già partecipato a un film, ‘The stalker’, dal tema sociale come in ‘Amaranto’. Hai deciso di prendere posizioni nette?

Nel caso di “The Stalker” si parlava di violenza sulle donne. E in quel caso essendo stata anche io vittima di violenza da parte di un uomo, mi sono trovata molto vicina a tutte quelle donne che si trovano a dover affrontare problemi di questo tipo. In questo caso, mi trovo vicina a tutte quelle coppie che non possono vivere liberamente il loro amore perché sono discriminati dalla nostra società. Io credo che l’omosessualità ci sia sempre stata, in ogni tempo e in ogni cultura. La società poi ci porta a dire che sia “giusto” uomo+donna, invece che donna+donna o uomo+uomo”.

A breve uscirà al cinema il tuo primo film da produttrice, ce ne vuoi dare un’anticipazione?

“La produzione cinematografica è un’altra mia passione. Ho affiancato per diversi anni Andrea Iervolino nella produzione, ma questo è il primo film che firmo come produttrice: ‘Hope Lost’ è un film dalla forte tematica sociale in quanto tratta di prostituzione e di violenza sulle donne. Il film, diretto da David Petrucci, vanta un cast di star internazionali quali Danny Trejo, Mischa Barton, Michael Madsen e Daniel Baldwin. Poi ci sono altri progetti nel cassetto di cui per ora non dico niente per scaramanzia”.

cosetta turco 1Stai per aprire anche un ristorante. Parlaci anche di questo tuo nuovo progetto.

“Si ad aprile a Roma aprirà “Caio”. Non sarà solo un ristorante, ma qualcosa di più…
Caio sarà il nuovo concept per vivere immersi nella natura esperienze ogni giorno diverse… A due passi da Ponte Milvio nessuno immagina quello spazio verde rilassante e sereno che all’ improvviso riempie gli occhi!!! Il taglio sarà assolutamente bio ma durante la giornata lo scenario cambierà di volta in volta a ritmo del dj sempre presente. Ma come ho detto Caio sarà molto di più, strizzando sempre l’occhio al nostro programma di charity destinato a diverse fondazioni romane: una parte dell’incasso infatti giornalmente sarà devoluto a strutture romane che aiutano fattivamente famiglie, donne e bambini in difficoltà”.

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