Lo Straordinario Viaggio di T. S. Spivet.


Comincia il 28 maggio, grazie a Fulvio e Federica Lucisano per Italian International Film in collaborazione con Rai Cinema e alla distribuzione di Microcinema, Lo Straordinario Viaggio di T. S. Spivet, il nuovo film di J. P. Jeunet ambientato negli Stati Uniti e interpretato da un cast prestigioso, formato dalle candidate all’Oscar Helena Bonham Carter e Judy Davis, da Callum Keith Rennie e dal giovanissimo Kyle Catlett.

"The Selected Works of T.S.Spivit" Day 27 "The young and Prodigious Spivet" (C) Photo: Jan Thijs 2012

Il film è stato presentato in concorso nella sezione ‘Alice nella città’ al Festival del Cinema di Roma.

T.S. Spivet (Kyle Catlett) è un bambino prodigio di 10 anni appassionato di cartografia e invenzioni. Vive in un ranch nel Montana insieme alla mamma (Helena Bonham Carter), esperta di morfologia degli insetti, al padre, cowboy nato nel periodo storico sbagliato, a sua sorella quattordicenne che sogna di diventare Miss America e a suo fratello gemello Layton.

Un giorno T.S. riceve una telefonata inaspettata dall’Istituto Smithsonian che gli annuncia la vittoria del prestigioso premio Baird per la sua invenzione di un dispositivo dal moto perpetuo. All’insaputa di tutti, per ritirare il premio e tenere il discorso di ringraziamento, T.S. salta su un treno merci e intraprende il suo straordinario viaggio attraverso l’America in direzione Washington…ma allo Smithsonian tutti ignorano che T.S. è solo un bambino!

Il film, come hanno sostenuto diversi giornalisti cinematografici, riporta Jeunet alle atmosfere e alla magia del suo titolo più famoso, Il favoloso mondo di Amélie, sia grazie ai suoi protagonisti – una commovente famiglia sui generis – che per la storia narrata, un inno alla fantasia, tanto da essere stato considerato dalla stampa internazionale una “festa per gli occhi” e “una storia geniale”.

Come ricorda lo stesso regista, parlando del romanzo da cui è tratto il film, “sono rimasto colpito dal protagonista, un personaggio straordinario e dalla sua vicenda toccante, dalla ricchezza di particolari presenti nella storia, dall’ambiente descritto, dal Montana e dagli ampi spazi aperti. Adattare il libro di Reif Larsen è stato un lavoro duro, ma allo stesso tempo piuttosto semplice, perché il materiale di base è straordinario”.

“Dopo aver girato L’esplosivo piano di Bazil – afferma il regista – , non avevo voglia di occuparmi nuovamente di un soggetto inedito. D’altronde, mi piace variare. Quindi, ho chiesto a un “lettore di professione”, Julien Messemackers, se conosceva qualche libro che avrei potuto trovare interessante. In precedenza, Julien mi aveva scritto una sintesi de Il favoloso mondo di Amélie, durante la fase preparatoria del film che avrei poi realizzato. Era una sintesi fantastica, che comprendeva praticamente tutto quello che accadeva nel film e che mi ha aiutato molto durante la prima fase del progetto. Nella primavera del 2010, mentre mi trovavo in Australia per girare alcuni spot pubblicitari, Julien mi ha chiamato per dirmi: “Devi assolutamente leggere Le mappe dei miei sogni, è il primo romanzo di un giovane autore americano di nome Reif Larsen”. Mi ha inviato una copia del libro e ho approfittato del jet lag per leggerlo, terminandolo in pochi giorni. Sono rimasto colpito dal protagonista, un personaggio straordinario, e dalla sua toccante storia, dalla ricchezza di particolari presenti nella storia, dall’ambiente descritto, dai treni, dal Montana, dagli ampi spazi aperti…”.

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