L’eredità del Libanese.

Stefano Sollima Roma, 29-04-2014 Cinema Moderno, Photocall presentazione della serie TV "Gomorra" foto  Stefano Colarieti/ InsidefotoStefano Sollima, il regista di ACAB e delle serie tv culto Romanzo Criminale e Gomorra, deve essere allergico al buonismo e ai supereroi. Forse non lo vedremo mai dirigere un film come Gabriele Muccino sulla ‘ricerca della felicità’ o raccontare ‘quello che sa sull’amore’. Per lui ‘l’ultimo bacio’ è solo quello dato prima di azionare il grilletto di una pistola e, infatti, sta completando il seguito ideale di Romanzo Criminale, il film, che si intitolerà ‘Suburra’. Un nuovo viaggio nella Roma da Basso Impero Criminale.

SuburraProdotto da Cattleya, Suburra è tratto dal romanzo di Carlo Bonini e Giancarlo De Cataldo (Edizioni Einaudi). La vicinanza con le vicende attuali di Mafia Capitale “è puramente casuale”, dice Sollima e, infatti, le riprese sono iniziate prima dell’esplosione mediatica dello scandalo che sta travolgendo il Campidoglio, ma certamente il paragone con i protagonisti della vicenda di cronaca aumenterà l’interesse verso il film che sarà distribuito da 01 distribution.

Suburra sarà un film su Roma e sul Potere criminale e, come Gomorra, è raccontato tutto dal punto di vista dei ‘cattivi’. La suburra in passato era il quartiere in cui il malaffare e la politica s’incrociavano, dove non c’erano mezze misure. Roma è quindi una città che da sempre si fonda sull’equilibrio e la convivenza tra poteri, ideale humus per una sceneggiatura realista.

Suburra-Pier-Francesco-FavinoIl film racconta i sette giorni che precedono il crollo di un’era della Repubblica, alla vigilia di una legge da far approvare, dove è centrale la figura del personaggio di Samurai, erede del Libanese e ultimo della banda della Magliana. Lo sfondo è proprio la città, in poche scene si passa dal Vaticano a Montecitorio, da Palazzo Chigi alla zona del litorale, e poi via Tuscolana e il centro storico. “C’è un Grande Progetto che seppellirà sotto una colata di cemento le sue periferie. Due vecchi nemici, un bandito e un carabiniere, ingaggeranno la loro sfida finale. Intanto, mentre l’Italia affonda, politici, alti prelati e amministratori corrotti sgomitano per partecipare all’orgia perpetua di questo Basso Impero criminale”, si legge nel testo edito da Einaudi.

Elio-Germano-Piefrancesco-FavinoTra i protagonisti Pierfrancesco Favino che, dopo aver dato il volto al Libanese nel film Romanzo Criminale, questa volta interpreta un politico della maggioranza di centrodestra, un uomo fragile, senza grande rispetto di se stesso e che si lascia corrompere dalla criminalità. Elio Germano è Sebastiano, il più famoso PR di Roma, ama la bella vita e quindi scende a patti con la criminalità. Claudio Amendola è Samurai, il re della città, ha il controllo dei politici e delle altre organizzazioni criminali. Ricorda il vero ‘Carminati’. Alessandro Borghi è Numero 8, un criminale di Ostia che sfrutta il gioco e il riciclaggio. Nel cast anche Jean Hugues Anglade, Greta Scarano, Lidia Vitale, Giulia Elettra Gorietti e Michele Alaique.

Sollima definisce Suburra “un gangster movie che riflette la fine di un’era, di un mondo politico e di un mondo criminale che sta diventando altro ma non sa ancora bene cosa e quindi si agita con sanguinosi colpi di coda in attesa di un nuovo ordine”. Sandro Petraglia e Stefano Rulli hanno scritto la sceneggiatura.

Probabilmente anche questo film diventerà un serie per la tv. Sempre che la realtà non superi la fantasia prematuramente.

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