Risen-Risorto, Joseph Fiennes è Clavio

Al cinema dal 17 marzo il racconto dell’epica storia della Resurrezione di Gesù, RISORTO – RISEN di Kevin Reynolds con Joseph Fiennes, Tom Felton, Maria Botto, Peter Firth e Cliff Curtis, distribuito da Warner Bros.

risorto-risenIl film è raccontato attraverso gli occhi di un non credente. Clavio (Joseph Fiennes), un potente tribuno militare romano, e il suo aiutante, Lucio (Tom Felton), hanno il compito di risolvere il mistero di ciò che è accaduto a Gesù (Yeshua il nome ebraico nel film) nelle settimane seguenti la crocifissione, al fine di smentire le voci che il Messia sia risorto, ed evitare una rivolta a Gerusalemme.

Il racconto biblico della crocifissione e della resurrezione di Yeshua, è stato più volte rappresentato sul grande schermo, così Kevin Reynolds ha voluto fornire un nuovo approccio alla storia. Contrariamente alle versioni precedenti – tra le quali il film muto del 1927 di Cecil B. DeMille ‘Il Re dei Re’; il film campione d’incassi del 1965 ‘La Più Grande Storia Mai Raccontata’, e l’opera di Mel Gibson del 2004 ‘La Passione di Cristo’ – Reynolds ha immaginato il racconto attraverso gli occhi scettici di un non credente. “Volevamo fare qualcosa di completamente diverso, perciò per Risorto ho valutato l’idea di un romanzo a tratti poliziesco”, dice Reynolds, che in precedenza ha diretto il film d’azione blockbuster ‘Robin Hood: Principe dei Ladri’ e ha prodotto la miniserie nominata agli Emmy ‘Hatfields & McCoys’, non è nuovo alle saghe iconiche. “Volevamo ottenere un film epico su larga scala, ma narrato secondo il punto di vista di un singolo personaggio”, spiega.

L’approccio del film dà l’opportunità di immedesimarsi in Clavio, un soldato romano scettico, confuso da tutta l’eccezionalità dei fatti che accadevano in Giudea. Non si mette alla ricerca del corpo di Cristo per proseguire la sua missione politica o religiosa: esegue semplicemente degli ordini.

La prospettiva di ritrarre la drammatica trasformazione di Clavio nel corso dei tre giorni epocali, è stata irresistibile per Fiennes. “Quando incontriamo per la prima volta Clavio, all’inizio del film, appare come un militare rigoroso e ambizioso, da 25 anni al servizio dell’esercito romano, che ha sviluppato così una mentalità molto radicata”, osserva l’attore. “Poi, in seguito ad un susseguirsi di eventi, Clavio arriva ad un bivio dove ipotizza la possibilità di una realtà differente da quella in cui ha sempre creduto, qualcosa che va al di là del suo condizionamento precedente. Dopo che il presunto Messia ha posto fine alle sue sofferenze, Clavio alla fine del film si trova nuovamente faccia a faccia con Gesù, risorto, e questo è un grande punto di svolta”.

risenFiennes ha trascorso del tempo al fianco di un detective della polizia per imparare le tecniche di un interrogatorio. “Il mio modo di ritrarre Clavio è stato ispirato dalle nozioni di un detective su come focalizzare dei sospetti”, ricorda Fiennes. “Anche se questa è una storia biblica, volevo essere pragmatico riguardo al comportamento di Clavio, perché la mia percezione era quella di un noir”.

Per rendere le scene di battaglia più autentiche possibile, Fiennes ha studiato i combattimenti di gladiatori con i migliori artisti acrobatici italiani. “Ero determinato a conoscere il meccanismo intricato della macchina da guerra dell’esercito romano”, afferma l’attore. “Il loro stile di combattimento era efficiente, brillantemente orchestrato e letale. Combattevano spalla a spalla, scudo a scudo. C’era un aspetto chirurgico in esso, che si rifletteva perfettamente nell’astuzia di Clavio”.

Risorto è stato girato in Spagna ed a Malta. Le sequenze culminanti del Mare di Galilea sono state girate principalmente nella provincia di Almería lungo la costa spagnola, caratterizzata da chilometri di spiagge di sabbia bianca incontaminata e acque turchesi cristalline. “È stato bello girare nello stesso luogo in cui David Lean, Sergio Leone e tanti altri registi hanno realizzato i loro film,” dice Reynolds. Reynolds ha utilizzato l’Alcazaba, una fortezza dell’XI° secolo di Malaga, in Spagna, come una parte del quartier generale di Pilato. Sotto la supervisione dello scenografo italiano Stefano Ortolani, la squadra ha accuratamente ricreato l’architettura di allora. “Stefano ha superato sé stesso con la massiccia fortezza romana che appare nel film”, dice Reynolds. “Sfido chiunque a guardarla e pensare che non sia vera”.

Con i suoi panorami spettacolari, le scene d’azione viscerali, personaggi comuni ed una storia avvolta nel mistero, Risorto mira a richiamare cinefili credenti così come non credenti. “Per me, Risorto si distingue perché è una versione moderata del Vangelo, che accetta il verbo straordinario come scritto”, spiega Fiennes. “Mi piace l’idea che questo film mostri il mistero di Cristo attraverso un’ottica originale”. Pur restando fedele all’insegnamento del Nuovo Testamento, Risorto presenta un tono contemporaneo che accoglie anche la sensibilità degli scettici. Reynolds ha deliberatamente progettato la sua presentazione della Risurrezione in modo che gli spettatori potessero trarre le proprie conclusioni riguardo gli avvenimenti descritti sullo schermo. “Non vogliamo dire a nessuno in che cosa si deve credere”, dice il regista. “La gente può utilizzare questo film come motivo per riflettere sulla propria spiritualità, o semplicemente godersi la storia da un punto di vista prettamente cinematografico”.

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