Un’apertura a testa alta per il festival di Cannes.

Al via la 68ma edizione del Festival del Cinema di Cannes con “La Tete Haute” (A testa alta), la prima inaugurata con un film di una regista donna, Emmanuelle Bercot. La Tete Haute, con Catherine Deneuve, Benoît Magimel, Sara Forestier, Rod Paradot e Ludovic Berthillot, è la storia di un quindicenne violento e del suo percorso di rieducazione.

Catherine Deneuve nel film interpreta un giudice minorile fermo ma pieno di umanità e compassione. Pur senza infrangere le regole, mostra al perduto Malony un lato materno che sarà una delle molle del cambiamento. ”Questi giudici – ha raccontato in conferenza stampa l’attrice francese – fanno un lavoro che non conoscevo abbastanza, sono generosi, pieni di amore e perserveranti. Ho parlato con tanti di loro prima di cominciare il film e ne sono rimasta colpita, fanno un lavoro durissimo anche psicologicamente e per farlo devi avere proprio una vocazione. Ma offrire delle figure forti di riferimento in un momento sociale di vuoto familiare è quanto mai necessario”.

Nel film Malony, dopo essere stato abbandonato dalla madre, vive la sua infanzia dentro e fuori il carcere minorile. Sul suo percorso incontra fortunatamente il magistrato quasi in pensione Florence e il marito Yann, un professore dal passato tormentato. I due fanno di tutto per portare un po’ di equilibrio nella vita di Malony e lo mandano in un centro educativo molto rigoroso dove il ragazzo incontra Tess, una ragazza molto speciale con il quale il ragazzo ritroverà la voglia di vivere.

”E’ un inno al sistema della giustizia minorile francese, uno dei punti forti di questo Paese”, ha detto la regista. “Si tratta di una storia di finzione anche se documentatissima. Girare le varie scene del tribunale con i minori in attesa di udienza e circondati da guardie è stato difficile e il finale del film con Malony che con il suo bebè in braccio se ne va al suo futuro percorrendo per l’ultima volta questi corridoi pieni di ragazzi come è stato lui, è molto simbolico”.

Ma la prima giornata non si conclude solo ‘a testa alta’. Lambert Wilson presenterà la prima serata di un’edizione che prevede anche l’anteprima del film in 3D con Tom Hardy e Charlize Theron “Mad Max: Fury Road”, quarto capitolo della saga inaugurata da George Miller nel 1979. La kermesse durerà fino al 24 maggio, con la proiezione di 50 film in totale.

Quest’anno sono tre i registi italiani tra i 19 film in gara, in un concorso senza chiari favoriti e in cui la giuria è presieduta dai fratelli Ethan e Joel Coen. Oltre a Nanni Moretti con Mia madre, Matteo Garrone con Il racconto dei racconti, e Paolo Sorrentino, con “Youth – La giovinezza”, l’Italia è rappresentata dal documentario di Roberto Minervini “Louisiana” (The Other Side), per la sezione Un Certain Regard.

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