Nella tempesta del cinema catastrofico.

La catastrofe, si sa, desta la curiosità delle persone come spettatori. Ce lo insegnano la radio e la tv, i tg e i programmi che proliferano con alti ascolti nel momento in cui un disastro naturale si abbatte su una popolazione. Sarà per apprensione o senso diffuso di cordoglio, ma molto più probabilmente è per l’innata curiosità e fascinazione che l’essere umano ha verso il dolore, la morte, il pericolo e la sofferenza… altrui.

Il cinema lo sa bene. Hollywood lo sa bene. E tra i generi più praticati e di successo della Mecca del cinema c’è stato e c’è ancora proprio il “catastrofico”.

disasterTerremoti, eruzioni vulcaniche, piogge di meteoriti, tempeste e tornado, glaciazioni, surriscaldamento globale… chi più ne ha, più ne metta, tutto ciò che può causare carneficine e distruzioni è ben accolto nel carrozzone del cinema milionario.

Con l’uscita di Into the Storm, l’ultimo, adrenalinico film catastrofico che sarà nelle sale italiane dal 27 agosto distribuito da Warner Bros. e diretto dallo specialista in effetti visivi Steven Quale, avanziamo un breve vademecum con i 10 titoli più influenti e/o di successo della storia del cinema catastrofico.

Un genere che, soprattutto dagli anni ’90 ad oggi, con il perfezionamento nel campo degli effetti speciali e, quindi, con la possibilità di poter mostrare l’immostrabile, ha proliferato in maniera esponenziale. Perfino alcuni registi hanno legato, negli ultimi anni, i loro nomi al genere catastrofico, in primis Roland Emmerich, nome dietro grandi successi come The Day After Tommorrow e 2012, ma anche Independence Day e Godzilla, che in quanto a catastrofe e distruzione non ci sono andati leggeri. O Michael Bay, che dopo Armageddon – Giudizio finale ha intrapreso la strada della catastrofe assoluta causata da robot alieni in guerra sulla Terra con i quattro capitoli della saga di Transformers.

Consci dell’impossibilità di ridurre a un breve approfondimento la Storia di un genere prolifico fin dai primordi del Cinema, visto che La fine del mondo (La fin du monde) di Abel Gance è del 1931, procediamo con una top 10, rigorosamente in ordine cronologico e non di preferenza.

worldsQUANDO I MONDI SI SCONTRANO

(When Worlds Collide, 1951 di Rudolph Maté)

Due pianeti stanno entrando in orbita di collisione con la Terra e nel giro di un anno l’umanità sarà estinta. Per questo motivo i vari governi stanno provvedendo alla costruzione di un razzo che possa portare nello spazio alcuni rappresentati della razza umana, così che possano portare avanti la nostra specie.

Contaminato con la fantascienza e tratto da un romanzo di Philip G. Wylie ed Edwin Balmer, il film di Maté è tra i primi film a mostrare con piglio moderno scene di una certa caratura catastrofica, tanto che si aggiudicò un Oscar per gli effetti speciali, con riferimento alla scena in cui New York viene sommersa dall’oceano.

Era previsto un sequel, After Worlds Collide, ispirato al secondo romanzo di Wylie e Balmer, ma non andò in porto per l’ingente budget che richiedeva.

inferno cristalloL’INFERNO DI CRISTALLO

(The Towering Inferno, 1974 di John Guillermin)

San Francisco. È in corso l’inaugurazione del grattacielo più alto mai costruito, 138 piani per 550 metri d’altezza! Ma all’81° piano un cortocircuito fa scaturire un incendio e sarà una notte di terrore per i numerosissimi ospiti dell’edificio.

Catastrofico alternativo, o meglio, catastrofico che coinvolge un numero inferiore di persone in confronto a quello a cui Hollywood ci ha abituati.

Kolossal con cast da grandi occasioni che vede coinvolti Paul Newman, Steve McQueen, Fred Astaire, Jennifer Jones e Faye Dunaway. Tre Oscar (fotografia, montaggio, canzone), due Golden Globe, due BAFTA e un David di Donatello.

Terremoto_1974TERREMOTO

(Earthquake, 1974 di Mark Robson)

Un terremoto distrugge Los Angeles mentre si consumano i drammi famigliari di alcuni personaggi.

Terremoto è il prototipo nudo e crudo del disaster movie contemporaneo, con personaggi dalla vita già abbastanza problematica che trovano un riavvicinamento o momentanea tregua dall’unione causata dalla catastrofe. Estremamente spettacolare, tanto che si aggiudicò ben due premi Oscar, sonoro ed effetti speciali, più una marea di altri riconoscimenti.

Il film fu proiettato con l’innovativo sistema audio Sensurround che, emettendo basse frequenze durante le scene di terremoto, faceva davvero tremare le poltrone degli spettatori.

twisterTWISTER

(Twister, 1996 di Jan de Bont)

Una squadra di cacciatori di tornando insegue questi fenomeni meteorologici lungo tutta l’America con l’intenzione di mettere all’interno di uno di essi un’apparecchiatura che possa mappare il tornado stesso, in modo da capire meglio come combatterli e prevenirli.

Con soggetto e sceneggiatura del romanziere Michael Crichton, all’epoca Twister era uno dei film più spettacolari mai visti, con effetti speciali realistici e di grandissimo impatto che scandirono, di fatto, il punto di non ritorno per questo genere di film. Il successo al botteghino generò guadagni del 500% e valse al regista Jan de Bont il lasciapassare per altre grosse produzioni.

Due nomination agli Oscar ma nessuna vittoria.

