La Biennale di Venezia sale sull’Everest.

Universal Pictures ha annunciato che Everest, il film di Baltasar Kormákur, è stato scelto quale film di apertura, fuori concorso, della 72esima edizione del Festival del Cinema di Venezia (2-12 settembre 2015). Il festival, è diretto da Alberto Barbera, organizzato dalla Biennale e presieduto da Paolo Baratta.

everestLa prima mondiale del film Everest si terrà il 2 settembre nella Sala Grande (Palazzo del Cinema) al Lido.

Everest è frutto di un’importante produzione internazionale anglo-americana che coinvolge la Working Title Films, Walden Media e Cross Creek Pictures.

Il team di lavoro in Alto Adige era composto da circa 180 persone provenienti da tutto il mondo: tra loro americani, inglesi, australiani, tedeschi, italiani, islandesi… A far parte di questo team internazionale anche circa 60 altoatesini, coinvolti in tutti i reparti tecnici.

everest_movieIn Italia il film sarà distribuito da Universal Pictures International Italy a partire dal 24 settembre 2015.

La sceneggiatura prende spunto da una storia vera. Nel 1996 la guida alpina Rob Hall decide di portare la sua squadra sulla cima dell’Everest, la montagna più alta del mondo. La salita però viene rallentata dai numerosi gruppi di turisti che la squadra incontra lungo l’itinerario. Rob convince alcuni dei suoi a tornare verso il campo base, ma due di loro, Doug e Beck, che hanno già tentato una volta di scalare la montagna, non intendono rinunciare. La tragedia prenderà il sopravvento quando una violenta tempesta si abbatterà all’improvviso sulle squadre, proprio quando la vetta è ormai vicina.

Guidati dalla regia di Baltasar Kormákur (Contraband, Inhale, 2 Guns) hanno recitato in questo film Jake Gyllenhaal (Brokeback Mountain, Prince of Persia) nel ruolo di Scott Fischer, mentre ad interpretare Rob Hall ci ha pensato Jason Clarke (Il grande Gatsby). John Hawkes (Lincoln) è invece un alpinista di Seattle, che arriva tardi al ritrovo della spedizione, ritardandone così la partenza, mentre Josh Brolin (Men in Black 3) interpreta l’alpinista Beck Weathers, sopravvissuto alla spedizione con le conseguenze di gravi congelamenti e che ha raccontato la sua esperienza nel libro A un soffio dalla fine. Anche basandosi su episodi da lui raccontati, Mark Medoff (Figli di un Dio minore) e il premio Oscar Simon Beaufoy (The Millionaire) hanno scritto la sceneggiatura di questa pellicola. Come operatore di camera è stato ingaggiato Salvatore Totino (Il codice Da Vinci).

Il film è stato seguito in Italia dalla WildSide (produttore esecutivo) e da David Nichols di Cineroma (coproduttore). Le riprese sono iniziate lo scorso 28 gennaio al ghiacciaio della Val Senales e si sono concluse a Cinecittà nel mese di Marzo.

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“Everest ha aperto la stagione delle grandi produzioni, ancor prima delle modifiche alla legge sul Tax Credit avvenuta qualche mese dopo. La nostra piscina di 7000 mq riempita di miglia di tonnellate di pietra basaltica, spropositati fondali dipinti con le montagne dell’Himalaya e green screen ci hanno fatto cimentare con una sfida che abbiamo vinto ancora una volta: rendere possibile e concreta l’illusione cinematografica“, commenta Giuseppe Basso, ad di Cinecittà Studios.

Immersa nel backlot degli Studios, della superficie di 7.000 mq sormontata da un fondale di 80 metri di larghezza e 20 di altezza, la piscina – già in passato utilizzata da Martin Scorsese per Gangs of New York e per la nota serie I Borgia – è stata utilizzata per ricrearvi il campo base della tragica spedizione sull’Everest del 1996, che causò la morte di esperti alpinisti tra cui quella di Scott Fisher, che morì a soli 41 anni dopo essere riuscito a mettere in salvo alcuni di loro. Il suo corpo venne ritrovato solo dopo 14 anni e la famiglia non volle rimuoverlo dalla montagna.

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