Imperdibile Marilyn. Donna, mito, manager.

Un’anteprima nazionale rivela alla Città Eterna una Marilyn Monroe mai vista prima e raccontata in ogni sfaccettatura. Apre i battenti a Palazzo degli Esami, la mostra Imperdibile Marilyn con il patrocinio dell’Assessorato alla Crescita Culturale del Comune di Roma. A inaugurare la poliedrica esposizione: il Curatore italiano Fabio Di Gioia; Ted Stampfer, collezionista privato; il Presidente dell’Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello e Premio Vittorio De Sica, Giuliano Montaldo e il giornalista-scrittore Giorgio Dell’Arti.

Foto_1La mostra, che raccoglie oltre 300 oggetti appartenuti alla star del cinema, è resa possibile grazie ai prestiti di diversi collezionisti internazionali da sempre intimamente stregati dalla figura dall’attrice. Un racconto veritiero che si basa su elementi tangibili della vita reale e che permette al visitatore di conoscere da vicino la storia della diva di Hollywood, forse più nota al mondo. Si scopre così la forza intima di una donna che ha saputo andare controcorrente; delicata e molto determinata allo stesso tempo.

“Ospitare la vita reale di Marilyn – spiega Fabio Di Gioia – significa anche ripercorrere la storia e gli anni d’oro della cinematografia internazionale la cui anima era indiscutibilmente Hollywood. Una rilettura storica ancor più veritiera in quanto vista per il tramite di una delle figure più controverse e amate tra tutte le star. Sapere che Marilyn, la sua verità e il suo mito, abiteranno in un grande palazzo nel cuore di Roma, costituisce un’imperdibile occasione di emozione e conoscenza. La mostra propone una rilettura finalmente capovolta del personaggio di Marilyn, nella quale la vita privata finisce per colpirci più del mito. I documenti e gli oggetti arrivati a noi dal quotidiano dell’attrice, raccontano quanto la Marilyn privata fosse persona intensa, guidata da notevole istinto e pragmatismo e capace di decidere in autonomia per la sua carriera.

Una verità palesemente in contraddizione con l’immagine e l’icona voluta dall’industria del cinema americano che l’ha resa celebre.

A Roma, da oggi abita una Marilyn imperdibile: Donna, Mito, Manager… La Monroe racchiude in sé bellezza, fragilità, un carattere a tratti forte, certamente indipendente e spesso anticonformista. Caratteristiche queste, piuttosto esplosive, considerati usi e costumi degli anni Cinquanta e Sessanta. Un confronto continuo con un mondo che decideva coi pantaloni… e che lei però, sapeva portare meglio… Per come ci appare oggi, Marilyn è stata oltre la stella, una grande pioniera dell’emancipazione femminile. Un mito che sopravvive e che convive con la conquistata libertà delle donne di oggi”.

Foto_2I grandi spazi di Palazzo degli Esami completano con grande stile la suggestione espositiva, grazie alle architetture contemporanee alla nascita dell’attrice.

L’esposizione si snoda tra numerosi effetti personali che rivelano molti dettagli dell’infanzia e dei sogni della ragazza di nome Norma Jeane Mortenson. La collezione si estende agli oggetti più conosciuti e ricchi di fascino: vestiti, accessori, cosmetici, oggetti simbolo del suo lifestyle, il più rappresentativo dell’epoca. Imperdibile l’occasione di emozionarsi dinanzi al famosissimo abito bianco che Travilla, lo stilista delle dive, ha disegnato per il film Quando la moglie è in vacanza. La mostra è anche un tuffo nel mondo del vintage, oggi prepotentemente tornato di attualità. La visita è dunque anche l’occasione ghiotta di riscoprire abiti, oggetti e prodotti di grandi marchi che hanno fatto storia: da Dior a Tiffany, da Chanel a Cartier, a Pucci fino a Lazlo e Dom Pérignon.

L’esposizione ospita anche regali che Marilyn ha avuto da altre grandi star del cinema, sceneggiature, contratti cinematografici, fotografie di scena e immagini che illustrano i principali momenti della carriera e della vita privata dell’attrice.

Com’è noto, importanti connessioni si stabilirono proprio all’indomani della seconda Guerra Mondiale tra le produzioni cinematografiche italiane del Neorealismo e gli Stati Uniti, dove lo stile asciutto, semplice, vero dei film italiani e dei nostri protagonisti, conquistò il pubblico con suggestioni poetiche e profondamente umane.

Foto_3La mostra su Marilyn Monroe rappresenta anche un efficace ricordo di questo importante ponte storico e culturale con l’Italia.

Emblematico, è il momento della consegna del Premio del David di Donatello (la Targa d’Oro) consegnato nel ‘59 dalla nostra grande e emozionatissima Anna Magnani alla diva americana nella sede dell’Istituto Italiano di Cultura di New York; momenti questi sottolineati dal commento di un vibrante Ruggero Orlando nelle immagini custodite dall’Istituto Luce. Il prestigioso premio è stato riacquistato da Bulgari ed è ora concesso alla visione esclusiva del pubblico di Imperdibile Marilyn, a Roma.

I commenti sono chiusi.