A Hollywood hanno scoperto il tormento delle guerre che producono vittime; anche quelle fantastiche dei supereroi. Entrambe le maggiori case produttrici di fumetti, la Dc e la Marvel, hanno infatti realizzato gli ultimi due film usciti sul grande schermo (Superman v Batman e Captain America: Civil war) intrisi del grande senso di colpa dei paladini immaginari per i morti innocenti durante le loro colossali battaglie. Li chiamano ‘danni collaterali’, un po’ come le vittime indifese degli attacchi dei droni nella ‘real life’.
E così Captain America: Civil war, il film della Marvel che arriverà al cinema dal 4 maggio in Italia prima che nel resto del Mondo, mette al centro della trama questa nuova ‘attenzione’ che rappresenta i benpensanti dell’emisfero occidentale colpito duramente dagli attacchi terroristici dei fondamentalisti islamici, che provano un grande senso di frustrazione per le morti dei civili nelle varie missioni in Medio Oriente che oramai si protraggono senza successo da ventisei anni.
Diretto dai fratelli Anthony e Joe Russo, già apprezzati per ‘Captain America: The Winter Soldier’, e prodotto da Kevin Feige, il nuovo film Marvel vede Steve Rogers al comando della nuova squadra degli Avengers, intenti a proseguire la loro lotta per salvaguardare l’umanità. Ma, quando un altro incidente internazionale in cui sono coinvolti gli Avengers provoca dei danni collaterali, le pressioni politiche chiedono a gran voce l’installazione di un sistema di responsabilità, presieduto da un consiglio d’amministrazione che sorvegli e diriga il team. Questa nuova dinamica divide gli Avengers in due fazioni: una è capeggiata da Steve Rogers, il quale desidera che gli Avengers rimangano liberi dalle interferenze governative, mentre l’altra è guidata da Tony Stark, che ha sorprendentemente deciso di sostenere il sistema di vigilanza istituito dal governo.
Il film Marvel Captain America: Civil War vede protagonisti ancora una volta gli Avengers Chris Evans, Robert Downey Jr., Scarlett Johansson, Sebastian Stan, Anthony Mackie, Don Cheadle, Jeremy Renner, Paul Bettany, Elizabeth Olsen e per la prima volta Chadwick Boseman (Pantera), Tom Holland (Spider Man) Paul Rudd (Ant Man) e Frank Grillo (Crossbones) insieme a Marisa Tomei, Martin Freeman, William Hurt e Daniel Brühl.
Louis D’Esposito, Alan Fine, Victoria Alonso, Patricia Whitcher, Nate Moore e Stan Lee (che regala un cameo ai fan) sono i produttori esecutivi. Christopher Markus e Stephen McFeely firmano la sceneggiatura.
“Le persone hanno paura” degli Avengers, si sente dire nel film e Steve Rogers, Captain America, afferma: “in questo lavoro, cerchiamo di salvare più persone possibili, ma a volte non vuol dire tutti”. L’essenza del film sta proprio in queste battute. Eppure questo capitolo – che si collega direttamente ad ‘Age of Ultron’ più che a ‘Winter soldier’ – in cui i nostri supereroi se le danno di santa ragione tra di loro perché c’è chi diventa pro o contro il controllo degli Avengers, sembra più un esercizio di stile degli sceneggiatori che un seguito in crescendo dei film precedenti.
Il ‘Cinematic Universe’ della Marvel è ormai come una lunga serie TV, dove gli episodi sono molto più lunghi e spettacolari. Captain America: Civil War è la prosecuzione della saga di supereroi iniziata nel 2008 che, ad oggi, conta una dozzina di film. Non occorre averli visti tutti, ma averlo fatto mette indubbiamente gli spettatori nella condizione di poter cogliere alcuni riferimenti e battute tra le righe. Avere qualche lacuna, però, non pregiudica il divertimento. E, seppure i colpi di scena, le citazioni di Star Wars (si vede che la Disney si è comprata i diritti della Lucas film) e il giovane spiderman ‘telecomandato’ dal saggio Iron Man siano spassosissimi, vedere le due fazioni #TeamCap e #TeamIronMan affrontarsi fino a farsi davvero male non esalta i fan. E poi chi l’avrebbe mai detto che proprio il Capitano, un soldato, avrebbe incarnato il ruolo del ribelle, mentre Stark lo sciupafemmine, quello della ‘guardia’…