Excalibur come il martello di Thor

Dopo un giovane Papa, Jude Law diventa il nemico giurato di Re Artù in ‘King Arthur, Il potere della spada’. Un fantasy d’azione che sembra ispirato più ai fumetti Marvel e al Signore degli Anelli che alla leggenda anglosassone dei cavalieri della tavola rotonda.

Al cinema dal 10 maggio il nuovo film del regista Guy Ritchie con protagonista Charlie Hunnam, che sembra la controfigura di Thor e con un cattivissimo Jude Law che mantiene le movenze di ‘The Young Pope’. Con loro anche Astrid Bergès-Frisbey, Eric Bana, Mikael Persbrandt, Djimon Hounsou e Aidan Gillen.

KA-FP-0003Quando il padre del piccolo Artù, Uther Pendragon (Eric Bana), viene assassinato, suo zio Vortigern (Jude Law) si impadronisce del trono e trasforma un regno di pace in uno stato di guerra e oppressione. Derubato dei diritti che gli spetterebbero per nascita e senza sapere chi è realmente, Artù riesce a sopravvivere nei vicoli oscuri della città, grazie alle attenzioni delle prostitute di un bordello e solo quando estrae la mitica spada dalla roccia la sua vita cambia radicalmente ed è costretto ad accettare la sua vera eredità, che gli piaccia o no. Artù è una canaglia con il carisma di una rockstar, un capobanda di strada, ed è decisamente riluttante ad accettare il potere a cui è destinato.

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Il blockbuster da oltre 100 milioni di dollari, disponibile anche in 3d con Warner Bros, è costruito su ambientazioni spettacolari, tanta azione con spruzzate di humour ed effetti speciali a pioggia, inclusi pachidermi da guerra alti come grattacieli. Re Artù è prorpio un ‘cattivo ragazzo’, lontano dalla figura leggendaria a cui siamo abituati. Ma la scelta di mescolare un po’ le carte è chiara e appare dalla prima scena mozzafiato. Succede così che Mordred sia un nemico del padre di Artù anziché suo figlio, che Merlino non incontri mai Artù prima di dientare re e che altri personaggi chiave della saga non appaiano, né siano citati. Questo anche perché il progetto prevedeva di dipanarsi su sei film, e dunque ci sarà tempo (se lo vorrà il box office) per gli eclatanti assenti come Ginevra, Lancillotto e Morgana.

Una curiosità: David Beckham debutta sul grande schermo con un cameo nel nuovo film, “King Arthur, il potere della spada”, ma viene stroncato dagli appassionati di cinema sui social. Il regista Guy Ritchie ha concesso all’amico un piccolo ruolo che però non rende giustizia al grande calciatore.

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