The Boogeyman

Tratto da un omonimo racconto breve scritto da Stephen King nel 1973, “The Boogeyman” è il nuovo film horror in uscita in questi giorni nelle sale, diretto da Rob Savage, regista di “Host”, e scritto da Scott Beck e Brian Woods, sceneggiatori di “A Quiet Place”.

(L-R): Sophie Thatcher as Sadie Harper and Vivien Lyra Blair as Sawyer Harper in 20th Century Studios’ THE BOOGEYMAN, exclusively on Hulu. Photo by Patti Perret. © 2023 20th Century Studios. All Rights Reserved.

Un uomo di nome Lester Billings si presenta alla porta del terapeuta Will Harper, appesantito da un fatto talmente raccapricciante da poter essere rivelato solo a chi è vincolato dal segreto professionale. È convinto che un mostro lo perseguiti, il Boogeyman, e che si sia preso la vita dei suoi tre figli. Tutto il racconto originale di Stephen King è ambientato in una sola stanza, sorretto da un continuo gioco di tensione tra la figura del terapeuta e il racconto di Lester Billings, e dove è messa in discussione fino all’ultimo la natura, o l’identità, del mostro che dà nome al racconto.
È una storia affascinante quanto breve, che negli anni ha già visto diverse trasposizioni senza però arrivare mai sul grande schermo a causa proprio della sua brevità. L’incontro tra i due uomini diventa dunque l’incidente scatenante tramite cui la maledizione del Boogeyman entra a far parte della vita del Dr. Harper, interpretato da Chris Messina, come se avvenisse un passaggio di testimone.
Il vero nucleo emotivo di questa versione della storia è infatti la famiglia del terapeuta. Le vere protagoniste del film sono le figlie Sadie, interpretata da Sophie Tatcher, attrice della serie Prime “Yellowjackets”, e Sawyer, interpretata da Vivien Lyra Blayr, famosa per il ruolo di Leila nella serie dedicata ad “Obi-Wan Kenobi”.
Le due ragazze sono costrette a confrontarsi sia con l’accettare la morte della loro madre, l’incapacità di comunicare e farsi ascoltare dal proprio padre, e con le difficoltà, soprattutto per Sadie, a relazionarsi con i propri coetanei. Il Boogeyman si infiltra tra queste fratture, nutrendosi della paura delle due ragazze in modo simile al clown Pennywise, ma assumendo anche la forma di una calzante metafora del dolore psicologico.

Sophie Thatcher as Sadie Harper in 20th Century Studios’ THE BOOGEYMAN, exclusively on Hulu. Photo by Patti Perret. © 2023 20th Century Studios. All Rights Reserved.

“The Boogeyman”, tuttavia ha molto più in comune proprio con “A Quiet Place” piuttosto che con film dell’orrore dal sapore simile come lo splendido “The Babadook” di Jennifer Kent. La minaccia diventa sempre più palpabile, e la forte dinamica familiare diventa la cornice di un film dalla struttura classica, dove Set-Pieces visivamente interessanti si risolvono in Jumpscare sempre più pressanti.
L’amore che il regista Rob Savage prova per il genere horror va a detrarre dall’esperienza finale, poiché “The Boogeyman” è appesantito da molte convenzioni tipiche del genere. La solidità del soggetto originale e le dinamiche tra i personaggi principali rendono comunque il film piacevole da seguire anche per chi è già navigato all’interno del genere e ne conosce gli stilemi tipici.

The Boogeyman è in uscita il 1° giugno solo al cinema.

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