1/5, non solo Roma.

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Ci sarà anche Vinicio Capossela con la Banda della Posta al Concertone del Primo maggio a Taranto a suonare e domandare ‘…futuro? Ma quale futuro?!’. Ad annunciarlo, Michele Riondino e Roy Paci, direttori artistici della seconda edizione della manifestazione organizzata dal Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti, quest’anno condotta da Andrea Rivera, Luca Barbarossa e dalla giornalista Valentina Petrini.
“Il primo maggio – scrive Capossela in una lettera agli organizzatori – ci deve ricordare che alla base del lavoro, del diritto al lavoro, c’è una lotta. Una lotta è diversa da una scampagnata. Questa festa del primo maggio a Taranto è la rara prova di vitalita’ di un paese che non vuole passare soltanto per i ritrovi televisivi, di una festa del lavoro che non vuole ridursi a spettacolo di svago. Taranto – aggiunge – è l’esempio eclatante del contrasto tra diritto al lavoro e diritto alla salute, due diritti lesi. Una festa non risolve le cose, ma il tempo della festa è il tempo del Sacro, il tempo in cui ci ricordiamo di essere uomini. Per questo saremo alla festa del primo maggio di Taranto, per fare alzare, insieme a tutti gli altri, un po’ di polvere, per aprire un poco questa nube di veleno che ha oscurato la magna Grecia, la ‘grande’ Grecia, che pose l’agonismo e la musica alla base del vivere civile”.
Oltre a Capossela, che aprirà il concerto alle 15, sul palco del Parco Archeologico della Mura Greche, anche Caparezza, Afterhours, Paola Turci, Sud Sound System e Diodato.

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