Le mostre d’autunno da non perdere.

Calendario ricco di appuntamenti per gli appassionati di arte. A partire dal prossimo autunno infatti saranno allestite importanti mostre a nord e sud del Paese.

6In primis Brueghel. Capolavori dell’arte fiamminga (21 settembre 2016-19 febbraio 2017 Reggia di Venaria, Torino) dove viene celebrata la più importante congrega di artisti fiamminghi a cavallo tra il XVI e XVII secolo. In mostra gli interpreti dello splendore del Seicento la cui dinastia è diventata marchio di eccellenza nell’arte pittorica. Le opere esposte ripercorrono la storia di oltre 150 anni di cinque generazioni attive tra il XVI e il XVII secolo, analizzando la rivoluzione realista portata avanti dal geniale capostipite della famiglia Pieter Brughel il Vecchio, seguito dai figli Pieter Brueghel il Giovane – colui che ha ripercorso il successo paterno con opere come la Danza nuziale allʼaperto (1610 ca.) e Paesaggio invernale con trappola per uccelli (1601) – e Jan Brueghel il Vecchio, detto anche dei Velluti per la sua straordinaria perfezione pittorica come in Viaggiatori con carri su una strada di campagna del 1610. L’esposizione, prodotta e organizzata da Arthemisia Group, è curata da Sergio Gaddi e Andrea Wandschneider Direttore del Paderborn Städtische Galerie in der Reithalle.

2Non manca l’arte contemporanea con LOVE. L’arte contemporanea incontra l’amore (29 settembre 2016-19 febbraio 2017 Chiostro del Bramante, Roma)
La mostra, a cura di Danilo Eccher, è una novità assoluta e imperdibile nel panorama delle proposte culturali capitoline degli ultimi anni e si candida a riportare Roma in linea con le più stimate realtà espositive internazionali. Per la prima volta saranno riuniti tra i più importanti artisti dell’arte contemporanea, come Yayoi Kusama, Tom Wesselmann, Andy Warhol, Robert Indiana, Gilbert & George, Francesco Vezzoli, Tracey Emin, Marc Quinn, Francesco Clemente, con opere dai linguaggi fortemente esperienziali (All the Eternal Love I Have for the Pumpkins della Kusama tra le più instagrammate al mondo), adatte a coinvolgere il pubblico attraverso molteplici sollecitazioni.
L’esposizione romana intende affrontare uno dei sentimenti universalmente riconosciuti e da sempre motivo d’indagini e rappresentazioni, l’Amore, raccontandone le diverse sfaccettature e le sue infinite declinazioni. Un amore felice, atteso, incompreso, odiato, ambiguo, trasgressivo, infantile, che si snoda lungo un percorso espositivo non convenzionale, caratterizzato da input visivi e percettivi.
La mostra è prodotta e organizzata da Dart – Chiostro del Bramante e Arthemisia Group.

8A Palazzo Strozzi a Firenze arriva la prima grande mostra italiana del popolare artista cinese Ai Weiwei. Sarà uno degli appuntamenti più attesi dell’anno e si svolgerà dal 22 settembre al 22 gennaio. È uno dei più celebri artisti viventi, negli ultimi anni ha associato il suo nome a importanti battaglie politiche per la libertà di espressione e la difesa dei diritti umani (nel 2011 Ai Weiwei è stato arrestato e trattenuto per 81 giorni, mentre nel 2015 ha ricevuto da Amnesty International il riconoscimento di Ambassador of Conscience). La mostra propone una vasta selezione di opere della sua produzione pluridecennale, posta in dialogo con la storia e l’architettura rinascimentale del palazzo. Ai Weiwei produrrà inoltre una serie di installazioni realizzate ad hoc proprio per Palazzo Strozzi, utilizzandolo per la prima volta come uno spazio espositivo unitario, collegando Cortile, Piano Nobile e Strozzina.

jap-9Restiamo in Estremo Oriente ma con atmosfere asiatiche provenienti dal Giappone di altri tempi con la mostra di Hokusai, Hiroshige e Utamaro a Palazzo Reale di Milano. Una straordinaria selezione di 200 xilografie policrome e libri illustrati, tra cui l’iconica Grande onda e la serie delle Trentasei vedute del monte Fuji di Hokusai, provenienti della prestigiosa collezione della Honolulu Museum of Art, mostra l’abilità e l’eccentricità dei tre grandi maestri, dal 20 settembre fino 29 gennaio.

