Cinecittà World, perché?

“Sono un bambino e gioco con il cinema sempre. Da quando, a 12 anni ho deciso di iniziare a fare questo mestiere. Cinecittà World è per me un insieme di sogni, suggestioni e rimandi cinematografici che hanno segnato la mia vita artistica e personale, che ho avuto la fortuna di condividere con mia moglie Francesca”. Così Dante Ferretti, lo scenografo premio Oscar celebre in tutto il mondo grazie alle sue numerose collaborazioni in importanti produzioni hollywoodiane ha commentato la sua partecipazione alla creazione del parco tematico ‘Cinecittà World’, che aprirà al pubblico il prossimo 24 luglio a Castel Romano, tra Roma e il litorale tirrenico.

Ferretti nato a Macerata il 26 febbraio 1943 è considerato uno dei più grandi scenografi viventi: “quando quattro anni fa mi è stato proposto di progettare un parco a tema ispirato a Cinecittà, in un luogo a me caro come gli ex studi di Dino De Laurentiis, mi è subito sembrata una proposta interessante perché avevo così la possibilità di mostrare a tutti, ma in particolare ai giovani e ai bambini, come si costruiscono le scene di un film ispirate alla grande la cinematografia mondiale, non in modo didascalico ma attraverso il divertimento. Ho pensato alle giostre di Macerata, la mia città di origine, consumate e colorate ma anche e soprattutto a Federico Fellini, Pierpaolo Pasolini e Martin Scorsese ed ho elaborato progetti ed idee con i miei tre storici collaboratori”.

“La mia vita è imprescindibile dal cinema – racconta Dante Ferretti -: a Dinocittà, dove oggi sorge Cinecittà World, avevo lavorato a molte pellicole, tra cui Edipo Re e Lo sbarco di Anzio mentre Cinecittà rappresenta per me, come per Fellini, una madre. Da quarant’anni ci vivo e lavoro, non ho mai pensato di trasferire altrove il mio studio. Nessuna parte del mondo mi rappresenta come Cinecittà e ricreare le suggestioni di questo luogo sulla Pontina mi ha portato indietro nel tempo. Ho voluto ridisegnare le scenografie di alcuni film aggiungendovi un po’ più di fantasia con l’intenzione di far sentire al visitatore questi luoghi come reali. Cinecittà World comprende delle attrazioni che hanno per me un profondo significato: penso all’Elefante Erawan, che ho disegnato ispirandomi a Il Barone di Münchausen, in particolare alla battaglia sulla spiaggia in cui i guerrieri cavalcavano gli elefanti e che avevamo girato in Spagna. Ho invece reso omaggio a Martin Scorsese ricreando la Broadway street di Gangs of New York, film che ho fortemente caldeggiato perché venisse fatto a Cinecittà e non altrove e di cui Martin ancora oggi mi ringrazia. L’ingresso, invece, non poteva che essere Cabiria: due enormi braccia aperte accolgono il visitatore ed immagino la voce del Cinema che dice: ‘Venite a vedere quello c’è qui dentro, venite gente, venite… Entrate nel sogno’. E poi ci sono pezzi della Roma antica, l’astronave del tutto inventata Altair, lo spazio dedicato ai bambini dove ho vestito le giostre con i cartoni animati, il Villaggio western che è un chiaro omaggio a Sergio Leone, le cui emozioni vengono amplificate dalla colonna sonora di quel genio di Ennio Morricone. Cinecittà World è un luogo speciale e lo sarà per tutte le persone che verranno a visitarlo.

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