Le ultime 12 ore.

È l’ultimo giorno sulla Terra, 12 ore prima che un evento catastrofico cancelli la vita come noi la conosciamo James attraversa le strade di una città ormai senza legge per trascorrere le sue ultime ore partecipando alla festa delle feste e celebrare la fine del mondo.

thesefinalhoursLungo la strada salverà la vita ad una bambina di nome Rose che è alla disperata ricerca del proprio padre. Inaspettatamente sempre più coinvolto e responsabilizzato nei confronti di Rose. con il passare delle ore James si ritroverà ad interrogarsi su ciò che realmente conta nella vita.

These Final Hours è il primo film del regista e sceneggiatore Zak Hilditch insieme al produttore Liz Kearney. Zak Hilditch è uno dei più promettenti e talentuosi registi del panorama cinematografico australiano. Il suo cortometraggio Transmission, che era stato presentato come teaser del film These Final Hours, è stato nominato come Miglior Film agli Australian Academy of Cinema and Television Arts Award (AACTA) del 2013 ed ha vinto il premio come Miglior Sceneggiatura. Zak ha scritto e diretto diversi cortometraggi e lungometraggi a basso budget che hanno riscosso grande successo e sono stati presentati a festival mondiali come Tribeca, Slamdance, Uppsala, St Kilda e Flickerfest. Il progetto di These Final Hours è stato sviluppato grazie allo Screen Australia’s Springboard e con il supporto di ScreenWest.

tfhIl cast del film è composto da un insieme dei più talentuosi giovani attori australiani tra i quali Nathan Phillips (Wolf Creek, Chernobyl Diaries), Daniel Henshall (Snowtown, Not Suitable for Children, Any Questions For Ben), Jessica De Gouw (Dracula, Arrow, Kath and Kimderella), Sarah Snook (Not Suitable for Children, Predestination), Kathryn Beck (Burning Man, Puberty Blues). Si aggiungono Lynette Curran (The Boys, Japanese Story, The Year My Voice Broke) che interpreta un ruolo piccolo ma centrale per lo svolgimento della trama. Nel cast anche Angourie Rice, al suo primo lungometraggio.

“Ho cominciato a scrivere il copione del film These Final Hours – racconta il regista – verso la fine dell’estate del 2009. Lo spunto da cui sono partito era l’idea di un amore in un mondo di fantascienza nel quale personaggi diversissimi sono costretti ad unirsi per far fronte ad un evento catastrofico. A cominciare da 28 Giorni Dopo fino ad episodi di Ai Confini della Realtà degli anni ’60 come The Midnight Sun, sono sempre stato intrigato da questo tipo di situazioni e soprattutto dall’elemento del “e tu che cosa faresti?”. Gli aspetti e le prospettive umane all’interno dei film di fantascienza sono gli elementi che mi hanno sempre catturato maggiormente, ma anche quelli che più rapidamente vengono accantonati”.

These-Final-Hours0“Immaginare e scrivere These Final Hours – continua Zak Hilditch – è stato un personale tentativo per raccontare come le persone potrebbero reagire ad un improvviso e drastico cambiamento del mondo cercando anche di rispettare i canoni del genere fantascientifico. La stesura della prima bozza è coincisa con la visione di un video animato di 10 minuti su YouTube, che mostrava cosa sarebbe accaduto se la Terra fosse stata colpita da un asteroide. Veniva rappresentata la devastazione del pianeta, progressivamente sbucciato come un’arancia nell’arco 24 ore fino a diventare una palla di fuoco. Ho provato ad
immaginare che se l’Australia fosse stata, ipoteticamente, uno degli ultimi luoghi sulla Terra ad essere colpito da una catastrofe simile, avremmo potuto raccontare una storia che si sviluppasse nel corso di una giornata in un crescendo di ansia e terrore”.

“Creare la sensazione convincente di un’imminente apocalisse – conclude il regista – avendo a disposizione un budget limitato è stata una sfida enorme. Abbiamo cercato delle location a Perth e nei suoi dintorni che trasmettessero l’idea di un mondo in rovina e che ci permettessero un approccio al contempo rude e grintoso. Uno stadio di hockey su ghiaccio abbandonato, un complesso residenziale non ultimato e strade di periferia deserte (il tutto nella città di Perth) hanno contribuito ad evocare l’idea di un lugubre abbandono e pur essendo estremamente seducenti e misteriosi da un punto di vista visivo. Era anche molto importante sottolineare il pathos crescente attraverso l’uso di una colonna sonora audace e sorprendente, componente fondamentale di These Final Hours: mano a mano che la Terra viene ricoperta da un anello di fuoco, infatti, un rombo in lontananza si intensifica sempre più nel corso delle dodici ore nelle quali si dipana la storia”.

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