Peter Rabbit, tana libera tutti

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A chi hai detto coniglio? Peter Rabbit, l’eroe dispettoso e audace che ha affascinato intere generazioni di lettori, ora è il protagonista di una grintosa e irriverente commedia di ambientazione contemporanea. Will Gluck dirige il film live action ‘Peter Rabbit’, dal 22 marzo al cinema con la voce italiana di Nicola Savino.

“Quando ero bambino, mio padre mi leggeva i libri di Peter Rabbit, quindi sono legato a lui da sempre; e quando ho avuto dei figli, a mia volta li ho letti a loro”, dice Will Gluck, il co-sceneggiatore/regista della prima avventura cinematografica del famoso coniglietto, Peter Rabbit. “La cosa che più mi piace, è che Peter è un birbone! Ho pensato che fosse una grande opportunità cogliere quel caratterino che Beatrix Potter ha dato a Peter, ed espandere la sua personalità in una storia ambientata ai giorni d’oggi”.

Nel film, la guerra di Peter con Mr. McGregor, il custode dell’orto, ha una svolta quando l’anziano passa a miglior vita. Quando il suo pronipote Mr. Thomas McGregor (Domhnall Gleeson) eredita il posto, Peter si rende conto che la battaglia per il controllo dell’orto, e del cuore della loro vicina di casa Bea (Rose Byrne), è appena iniziata. In suo aiuto Peter decide di arruolare la sua famiglia e i suoi amici – le sorelle Flopsy, Mopsy e Codatonda, il cugino Benjamin Bunny, Jemima Anatra de’ Stagni, il signor Jeremy Fisher, la signora Tiggy e altri personaggi dei racconti originali dell’autrice ed illustratrice Beatrix Potter.

Peter Rabbit (James Corden) in Columbia Pictures' PETER RABBIT.Per l’animazione, Gluck e il collega produttore Zareh Nalbandian hanno collaborato con l’animazione e gli effetti speciali dell’azienda di Nalbandian, la Animal Logic, i cui precedenti crediti includono The LEGO® Movie, Happy Feet e tanti altri, per un film che combina l’animazione con l’azione dal vivo. “Volevamo utilizzare tutti i personaggi di Beatrix Potter per onorare ciò che ha creato – continua Gluck – conosciamo tutti i suoi bellissimi disegni ad acquerello: e semmai avessero dovuto prendere vita nel mondo reale, speriamo che sia così che dovrebbero apparire”.

L’ispirazione sono stati proprio i disegni originali della Potter. “Will ed io siamo andati a vedere le immagini originali negli archivi di Beatrix Potter a Londra. Li ha letteralmente dipinti delle dimensioni in cui appaiono nei libri – spiega Nalbandian – la sfida è stata partire da lavori così piccoli, e mantenere l’integrità di questi personaggi tanto amati dei libri, collocando Peter nel XXI° secolo. Per noi è stata una grande opportunità lavorare su un progetto che non si è mai visto prima”.

Un modo per mantenere l’integrità dei disegni originali, è stato fare riferimento alle illustrazioni quando possibile. “Il nostro obiettivo era fare in modo che i conigli e gli altri personaggi animali sembrassero veri, ma con vestiti ed espressioni suggerite dai libri”, dice Gluck. L’aspetto del film era solo parte del mantenimento dell’integrità dei personaggi: altrettanto importante era assicurarsi che Peter si comportasse come Peter: un personaggio che si prende dei rischi e a cui piacciono gli scherzi, ma la cui bontà d’animo traspare.

“A Peter viene detto di non entrare nel giardino di McGregor perché suo padre è finito in un pasticcio per esserci andato. E lui cosa fa? Va nel giardino. Ecco chi è Peter: non c’è altro da dire a chi è fatto così – spiega Gluck – è birichino, sicuro di sé e ha la presunzione di chi ha sempre ragione, quando in realtà spesso si sbaglia. Non si mette mai in discussione, e continua ad andare avanti finché non si rende conto di essersi spinto un po’ troppo oltre”.

