Il giorno dei segreti.

deaverSarà Dario Argento a premiare mercoledì 10 dicembre sul palcoscenico del Palanoir per il Courmayeur Noir in Festival, diretto da Giorgio Gosetti e Marina Fabbri,
il vincitore del Raymond Chandler Award 2014, lo scrittore americano Jeffery Deaver, oggi il più popolare best seller man del pianeta.

andrea-sartorettiIl regista e lo scrittore si ritrovano a Courmayeur 10 anni dopo la loro “prima volta”, in contemporanea alle uscite dei libri di entrambi, l’autobiografico “Paura” (Einaudi) per Argento e “L’ombra del collezionista” (Rizzoli) per Deaver. Ma in un festival che ogni giorno sforna un ricco menu di proiezioni, incontri, novità e incroci, anche quello di mercoledì non fa eccezioni. Ed ecco che l’incontro tra televisione e cinema sarà il tema conduttore del dialogo in pubblico di Andrea Sartoretti, il micidiale Bufalo della serie “Romanzo Criminale” e, più di recente, il poliziotto di “Ogni maledetto Natale”.

I due film del concorso parlano entrambi inglese, ma se l’Irlanda di un prete in crisi è lo sfondo del molto lodato “Calvario” di John Michael McDonagh, è invece un’America in piena crisi economica lo spunto che spinge il Wes Bentley di “Things People Do” a trasformarsi in un dubbio Robin Hood dei nostri tempi. Dirige Saar Klein, alla sua opera prima, ma con alle spalle una lunga familiarità con Terrence Malick il cui stile segna indubbiamente questo sorprendente debutto. In passerella poi la letteratura con i primi finalisti del Premio Giorgio Scerbanenco – La Stampa (in palio il titolo del migliore romanzo italiano noir), la francese Ingrid Astier (“Omicidi sulla Senna”, Bompiani editore) e Stefano Tura (“Tu sei il prossimo”, Fazi).

Non può mancare nel menu di un festival tutto dedicato al genere la migliore televisione, specie nell’anno in cui le serie tv si sono conquistate un posto d’onore nel cuore del pubblico ma anche della critica. Ed ecco che a Courmayeur debutta la seconda stagione di “The Blacklist” con James Spader, presto in onda su Fox Crime. “All’ombra del Monte Bianco – dicono i direttori Gosetti&Fabbri – è d’obbligo giocare ogni giorno con le paure di noi tutti: il noir le mette in luce, scopre il lato oscuro di ciascuno, ci obbliga a riflettere e a guardare dritta la realtà, anche la più scomoda. Alla fine del viaggio ci si scopre più consapevoli, più adulti, e – perchè no? – più divertiti”.

Il programma di mercoledì 10 dicembre

ore 11.00 Jardin de l’Ange – Conversazioni
Omicidi sulla Senna di INGRID ASTLER (Bompiani) presenta John Vignola

ore 11.45 Jardin de l’Ange – Conversazioni
Tu sei il prossimo di STEFANO TURA (Fazi) presenta John Vignola

ore 12.30 Jardin de l’Ange – Conversazioni
Lo schermo oscuro di SILVIO RAFFO (Bietti) presenta Marina Fabbri

ore 16.00 Jardin de l’Ange – Scerbanenco
Il male non dimentica di ROBERTO COSTANTINI (Marsilio)
Io la troverò di ROMANO DE MARCO (Feltrinelli)
Le sultane di MARILU’ OLIVA (Elliot)
presentano Sebastiano Triulzi e John Vignola

ore 16.30 PalaNoir #2 – TV noir
The Blacklist II di JON BOKENKAMP

ore 18.15 PalaNoir #1 – Concorso
Calvary DI JOHN MICHAEL MCDONAGH
Con Brendan Gleeson, Chris O’Dowd, Kelly Reilly, Aidan Gillen, Dylan Moran
Inghilterra, Irlanda, 2014, 104′
Padre James è un buon sacerdote guidato da un’integrità spirituale. Le sue buone intenzioni sono quasi sempre frustrate dal cinismo e dall’aggressività degli abitanti del piccolo villaggio di campagna in cui vive. Una domenica come tante, mentre sta confessando i suoi fedeli, uno di questi gli preannuncia che da lì a una settimana lo ucciderà per vendicare una violenza subita da un altro prete quand’era bambino. Il sacerdote continua a occuparsi dei parrocchiani e di sua figlia che, nel frattempo, è sopraggiunta dopo aver tentato il suicidio. Una serie di eventi inquietanti e la continua presenza del male intorno a sé, però, lo portano a chiedersi se avrà il coraggio di affrontare il suo personale calvario. «Questo non è un film sull’Irlanda e sui problemi degli irlandesi, è un film sui problemi di ognuno di noi. […] ha un umorismo anarchico, nero e lacerante, alla Buñuel; la mise-en-scène ha un debito nei confornti di Andrew Wyeth; la filosofia ne ha uno con Jean Améry; mentre lo stile trascendentale si ispira a quello di Robert Bresson». [John Michael McDonagh]

Ore 21.15 PalaNoir #1 – Eventi
Le conversazioni in palcoscenico, con ANDREA SARTORETTI

Ore 21.30 PalaNoir #1 – Concorso
Things People Do di SAAR KLEIN
Preceduto da JEFFERY DEAVER – RAYMOND CHANDLER AWARD
Consegna il premio Dario Argento
Con Wes Bentley, Vinessa Shaw, Jason Isaacs, Haley Bennett, Keith Carradine
Stati Uniti, 2014, 110′
Le cose si mettono male per Bill, più di quanto voglia ammettere. All’insaputa della famiglia, ha perso il suo lavoro di broker assicurativo. La banca non mostra alcun segno di comprensione quando non riesce più a pagare le rate del mutuo. È a un passo dalla rovina finanziaria, sotto un’enorme pressione fiscale. La sua visione morale del mondo inizia a sgretolarsi. Per sopravvivere intraprende la strada della criminalità e come un novello Robin Hood sceglie con cura le sue vittime a cui dare una lezione. Il suo nuovo amico è un poliziotto che non segue la legge esattamente alla lettera. «I film che mi colpiscono di più sono quelli che funzionano come le canzoni. Una bella canzone suscita in colui che l’ascolta una grande emozione e un’identificazione, ma quando ci si siede con un amico per discutere il testo, spesso vengono fuori interpretazioni completamente diverse. Invito gli spettatori a vedere questo film immedesimandosi nella vita di Bill. Mettersi nei suoi panni, fare i suoi errori, soffrire per i suoi fallimenti e gioire delle sue vittorie. E quando il film è finito, discuterlo con gli altri e trovarsi, come per qualsiasi opera d’arte buona, in disaccordo».

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