Suffragette, le donne sono inarrestabili.

Sarah Gavron porta al cinema dal 3 marzo gli anni caldi della lotta per l’emancipazione femminile, con i volti di Carey Mulligan, Helena Bonham Carter, Ben Whishaw, Anne Marie Duff, Brendan Gleeson, Romola Garai e con Meryl Streep.

vert_suffragette‘Suffragette’ è il film della storia che portò le donne alla conquista del voto nel Regno Unito. Nelle piazze Emmeline Pankhurst, attivista e politica britannica, guidava il movimento suffragista femminile del Regno Unito alla vigilia della prima guerra mondiale e infervorava le donne gridando “Noi non siamo contro la legge! Noi vogliamo fare la legge!”; intanto Maud Watts lavorava in fabbrica per 13 ore al giorno, dall’età di 8 anni. E subire le pesanti avances del padrone era normale… Maud e le sue compagne sono tra le pioniere del lungo percorso verso la conquista della parità dei diritti. Questo si racconta in Suffragette, un film che parla della lotta delle donne, iniziata con l’ottenimento del voto.

Sceneggiato da Abi Morgan il film, distribuito da Bim Cinema di Valerio de Paolis, ha aperto il London Film Festival e il Festival di Torino.

“Il termine suffragetta – afferma Sarah Gavron – è stato coniato in senso derisorio dalla stampa britannica per indicare le attiviste del movimento a favore del suffragio elettorale alle donne. SuffragetteA quel punto fu il movimento stesso ad appropriarsi del termine. Le Suffragette interrompevano le comunicazioni tagliando i fili del telegrafo, facendo saltare in aria le cassette della posta e attaccando in varie forme diverse proprietà, finivano in prigione e ingaggiavano scioperi della fame per attirare l’attenzione sulla loro lotta per l’eguaglianza contro uno stato sempre più brutale. Ero esterrefatta che una storia così straordinaria e potente non fosse mai stata raccontata in un film. Eravamo un team di filmmaker donne e ci siamo subito sentite attratte dal materiale. Eravamo interessate a raccontare la storia di una donna comune che nel 1912 lavorava. Abbiamo svolto delle ricerche approfondite, studiando attentamente diari e memoriali inediti, registri della polizia e testi accademici. Poi abbiamo creato il personaggio composito e fittizio di Maud, che partecipa ad eventi realmente accaduti quando il suo percorso si intreccia con quello di figure storiche chiave, come Emmeline Pankhurst, Emily Wilding Davison e David Lloyd George”.

“Maud (Carey Mulligan) – continua la regista – è un personaggio che attraversa emozioni ed esperienze che ciascuno di noi può comprendere. SuffragetteLa sceneggiatrice Abi Morgan ha passato in rassegna montagne di documenti ed è riuscita a forgiare il ritratto autentico di una donna del suo tempo la cui coscienza politica viene risvegliata. Eravamo incantate dallo spirito pionieristico di queste donne rispetto alla loro epoca. Infrangevano ogni tabù e convenzione della società di quel tempo. Ci siamo rese conto che l’opinione pubblica è ben poco consapevole di quanto hanno fatto. Per qualche motivo è stato sepolto. A me non l’hanno insegnato a scuola e non sembra esserci una grande coscienza degli estremi a cui si spinsero le Suffragette: le bombe e gli attacchi alle proprietà immobiliari o la brutalità della reazione della polizia verso le donne, sotto forma di pestaggi o di alimentazione forzata. La sensazione era di una storia mai raccontata”.

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