Ma proprio quando Peter affronta le conseguenze della sua spavalda audacia, emerge la sua vera personalità. “E’ consapevole del fatto che deve prendersi cura di suo cugino e delle sue tre sorelline, e anche se non lo ammetterebbe mai, inizia a capire che potrebbero esserci altre sfaccettature di Mr. Thomas McGregor – continua Gluck – Peter è un adolescente che comincia a capire che non è sempre tutto o bianco o nero”.

Mantenere queste caratteristiche del personaggio di Peter era estremamente importante per i realizzatori; durante tutto il percorso, hanno lavorato a stretto contatto con i custodi del retaggio di Beatrix Potter, gli editori della Frederick Warne & Co., Ltd., una divisione di Penguin Random House, che pubblica gli Original Peter Rabbit Books™ di Beatrix Potter dal 1902.

Peter Rabbit (James Corden) in Columbia Pictures' PETER RABBIT.“Siamo davvero entusiasti di questa nuova avventura di Peter Rabbit e dell’opportunità di presentarlo ad una nuova generazione di fan sul grande schermo – dice Susan Bolsover, direttore delle licenze e dei prodotti per la Frederick Warne & Co. Ltd, parte della Penguin Random House – siamo lieti del fatto che Will Gluck volesse cogliere l’essenza dei libri di Beatrix Potter, e in particolare la natura dispettosa e amabile di Peter Rabbit, che è estremamente importante”. Fondamentale perché attraverso le monellerie di Peter, i bambini imparano fino a che punto possono arrivare – e come affrontare le conseguenze con garbo. “Anche se c’è una morale nella storia, non credo che i bambini si sentano coinvolti nella predica di quella morale – dice – Penso che sia questo il motivo del suo successo. E poi, a chi non piacciono le monellerie?”.

Susan Bolsover ritiene che il film Peter Rabbit si connetterà al pubblico del 2018 in modo simile a quanto avvenuto con il libro per i lettori nel 1902, perché i temi dell’avventura e delle birichinate sono senza tempo. “Penso che Beatrix Potter sia stata in grado di appassionare così tante persone con ‘La Storia di Peter Coniglio’ (The Tale of Peter Rabbit) perché è una storia divertente e intramontabile che cattura l’immaginazione dei bambini – e aggiunge – Beatrix ha capito l’importanza di parlare ai bambini con il loro linguaggio, e ha creato una storia ambientata nel mondo della natura che tutti i bambini conoscono, con temi universalmente affascinanti”.

Un altro modo in cui i realizzatori hanno onorato il retaggio della Potter è stato filmare le scene presso il Lake District in Inghilterra, una parte della campagna inglese dove ha vissuto la Potter, e che ha enormemente influenzato il suo lavoro; dopo la sua morte nel 1943, la Potter ha lasciato in eredità la maggior parte dei suoi beni – le sue fattorie, la sua terra, le sue opere d’arte, le sue pecore – al National Trust, che si occupa di quell’eredità da più di 70 anni.

John Moffat, General Manager dei beni di Beatrix Potter presso il National Trust, nota: “Beatrix Potter ha lasciato una grande eredità al National Trust, che cura la sua casa, Hill Top, molte opere d’arte originali, le fattorie e i terreni che sono una parte enorme della nostra opera di conservazione e protezione dell’eredità storica e naturale del Lake District. Era una donna straordinaria, e siamo onorati di condividere il suo lavoro e i suoi racconti con le famiglie di tutto il mondo. Siamo tutti molto entusiasti del film, e speriamo che possa avvicinare nuovi spettatori a Beatrix e spronarli a visitare le zone dei Laghi che l’hanno ispirata a scrivere i suoi racconti”.

“E’ stato determinante recarsi a Lake District – dice Gluck – è lì che è ambientato il film; èd è lì che visse Beatrix Potter, dove scrisse le sue storie e dipinse le sue immagini. Abbiamo cercato di creare un mondo che assomiglia esattamente a quello che appare in tutti i suoi libri; abbiamo colto ogni piccolo dettaglio, tutto ciò che ha scritto o disegnato, e abbiamo costruito il nostro mondo intorno a ciò”.

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