La prima volta di Eleonora Danco è già un cult.

Un film leggero ma serio, onirico ma reale, divertente ma sincero, è il risultato della prima volta da regista e autrice cinematografica, dell’attrice, regista e perfomer Eleonora Danco.

danco“N-capace” (non capace ma anche capace) è Eleonora, un’anima in pena che vaga col suo letto o col piccone tra Terracina e Roma, luoghi rispettivamente della sua infanzia/adolescenza e della sua vita adulta. E si interroga e, soprattutto, interroga insistentemente gli altri sulla memoria, la sua ma anche la loro, perché, come ci spiega l’autrice stessa, l’assunzione di memoria è distacco. Intervista soltanto anziani e adolescenti perché adolescenti e anziani sono i poli estremi, galleggiano nella vita in un senso di attesa quasi beckettiano.

I personaggi non sono attori, sono stati scelti tra persone comuni, “normali” e nelle “interviste” raccontano di sé, della propria vita, ma non in chiave documentaristica. Anche se i personaggi, proprio secondo le intenzioni della regista, devono restare se stessi perché è grazie a una costruzione fatta di pezzi di vita che si arriva alla memoria emotiva di ciascuno di loro. Il film si muove in un linguaggio estremamente poetico che non si deforma mai nel grottesco o nel sentimentale.

Con 6 settimane di riprese, a fronte di un girato iniziale di 35 ore, la regista con Maurizio Tecce, Desideria Rayner e Maria Fantastica Valmori ha operato in sala montaggio le scelte più determinanti proprio perché non si tratta di un film narrativo. Le atmosfere dechirichiane tanto amate dall’autrice sono evocate anche dalle ben connotate musiche di Markus Acher.

danco3“N-capace” è prodotto dalla Bibi Film di Angelo Barbagallo in collaborazione con Rai Cinema, è stato presentato al Torino Film Festival, premiato con due menzioni speciali. Sempre la Bibi Film distribuirà dal 19 marzo la pellicola autonomamente avvalendosi delle sale del “cinema d’autore”: la Cineteca di Bologna, il Museo del cinema di Torino, il gruppo Anteo di Milano, cominciando dal Nuovo Sacher di Nanni Moretti che programmerà il film per 2 settimane.

“N-capace”, inoltre aderisce al progetto di multiprogrammazione delle sale cinematografiche ANEC e ANICA che, coinvolgendo un centinaio di cinema in tutta Italia, programmando film diversi in vari orari della giornata.

danco2Il film è stato presentato alla trentaduesima edizione del Torino film festival, dove non si è parlato d’altro. N-Capace è stata una vera e propria sorpresa, un prezioso gioiello tutto italiano che ha fatto centro, affascinando e accontentando tutti, pubblico e critica.

“L’idea di questo film – racconta l’autrice – è nata dopo la morte di mia madre. Ho iniziato a filmare mio padre e la sua badante e a fargli domande. Poi ho utilizzato i seminari che facevo con i ragazzi: amavo tutte le loro potenzialità”.  Eleonora Danco, amica di Nanni Moretti, con il quale ha lavorato ne ‘La Stanza Del Figlio’ e che si è subito innamorato di questo film opera prima premiato con due menzioni speciali al Tff, spiega l’assenza dell’età adulta tra i personaggi di N-Capace:”gli adulti li trovo meno interessanti anche perché in genere sono vittima dello stress. Preferisco loro le Persone che galleggiano con vitalità nella vita come chi ha finito il percorso, come i vecchi, e chi ha invece voglia di gettarsi nella vita”.

Nel film il padre della regista è stato tempestato di domande imbarazzanti dalla figlia che spiega ”è rimasto scioccato dalla mia scena di nudo, anche se gli ho spiegato che era un nudo artistico, e comunque il giorno dopo averlo visto mi ha detto: ‘co sto filmetto mi hai fatto dire certe cose’. Il rapporto con mia madre, invece, è stata una motivazione fortissima per me anche per fare il film. C’è la memoria, il distacco e anche tanti sensi di colpa. Con lei avevo un rapporto conflittuale, ma ora con la sia morte sento una mancanza inaudita”.

 Francesca Rinaldi

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