La vetta della vanità.

Arriva al cinema da giovedì 6 novembre, dopo gli applausi al Festival di Cannes ‘Sils Maria’, il nuovo film di Olivier Assayas con un cast stellare: Juliette Binoche, Chloe Grace Moretz e Kristen Stewart. Al centro il mestiere dell’attore, la sua vita, la sua fascinazione e vanità, ma soprattutto il tema universale del tempo che passa.

CLOUDS OF SILS MARIA Copyright Carole Béthuel_IMGAll’apice della sua carriera internazionale, a Maria Enders (Juliette Binoche) viene offerto di recitare in un revival della commedia che l’aveva resa famosa vent’anni prima. A quei tempi interpretava il ruolo di Sigrid, un’affascinante ragazza che spinge al suicidio il suo capo, Helena. Mentre ora le chiedono di interpretare l’altro personaggio, quello di Helena.

Così, Maria parte assieme alla sua assistente (Kristen Stewart) per andare a Sils Maria, un remoto paese delle Alpi, dove si preparerà per il ruolo.

CLOUDS OF SILS MARIA Copyright Carole Bethuel_IMG_4129Una giovane starlet di Hollywood con una spiccata propensione per gli scandali (Chloë Grace Moretz) interpreterà il ruolo di Sigrid; e così Maria si ritrova dall’altra parte dello specchio, faccia a faccia con una donna ambiguamente affascinante: un inquietante riflesso di lei stessa.

“Amavo l’idea di girare in questo straordinario paesaggio di Sils Maria – ha detto il regista che ha realizzato il film tra le montagne dell’Alto Adige – un paesaggio senza tempo e che ha ispirato poeti e filosofi come Nietzsche con i mie personaggi che si agitano sullo sfondo. Il mio è comunque un film sul tempo”.

Loc_Sils_Maria“Il confronto – afferma il regista – tra il passato e il presente di un paesaggio mi sembrava un’ambientazione ideale per una commedia (o per un dramma, a seconda della prospettiva che si sceglie) su un’attrice che si tuffa nell’abisso del tempo, sia per ragioni professionali che morali, ma non per suo personale desiderio. Quando fissiamo questo vuoto, esso non riflette molto, a parte la nostra immagine, che è congelata nel momento presente. E’ questa l’immagine alla base di Sils Maria. Maria Enders si vede diffrangere in migliaia di avatar che riecheggiano nel mondo virtuale della fama – e nell’avversione – dei moderni media”.

“E’ qui – prosegue Assayas – che il confine tra lo spazio intimo, quello più pateticamente banale, e quello pubblico si fa più labile. Lo cerchiamo, ma non riusciamo a trovarlo. Probabilmente, ha semplicemente cessato di esistere. Maria Enders è ancora la giovane donna interprete del ruolo di Sigrid, nel film di Wilhelm Melchior? Oppure è l’adulta, la donna matura come la vedono le altre persone? O forse è ancora uno dei personaggi che ha interpretato, o uno dei volti che appaiono quando si scrive il suo nome su Google Immagini o su YouTube? C’è ancora qualcosa alla quale possa aggrapparsi, a parte la segretezza della sua privacy, l’unico posto dove il tempo non può lasciare traccia? Il posto dove può solo fluire, come il Fenomeno delle Nuvole del Maloja?”.

Nietzsche scrisse: “Il fatto che ogni cosa ritorni è l’estrema unione di un mondo del divenire con un mondo dell’essere: la vetta della meditazione”. Ecco la data di questa nota: “Inizi di agosto 1881, a Sils Maria, a 2000 metri sul livello del mare e molto più su, al di sopra di tutto ciò che è umano!”.

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