La moglie del sarto.

‘La moglie del sarto’, il nuovo film di Massimo Scaglione con protagonista Maria Grazia Cucinotta, arriva al cinema dopo essere stato premiato ai Festival di Toronto (Canada) e di Fortaleza (Brasile).moglie loca

All’inizio degli anni ’60, Rosetta (Maria Grazia Cucinotta), bella e ammaliante donna di un paese del Sud, dopo l’improvvisa morte del marito, “sarto per soli uomini”, viene abbandonata da tutti, e deve combattere, accanto alla figlia Sofia (Marta Gastini), per difendere la sua dignità e la sartoria di famiglia, che le circostanze impongono di chiudere. L’assessore Cordaro (Ninni Bruschetta), uomo potente, con la complicità dei paesani e di una ‘testa di legno’ (Ernesto Mahieux), vuole impossessarsi di tutti i palazzi del borgo medievale e trasformarli in alberghi. L’immobile delle “due vedove”, con vista mare, è al centro del progetto. Le due donne reagiscono alle continue vessazioni sfidando i ben pensanti del paese e riaprendo la sartoria.

moglieIntanto, Salvatore (Alessio Vassallo), un giovane artista ambulante dal fascino zingaresco, fa innamorare Sofia, con la complicità di Adelina (Aurora Quattrocchi), un’amica di famiglia. Con l’approvazione di mamma Rosetta e stupore dei paesani i due si sposano ma la ragazza non riesce ad avere figli, e i benpensanti cominciano a lanciare sospetti sull’autenticità del matrimonio. La frequentazione maschile della sartoria riaccende le diffamazioni: per tutti, la bottega è solo la copertura ad una casa d’appuntamento. Quando tutto sta per precipitare, Rosetta scopre di essere incinta.

“Rosetta e Sofia, le due protagoniste – afferma Massimo Scaglione – vengono distrutte e uccise nell’animo dalla diffamazione e dai pregiudizi. Lottano, si battono, si feriscono, annegano fino a riemergere attraverso l’amore e la nascita di una nuova creatura”.
“L’ho scritto pensando a mia madre – afferma il regista – un’eroina del sud che ha cresciuto cinque figli. Attraverso la storia di una madre coraggio, ho voluto raccontare la forza di tutte le donne, capaci di ribellarsi alle convenzioni e ai pregiudizi per difendere, innanzitutto, la continuità della vita: un sipario che non si chiude mai”.

“Per me non è importante la grandezza del ruolo – ha sottolineato Maria Grazia Cucinotta – mi ha fatto piacere lasciare spazio ai due giovani protagonisti. E, soprattutto, mi ha convinto la potenza del personaggio che mi è stato proposto”.

Rosetta combatte contro il pregiudizio. Ma la violenza contro le donne non è una faccenda di cinquant’anni fa. “Purtroppo – continua l’attrice -, come ci dimostra la cronaca nera ogni giorno, è una storia mai finita. Bisogna attuare delle leggi molto severe. Bisogna dare alle donne la forza di ribellarsi alle ingiustizie”.Cucinotta

Prodotto per la Jc Ontheroad Pictures dallo stesso Massimo Scaglione (David di Donatello come miglior regista esordiente nel 1992 per ‘Angeli a Sud’), e girato nella zona dell’alto Tirreno cosentino, tra Fiumefreddo Bruzio, Scalea e Praia a Mare, ‘La moglie del sarto’ è una commedia dolce-amara che racconta la lotta di una madre e di una figlia per difendere la propria indipendenza e la propria dignità contro le maldicenze e la violenza maschile. Il film è distribuito da Flavia Entertainment e Red Moon Film, in circa 70 copie.

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