Esiste un sequel per la tv datato 2002

vulcanoVULCANO: LOS ANGELES 1997

(Volcano, 1997 di Mick Jackson)

Una forte scossa sismica è solo il preludio allo scatenarsi dell’Inferno. Sotto Los Angeles sta, infatti, emergendo un vulcano. Toccherà a uno specialista dell’unità crisi di L.A. di risolvere la situazione e salvare la città.

Uscito nel periodo di rinascita artistica di Tommy Lee Jones, il film si affida tutto al carisma dell’attore di Men in Black, che qui diventa eroe salvatore di Los Angeles. Effetti speciali piuttosto impressionati e, anche qui, molto realistici con un tocco di sadismo in più della media di questo genere di film.

Nello stesso anno uscì nei cinema anche il più modesto Dante’s Peak – La furia della montagna, con Pierce Brosnan, che affrontava una tematica simile pur ambientandosi in una zona periferica e non un grande centro metropolitano.

 armageddon_deepimpactDEEP IMPACT e ARMAGEDDON – GIUDIZIO FINALE

(Deep Impact, 1998 di Mimi Ledere)

(Armageddon, 1998 di Michael Bay)

Usciti a pochi mesi di distanza uno dall’altro, Deep Impact e Armageddon trattano la stessa tematica, ovvero la caduta di una meteora sulla Terra, con conseguente distruzione.

Malgrado i due film siano tematicamente molto simili, si distinguono per stili completamente opposti. Più classico e moderato il film della Leder, più tronfio, ironico e ipercinetico quello di Bay, che da qui in poi imporrà il suo marchio autoriale. Da una parte abbiamo una produzione Spielberg, dall’altra Bruckheimer, ma tra i due fu Armageddon a trionfare ai botteghini, a far tendenza e a beccarsi un’invidiabile numero di nomination agli Oscar, senza vincerne, però, nessuno.

day afterTHE DAY AFTER TOMORROW – L’ALBA DEL GIORNO DOPO

(The Day After Tomorrow, 2004 di Roland Emmerich)

Tra i più riusciti esponenti del recente filone catastrofico, The Day After Tomorrow affronta il tema della glaciazione terrestre, autocitandosi nel suo primo lungometraggio del 1984, Il principio dell’arca di Noè.

Grande spettacolo dato da effetti visivi all’avanguardia e riuscita enfasi emotiva su eventi e personaggi, The Day After Tomorrow si è aggiudicato diversi riconoscimenti e fatto ricredere chi aveva sempre stroncato Emmerich… almeno fino al prossimo film.

20122012

(2012, 2009 di Roland Emmerich)

Emmerich realizza con 2012 il film catastrofico DE-FI-NI-TI-VO.

Non esiste catastrofe più “grandiosa” e spettacolare di quella messa in scena in questo film, dove ogni cosa viene distrutta in ogni modo possibile e immaginabile. Terremoti, vulcani, tsunami, mega tsunami… in 2012 viene messo in scena ogni disastro naturale con tale compiacimento e senso dello spettacolo da lasciare a bocca aperta. Poi il film, diciamocelo chiaramente, sta tutto lì, nella spettacolarità degli effetti speciali, e per il resto si dimentica volentieri. Il 2012 del titolo richiama alla fatidica data della fine del mondo prevista dal calendario Maya, ma il riferimento si ferma lì.

La storia? Uno scienziato indiano scopre che è in atto il surriscaldamento del nucleo terrestre, avverte le autorità ma i governi decidono di non creare allarmismo, ma mettere in atto un piano di evacuazione spaziale, proprio come accadeva in Quando i mondi si scontrano.

Layout 1MELANCHOLIA

(Melancholia, 2011 di Lars Von Trier)

Il secondo tassello della trilogia femminea della depressione (gli altri due sono Antichrist e Nymphomaniac) attraverso i generi cinematografici messa in atto da Lars Von Trier affronta il genere fanta-catastrofico… ovviamente alla maniera di Von Trier.

Il film, diviso in due capitoli, si incentra sul rapporto conflittuale tra due sorelle mentre la Terra sta vivendo i suoi ultimi momenti, prima che entri in collisione con il pianeta Melancholia.

Portando in scena la tesi che stabilisce come le persone depresse riescano a mantenere la calma nelle situazioni di stress estremo e condiviso, vediamo gli ultimi giorni di vita della Terra in un ambiente intimo che non vive la catastrofe imminente se non la tensione che intercorre nella famiglia protagonista.

Un catastrofico anomalo, particolarissimo, singolare per il genere.

Kirsten Dunst ha vinto la palma d’oro come miglior attrice al Festival di Cannes.

into the stromINTO THE STORM

(Into the Storm, 2014 di Steven Quale)

Una squadra di documentaristi cacciatori di tornando sta seguendo una pericolosa perturbazione che sta per abbattersi sulla cittadina di Silverton. Il posto viene devastato da una serie di tornado potentissimi e mentre un padre è alla ricerca del figlio disperso, due scavezzacollo si mettono sulle tracce delle tempeste per filmarsi e mettere su you tube le loro peripezie.

Con Into the Storm il cinema catastrofico adotta il linguaggio del mockumentary. Con un colpo di coda, Steven Quale, storico collaboratore di James Cameron nel reparto effetti visivi, decide di fare quello che nessuno aveva mai fatto prima per un genere che, sulla carta, non si presterebbe troppo alla tecnica del finto documentario. Invece Into the Storm trae da questa “novità” tutta la sua forza e i momenti più spettacolari in P.O.V. lo sono anche di più, facendo immergere con più facilità lo spettatore nella situazione. Il Twister del nuovo millennio!

Roberto Giacomelli

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