The Fringe goes on.

Prosegue il Roma Fringe Festival, la kermesse di teatro indipendente che nell’arco di 5 settimane ospita a Villa Mercede 72 spettacoli teatrali, che spaziano dalla commedia al teatro di ricerca, dal teatro all’improvvisazione, dal classico alla performance artistica.

Dopo la prima settimana, che si è aperta con un successo di pubblico alla festa di inaugurazione con Diego Bianchi/Zoro e Gazebo, sabato 14 giugno ritorna il secondo appuntamento con i personaggi noti del mondo dello spettacolo.

riveraDomani, alle 22.00, sarà la volta di Andrea Rivera con “Rivera canta Rivera”. “Il meglio di… che non significa il mio meglio ma significa il meglio di tanti che di grande hanno solo il manifesto per strada”. Rivera nel 2004 ha ricevuto la menzione della giuria al Premio Gaber per talento e coraggio, nel 2006 il Premio Falcone e Borsellino, nel 2007 il Premio Italia Tv.

Così ‘il citofonatore irriverente’ descrive la serata evento di quest’anno con oltre due ore uniche di musica, parole e ironia. A ingresso gratuito, l’attore, musicista, comico, dissacratore di luoghi comuni porterà in scena un inedito collage di pezzi unici tra risate, riflessioni e denunce, all’insegna della più intelligente satira.

La prima settimana del festival ha confermato il contesto creativo che da tre anni caratterizza la kermesse del teatro off, con il mercatino regionale biologico lungo i viali della Villa e numerosi eventi di cornice, come la possibilità di vedere le partite dei Mondiali di Calcio “con il proposito di far conoscere il festival a un pubblico più vasto che, incuriosito, avrà magari voglia di tornare il giorno successivo”, spiega il direttore artistico del festival Davide Ambrogi.

Da domenica 15 giugno, il festival prosegue con l’ampio cartellone con gli spettacoli in rassegna:

Ode to the Owl (Londra-UK) di e con Emma Allegretti dove si metterà in scena un rito shamanico, una trasformazione. Il primo passo per apprezzare questo lavoro è scapricciarsi e farsi trasportare in una sperimentazione.

Il Segreto di Pulcinella, testo di Luigi Passarelli e regia di Marianna Galloni, è un monologo che tratta di un Pulcinella che non riesce più ad essere se stesso, quello comunemente conosciuto, perché ha perso il contatto con la sua anima e la sua maschera.

Arlecchino Deucalione di Michele Monetta è un testo, comico e sarcastico, scritto dal francese Alexis Piron nel 1722 e mai rappresentato in Italia. Al Fringe va in scena un’opera creata da artisti e artigiani provenienti dalla Calabria, dalla Campania e dalla Sicilia. In questo sperimentale adattamento scenico sopravvivono frammenti poetici in francese, il resto è in italiano con accenni in calabrese colto e in lingua arberesh. Il gusto dell’opera si rifà nei segni, negli spazi e nelle maschere al Surrealismo e alle Avanguardie Storiche, quindi a quel gusto grafico-pittorico tra fine Ottocento e primo Novecento, legandosi al mito greco e alle maschere della Commedia dell’Arte attraverso l’attività onirica.

Kaleido – Il circo delle donne di Michele Di Mauro e Federica Vicino è uno spettacolo di teatro civile sulla dimensione femminile nella nostra cultura. Kaleido è un circo nel quale, attraverso l’impiego di un linguaggio molto fresco, che oscilla fra il fiabesco e la clownerie, sfilano le storie della donna cannone, della slava e dell’equilibrista, della ragazza sedotta e abbandonata e dell’attrice sul viale del tramonto.

Il Grande Cocomero di Pier Vittorio Mannucci omaggia i Peanuts di Charles Schulz, indagando l’indissolubile legame che ognuno di noi ha con la propria infanzia. Cinque amici separati da tempo si rivedono per il funerale di uno di loro, stella del rock uccisa dalla droga. Tra comiche recriminazioni e drammatiche rivelazioni, i personaggi saranno costretti a fare i conti con il proprio passato, scoprendosi più simili, ma anche più lontani, di quanto avessero pensato.

romafringeI bambini del ghetto di Monia Manzo racconta le storie vere dei bambini vittime del rastrellamento del ghetto di Roma del 1943. Passato e presente si intrecciano attraverso un flashback nell’infanzia dei bambini scomparsi e la vita che avveniva nel Ghetto durante la guerra per poi passare in un presente mai avvenuto, in cui 4 dei 5 attori rappresenteranno i bambini da adulti.

Il Fulmine nella Terra – Irpinia 1980 di Mirko Di Martino è un monologo di teatro civile basato su articoli di giornale, testimonianze e documenti che ricostruisce i giorni del sisma raccontando, a volte con ironia e a volte con crudezza, le storie delle vittime e dei soccorritori, i ritardi, gli errori, ma è anche il racconto di un’epoca che sembra molto più lontana di quanto sia in realtà, rivissuta attraverso le musiche, i film e la TV del 1980. Lo spettacolo è un racconto attualissimo sull’Italia che trema, una riflessione amara e coinvolgente sul nostro passato e sul nostro presente. Lo spettacolo è patrocinato dal Festival Internazionale del Cinema di Giffoni Valle Piana. Per questo spettacolo, l’attore Orazio Cerino ha ricevuto la Nomination come miglior attore al Premio “Landieri” per il teatro civile 2011.

