Forza Maggiore, ‘si salvi chi può’.


Dal 7 maggio, distribuito da Teodora Film, arriva al cinema ‘Forza maggiore’ di Ruben Östlund, film-rivelazione del 67esimo Festival di Cannes (dove ha conquistato il Premio della Giuria nella sezione Un Certain Regard), già candidato ai Golden Globe 2015 (miglior film straniero) e agli European Film Awards (miglior film e migliore regia).

PosterAlternando suspense e ironia con uno stile di grande originalità, Forza Maggiore conferma lo svedese Ruben Östlund come uno dei maggiori talenti del cinema europeo.

Una famiglia svedese – Tomas, sua moglie Ebba e i loro due bambini – è in vacanza per una settimana di sci sulle Alpi francesi. Il sole splende, la vista è spettacolare, ma durante un pranzo sulla terrazza dell’albergo una valanga improvvisa sembra sul punto di travolgere i villeggianti. Mentre la gente fugge terrorizzata e il panico paralizza Ebba e i figli, Tomas reagisce in un modo che sconvolgerà il suo matrimonio e lo obbligherà a lottare strenuamente per riconquistare il suo ruolo di padre e marito.

“Forza maggiore – spiega Ruben Östlund, al suo quarto lungometraggio – nasce da una domanda che mi ha affascinato a lungo: come reagiscono gli esseri umani in situazioni improvvise, estreme, inaspettate come una catastrofe? Forza Maggiore 04Ho scoperto che il più delle volte, in questi casi, la gente dà prova di grande egoismo: non a caso, secondo alcuni studi buona parte delle coppie che sopravvivono alle catastrofi, finiscono per divorziare…”.

In una famiglia ciascun membro ha un ruolo da interpretare e si aspetta che gli altri facciano lo stesso. Anche se magari a livello inconscio, la maggior parte delle persone crede che alla madre spetti di accudire i figli nella vita quotidiana mentre il padre debba ergersi a protettore nel caso di una grande minaccia improvvisa. D’altra parte, nelle società occidentali odierne, questo tipo di pericoli fisici imprevisti sono molto rari e tale aspettativa verso gli uomini (anche da parte degli uomini stessi) è spesso disconnessa dalla realtà… Forza Maggiore è in qualche misura l’opposto di un film hollywoodiano. Qui di solito c’è una famiglia che vive in pace; all’improvviso arriva una minaccia esterna e il padre deve usare la violenza come difesa (non vorrebbe, ma è costretto a farlo). Una volta fatti fuori i cattivi, la famiglia può tornare a vivere in pace. Questo arco narrativo rappresenta un modo ideologico di guardare alla vita e alla società.

“Questa storia – afferma il regista – nasce da un aneddoto per me impossibile da dimenticare. Qualche anno fa una coppia di amici era in vacanza in Sudamerica, quando sono sbucati dal nulla dei tizi con la pistola e hanno aperto il fuoco: il marito istintivamente è scappato, lasciando sola la moglie. Tornati in Svezia, dopo un bicchiere o due di vino, lei iniziava a raccontare questa storia e continuava a ripeterla… La mia immaginazione ha cominciato a correre, ho fatto ricerche su altre storie vere simili a questa e ho scoperto che in situazioni estreme la gente reagisce in modi del tutto inaspettati e di grande egoismo. Secondo i canoni della società in cui viviamo, gli uomini dovrebbero proteggere le loro donne e loro famiglie, senza indietreggiare davanti al pericolo. Invece, in queste situazioni, sembra siano proprio gli uomini a reagire più spesso con la fuga”.

Forza Maggiore 02“Da questi spunti – continua Ruben Östlund – sono arrivato all’idea di un dramma esistenziale in un villaggio sciistico, proprio perché le vacanze sulla neve contribuiscono alla sensazione di avere il pieno controllo della propria vita. Le vacanze sono anche il periodo in cui solitamente il padre di famiglia medio “ripaga” la famiglia della propria assenza nei giorni lavorativi. Ma in Forza maggiore l’uomo civilizzato deve confrontarsi con la Natura. E per Natura intendo innanzitutto la parte selvaggia di sé, poiché il suo istinto lo porta a pensare solo a se stesso durante la valanga. Tomas, il protagonista, è costretto a fronteggiare il fatto di essere egli stesso soggetto alle forze della Natura e di non essere riuscito a nascondere la più basilare delle pulsioni, l’istinto di sopravvivenza”.

Nel film Tomas è interpretato da Johannes Bah Kuhnke, Ebba è Lisa Loven Kongsli, Vera è Clara Wettergren, Harry ha il volto di Vincent Wettergren, Mats è Kristofer Hivju e Fanni è l’attrice Fanni Metelius.Forza Maggiore 11

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