Solo Show, Pat O’Neill in mostra a Roma

Si aprirà mercoledì 14 settembre e sarà in mostra fino al prossimo 2 ottobre l’attesissima nuova esposizione dell’artista Pat O’Neill: “Solo Show” alla galleria Monitor, presso il Palazzo Sforza Cesarini di Roma.

oneill1La galleria inaugura la nuova stagione espositiva con il debutto presso i suoi spazi del celebre artista e film-maker americano. Considerato dai critici uno dei pionieri ed icona assoluta del cinema sperimentale americano sin dai primi anni ’60, il percorso artistico di Pat O’Neill si articola in una ricerca completa nelle arti visive che comprende il disegno, la fotografia, la scultura e il collage. Le sue opere si trovano nei più prestigiosi musei del mondo come il Whitney Museum of American Art di New York e l’Hammer Museum di Los Angeles.

O’Neill è stato fondatore nel ’74 della Lookout Mountain Studios, casa cinematografica dedicata principalmente agli effetti speciali e durante i suoi anni di attività come film-maker ha messo a punto tecniche di montaggio, composizione e di stampa ottica che hanno determinato una vera svolta nella storia del cinema.

Sfidando qualsiasi tipo di categorizzazione, alcuni dei film da lui realizzati tra il 1963 e il 2006 sono considerati dalla critica dei veri e propri classici: “Runs Good” ( 1970), “Down Wind”(1973), “Saugus Series “( 1974), “Let’s Make a Sandwich” (1978), “Water and Power”(1989), “Trouble in immagine” (1996) e “The Decay of Fiction” (2002) hanno anticipato di molto alcuni effetti speciali divenuti poi di uso comune nell’industria cinematografica.

Il lavoro video dell’artista losangelino non è noto solo per la perizia tecnica unica e avanguardista, ma anche per la grande eleganza visiva e per la visionarietà, con immagini senza soluzione di continuità in cui il passato si sovrappone al presente e in un’arditezza di effetti visivi, realizzati principalmente con l’uso della stampa ottica, che fanno dei suoi film dei viaggi percettivi e surreali di raro fascino.

pn-1-1024x720Attraverso l’utilizzo di sovrapposizioni e stratificazioni con figure in movimento su più paesaggi e frammenti apparentemente arbitrari di testo narrativo, il suo lavoro video diviene anche un’esplorazione dei limiti e delle contraddizioni della tecnologia nella comunicazione con le immagini.

La ricerca scultorea di O’Neill inizia anche’essa nei primi anni ’60 con assemblaggi surreali di legno e metallo ispirati a forme erotiche. Nell’allestimento della mostra in galleria essi appariranno in un tutt’uno con i lavori video, calandosi in un’atmosfera sospesa che caratterizza la ricerca dell’artista americano.

Oltre alla mostra alla Monitor Gallery anche la sala del Centro sperimentale di Cinematografia, la Sala Trevi in vicolo del Puttarello, renderà omaggio al cineasta sperimentale ed esponente di spicco della scena californiana.
Il 12 settembre verranno presentati tre suoi film alla presenza dell’artista losangelino: Easyout (1971, 9’), Horizontal Boundaries (2008, 23’) e Starting to Go Bad (2009, 30’), in un incontro moderato da Adriano Aprà e Alessandra Mammì.

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