Al cinema dal 9 marzo ‘Questione di Karma’ il secondo film di Edoardo Falcone dopo il successo d’esordio del 2016 ‘Se Dio Vuole’. Protagonisti della sceneggiatura scritta dallo stesso regista insieme a Marco Martani, sono Fabio De Luigi ed Elio Germano. Una nuova coppia comica – imprevista sul grande schermo – che segue le orme del duo Marco Giallini e Alessandro Gassmann (protagonisti di Se dio Vuole), in una commedia piena di spiritualità in salsa ironica. Un tema che aveva avuto particolare successo nel primo film e che quindi viene replicato con efficacia.
Giacomo (Fabio De Luigi) è lo stravagante erede di una dinastia di industriali: la sua è una vita segnata dalla scomparsa del padre quando era molto piccolo e, più che interessarsi all’azienda, preferisce occuparsi delle sue mille passioni filosofiche e spirituali. L’incontro con un eccentrico esoterista francese (Philippe Leroy), però, cambia le sue prospettive: lo studioso infatti afferma di aver individuato l’uomo in cui si è reincarnato suo padre. Trattasi di tal Mario Pitagora (Elio Germano), un uomo tutt’altro che spirituale, interessato solo ai soldi e indebitato con mezza città. Questo incontro apparentemente assurdo cambierà la vita di entrambi.
“Sarebbe bello – afferma il regista – poter sistemare le cose lasciate in sospeso con una persona che non c’è più. Riannodare i fili della memoria, colmare i vuoti. Questione di Karma nasce da quest’idea. Da quel costante senso di perdita che accompagna le nostre vite e con il quale tutti dobbiamo, prima o poi, fare i conti. Ecco allora i nostri due protagonisti: un uomo che non vuole crescere, orfano da quando era bambino, che pur di recuperare il rapporto con quel padre che non c’è più, si affida ad un’antica credenza indiana. E un simpatico cialtrone, pieno di debiti e belle speranze, che, suo malgrado, si ritrova ad essere la “reincarnazione” di quel padre. Un’anima pura e un opportunista – due mondi totalmente opposti – che, grazie a quello strano incontro, avranno forse la possibilità di rinascere e diventare persone migliori”.
“Questione di Karma – continua Edoardo Falcone -, pur partendo da un assunto quasi metafisico, in realtà vuole essere solo una commedia “umana”. Nel vero senso della parola. Al centro la necessità di raccontare l’essere umano, quel microcosmo unico nel suo genere, semplice e complesso, dove ogni giorno si alternano senza soluzione di continuità piccole miserie a improvvisi slanci di generosità. Proseguendo il discorso iniziato con Se Dio vuole, mi piaceva tornare ad affrontare temi universali. In questo caso: il tempo che passa, la necessità di trasformarsi per continuare a vivere, l’eterno bisogno di amare e sentirsi amati, e molti altri. Il tutto ovviamente senza mai rinunciare all’ironia e alla leggerezza. In questa avventura ho avuto la fortuna di avere come compagni due attori strepitosi come Elio e Fabio, che hanno deciso di mettersi in gioco, stravolgendo l’immagine a cui ci hanno abituato, in una divertente e divertita inversione di ruoli. Insomma i migliori interpreti che mi potessero capitare, perché esattamente come i personaggi a cui danno vita, sono capaci di cambiare ma, soprattutto, non hanno paura di farlo”.
Un titolo ‘Questione di Karma’, che sarà facilitato dal volano della canzone vincitrice del Festival di Sanremo ‘Occidentali’s karma’ di Francesco Gabbani: “ci eravamo posti il problema per la parola karma – rivela il regista -, ma poi avevamo deciso di utilizzarla lo stesso e questo da mesi prima di Sanremo”.
Per concludere, una rivelazione durante la conferenza stampa del film a Roma: l’opera prima di Edoardo Falcone, ‘Se Dio vuole’, avrà un remake Usa a firma di Bryan Singer (I soliti sospetti, X-Men). “L’ho conosciuto al Tokyo Film festival e si è innamorato del mio film” racconta entusiasta il regista.