7Infine, merita di essere visitata la mostra di Palazzo Roverella   a Rovigo I Nabis, Gauguin e la pittura italiana d’avanguardia, curata da Giandomenico Romanelli che ha scelto un approccio emozionale, facendo ripercorrere storie che sono diventate leggende, spiegando le tendenze e le mode che quegli artisti hanno saputo anticipare. Tutto ciò a partire dal 17 settembre fino al 14 gennaio.

3Maya. Il linguaggio della bellezza (8 ottobre 2016 – 5 marzo 2017 Palazzo della Gran Guardia, Verona) è una delle mostre più grandi ed esaustive che siano mai state prodotte a livello internazionale.
Con oltre 300 opere provenienti dai principali musei del Messico l’esposizione, curata da Antonio Aimi e Karina Romero Blanco, affronta il tema della cultura di questo antico popolo attraverso le parole e i testi degli stessi Maya, utilizzando – come mai è avvenuto in passato – la più grande rivoluzione antropologica dell’ultimo secolo: la decifrazione della loro scrittura. Uno sguardo nuovo, innovativo e sorprendentemente attuale sull’arte maya a partire dall’individuazione dei maestri, delle scuole e degli stili: finalmente si ha la possibilità di rapportarsi alle opere attraverso una lettura storico-artistica e non solo archeologica.

4Picasso. Figure 1895-1972 (AMO Arena Museo Opera, Palazzo Forti, Verona 15 ottobre 2016 – 12 marzo 2017). Un’opera per ogni anno della vita di Pablo Picasso nell’arco temporale che va dal 1895 fino agli anni ‘70: questa la novità assoluta della grande mostra che aprirà ad AMO Arena Museo Opera di Verona il 15 ottobre.
Opere di pittura, scultura e arti grafiche creano un percorso capace di raccontare la metamorfosi a cui l’artista sottopone la rappresentazione del corpo umano, mentre la sua arte attraversa le fasi del pre-cubismo, del Cubismo, l’età Classica e il Surrealismo, fino a giungere agli anni del dopoguerra, superando le barriere e le categorie di “ritratto” e “scena di genere” per giungere sempre a un nuovo concetto di “figura”: quella che rese Picasso costruttore e distruttore al tempo stesso di un arte solo sua, dal fascino inesauribile. Con il patrocinio del Comune di Verona, la mostra Picasso. Figure (1895-1972) è organizzata da Arthemisia Group in collaborazione con il Musée national Picasso – Paris ed è curata da Emilie Bouvard, conservatrice del Musée national Picasso.

5Antonio Ligabue (Complesso del Vittoriano – Ala Brasini, Roma 11 novembre 2016 – 8 gennaio 2017). Una mostra interamente dedicata al genio tormentato, originario della Svizzera tedesca ma che a Gualtieri, sulle rive del Po, visse fino alla morte, dopo essere stato espulso dal Paese natale nel 1919. Autodidatta, grazie a una visionarietà e a una capacità di trasfigurazione straordinarie, raggiunse quella dimensione pittorica di espressionista tragico, profondamente umana e intrisa di una sensibilità viscerale che gli valsero la conquista di una propria identità e, dopo fatiche e ostracismi, i riconoscimenti da parte di appassionati e di storici dell’arte.
Attraverso circa 100 lavori, la mostra propone un excursus storico e critico sull’attualità dell’opera di Ligabue che rappresenta oggi una delle figure più interessanti dell’arte del Novecento. Tra gli olii esposti Carrozza con cavalli e paesaggio svizzero (1956-1957), Tavolo con vaso di fiori (1956) e Gorilla con donna (1957-1958), accanto a sculture in bronzo come Leonessa (1952-1962) e Lupo siberiano (1936).
In mostra anche una sezione dedicata alla produzione grafica con disegni e incisioni quali Mammuth (1952-1962), Sulki (1952-1962) e Autoritratto con berretto da fantino (1962) e una sezione sulla sua incredibile vicenda umana.
L’esposizione, promossa dalla Fondazione Museo Antonio Ligabue di Gualtieri, è curata da Sandro Parmiggiani, direttore della stessa Fondazione e da Sergio Negri, presidente del comitato scientifico, con l’organizzazione generale di Arthemisia Group e C.O.R. Creare-organizzare-realizzare.

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