Dalla Grande Bellezza a L’Attesa.

Successo a Toronto per ‘L’Attesa’ di Piero Messina, il film oltre ad aver ottenuto un’ottima accoglienza di pubblico e stampa è stato venduto per il momento in 15 Paesi.

attesaLa pellicola che vede Juliette Binoche protagonista accanto a Lou de Laage, è prodotta da Indigo Film, in collaborazione con Medusa Film in coproduzione con Barbary Films e Pathé. Esce giovedì 17 settembre in 150 sale italiane distribuita da Medusa.

Per Piero Messina ‘L’attesa’ segna il debutto alla regia dopo lavorato come assistente di Paolo Sorrentino nei capolavori ‘This must be the place’ e ‘La grande bellezza’. Il film girato all’ombra dell’Etna è un perfetto duetto al femminile con la morte che incombe fin dall’inizio della storia.

Tra i grandi saloni di un’antica villa segnata dal tempo, Anna (Juliette Binoche), reduce da un lutto improvviso, trascorre le sue giornate in solitudine. La campagna siciliana aspra e bellissima circonda la casa e la isola mentre la nebbia, che sale lenta lungo le falde dell’Etna, impedisce allo sguardo di spingersi lontano. Solo i passi di Pietro (Giorgio Colangeli), il tuttofare, rompono il silenzio. Ed ecco improvvisamente arrivare Jeanne (Lou de Laage), una giovane ragazza che dice di essere la fidanzata di Giuseppe, il figlio di Anna. Lui l’ha invitata in Sicilia per trascorre insieme qualche giorno di vacanza. Anna ignora l’esistenza di Jeanne. E Giuseppe non c’è, ma le sue cose sono tutte lì, nella sua stanza.

attesa1Tra loro non c’è subito feeling; Anna è piena di dolore, chiusa in se stessa e la ragazza imbarazzata anche perché non ha notizie di Giuseppe da giorni. Il ragazzo non risponde al telefono o agli sms. Ma, nell’attesa di un ritorno che forse non ci sarà – Anna non riesce a rivelare una verità per lei inaccettabile – le due donne evocano la figura di questa assenza.

I giorni passano, le due donne lentamente imparano a conoscersi e insieme iniziano ad aspettare il giorno di Pasqua, quando Giuseppe avrebbe dovuto essere finalmente a casa e, in paese, si terrà una grande processione tradizionale. Anna vede il figlio attraverso gli occhi della ragazza e lei attraverso quelli della madre. I pochi giorni che passano insieme creerà un piccolo miracolo una complicità femminile.

Sulla difficoltà di rendere credibile la storia di una scomparsa all’epoca dei cellulari e social network, spiega Piero Messina: “ci abbiamo riflettuto a lungo su questo problema tanto che avevamo pensato inizialmente di fare un film in costume. Poi abbiamo riflettuto che forse non era un problema così insormontabile. Ci sono sempre le segreterie telefoniche per comunicare con una persona che non vuole essere raggiunta”. “Nel caso di questi personaggi, infatti, c’è molta autoillusione. Sono persone che non vogliono davvero andare a vedere cosa c’è dietro quella porta. E’ il caso di Jeanne che fa solo piccoli passi verso quell’entrata per ritardare di aprirla davvero”.

“Non affrontavo il dolore di una madre dai tempi di Film Blue di Kieslowski – afferma la protagonista, Juliette Binoche – la storia di Messina mi ha convinto perché trattava l’argomento in maniera nuova: il mio personaggio è una donna che si crea un mondo magico per non pronunciare l’innominabile. Quando ho letto la sceneggiatura ho avuto un incontro interiore con Anna. Certi ruoli voglio che attraversino la mia vita. E poi quando ho incontrato Piero mi ha trasmesso l’amore per la vita, il suo fuoco, la sua energia e il desiderio di realizzare un sogno portando sul grande schermo una storia forte”.

LattesaIl film nasce da serie di suggestioni che il regista ha provato durante la sua infanzia, poi “mi è rimasta dentro per anni la vicenda che mi era stata raccontata da un amico su una persona che perse il padre e che non riusciva a dirlo – spiega Piero Messina in occasione della Mostra del Cinema di Venezia – poi è arrivata la lettura di ‘La vita che ti diedi’ di Pirandello che ci ha aiutato a chiudere l’ultima stesura della sceneggiatura”. “E’ terribile – aggiunge il regista – nei funerali vedere tante persone, anche bambini, che piangono verso un pezzo di legno. Così è anche possibile decidere di credere a una cosa che è al di là della realtà”.

piero messinaLa partecipazione della Binoche, spiega il regista, “era inizialmente solo un sogno che poi si è avverato mentre per Lou De Laage l’ho scoperta solo alla fine di un lungo casting. E mi ricordo che mi aveva fatta anche arrabbiare perchè era arrivata al provino in ritardo, ma poi, appena ha iniziato a leggere qualcosa della sceneggiatura ho capito che era proprio lei quella giusta”.

Nel cast del film, anche Domenico Diele (Giorgio), Antonio Folletto (Paolo), Corinna Lo Castro (Rosa), Giovanni Anzaldo (Giuseppe).

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