In punta di piedi sul filo dell’ironia – Secondo passo: Antonio Tabucchi nel quale Anita Giovannini mette in scena una personale rivisitazione del testo teatrale “Il Signor Pirandello è desiderato al telefono”, celebrando Antonio Tabucchi. Sul palco i due protagonisti, la regista Anita Giovannini e il poeta Fernando Pessoa, si affrontano in un dialogo serratissimo che assume le forme di un vero e proprio duello, fino all’ultimo respiro… fino all’ultima battuta! In una dimensione metateatrale, entrambi mettono a nudo la loro anima, svelando il lato oscuro, tragicomico, del mestiere dell’attore: sarà sempre più difficile distinguere finzione e realtà. Nello spettacolo anche Federico Bettini e Gianluca Bonora.

Sigmund e Carlo di Antonio Buonanno è un viaggio grottesco nello sgretolamento delle ideologie, una sorridente accusa sulla responsabilità collettiva, un delirio di attori ormai fuori forma, pronti a piangere e ridere pur di tirare il pubblico dalla propria parte.

Zitto! di Giovanni Giudice e Mariano Riccio racconta storie di uomini che sembrano, ma non sono. Storie di uomini portati al limite estremo della perversità. Carnefici e vittime spinte in un inconsapevole gioco tra la vita e la morte. Uno spettacolo horror, dove ognuno di noi, all’improvviso, può ritrovarsi per qualche scherzo del destino catapultato nell’oblio dell’inferno terreno….

Non per vantarmi, ma avevo capito tutto… di Massimo Mirani e Daria Veronese è un percorso, compiuto dall’autore in prima persona, fatto di ricordi, poesie, emozioni, che si sofferma su alcuni aspetti importanti della sua vita come i rapporti famigliari, la morte del fratello, il rapporto con la madre e il padre, la sessualità, la politica, il cinema, la morte. Ricordare un uomo, Pier Paolo Pasolini.

E’ truoppo amara sta terra duci, commedia noir di Katia Vitale presenta un ironico percorso emotivo di due donne, Isabella e Mariagrazia, incontratesi accidentalmente durante un viaggio di rientro nella loro terra d’origine “La Sicilia”. I due modi diversi di avvertire la propria terra ci permetteranno di fare un viaggio ricco di ironiche, amare, sarcastiche e pungenti verità di un siciliano che vive oltre la grande isola. Le protagoniste della commedia/noir sono interpretate da Katia Vitale e Chiara Galano. Testo scritto e diretto da Katia Vitale.

Lapins I love you subito di Gipo Gurrado. Quattro professionisti stressati. Un capo irascibile e una campagna pubblicitaria. Questi sono i protagonisti di un incubo grottesco e delirante, dal quale potersi svegliare, solamente confessando la propria natura di vigliacco, di Coniglio.

se nasceSe nasce femmina di Andrea Plithakis scritto da Sara Vannelli. Regia di Andreas Plithakis è un copione inedito e tutto al femminile che non vuole però assurgere a manifesto di alcuna ideologia, non vuole supportare alcuno stereotipo. Con l’immensa energia e la dolcissima fragilità delle donne protagoniste delle singole scene, vuole offrire al pubblico lampi di vita, sprazzi di umanità, squarci di verità.

Closer di Alberto Devoto è una riduzione del testo teatrale di Patrick Marber a una versione di 50 minuti, partendo dall’idea degli incastri emotivi dei personaggi evocati sulla scena dagli elementi del “Tetris”.

ED di Francesco Prudente, parte da “Re Lear” di Shakespeare per sviluppate le figure dei figli del Conte di Gloucester, Edgar e Edmund. La vicenda diventa un pretesto per studiare, in termini collettivi, il tema del fratricidio e dell’illegittimità dell’essere; per indagare, con ironia e divertimento, il paradigma contemporaneo dell’essere fratelli.

Memoria di Michelangelo Fetto è una commedia amara, divertente e attuale in un momento in cui rigurgiti xenofobi tendono a fare del diverso, dello straniero il bersaglio delle frustrazioni e recriminazioni della gente che tende a colpevolizzare gli altri in mancanza di una presa di coscienza obiettiva delle proprie responsabilità.

Senza Pelle di Diego Mongardini è una tragica e colorata commedia surreale ambientata negli anni 60, forse. Un mélo a ritmi serrati. Quattro amiche. Un segreto. Uno sconosciuto. Le loro vite. Siamo un vaso di Pandora con dentro tutti i mali del mondo, anche la speranza. Tutti devono sapere quello che e? successo. Orrore. Vendetta. Sangue. Violenza. Senza pelle. Tutto vi scivola via.

L’appuntamento è a Villa Mercede in Via Tiburtina a Roma. http://romafringefestival.net/