Nelle sale da oggi, giovedì 26 giugno, CARTA BIANCA, opera seconda del regista Andrés Arce Maldonado che, dopo il felice esordio nel 2011 con il film Falene (interpretato da Totò Onnis e Paolo Sassanelli, e con la collaborazione artistica e il montaggio del premio Oscar Gabriella Cristiani), torna dietro la macchina da presa per raccontare, una volta ancora, l’Italia ai margini.
Un pusher marocchino amante dei libri; una badante moldava perseguitata dalle allucinazioni; una grintosa imprenditrice italiana innamorata del proprio cane. Tre vite, tre storie, tre persone che si incontrano e scontrano per le strade di Roma,
in un film dal forte impatto sociale ispirato a un fatto di cronaca realmente accaduto: la storia del giovane immigrato Sahid Belamel, morto a Ferrara nel 2010 per ipotermia, sul ciglio di una strada e nell’indifferenza generale.
Scritto da Andrea Zauli, Carta Bianca è interpretato da Mohamed Zouaoui, Tania Angelosanto, Patrizia Bernardini, e vede la partecipazione straordinaria di Valentina Carnelutti e Djibril Kebe. Il film si è aggiudicato il premio distribuzione al RIFF – Rome Independent Film Festival.
Da un lato Carta Bianca riflette il mondo così com’è, senza compromessi da fiction televisiva. Ogni personaggio parla la lingua che parlerebbe nella realtà: il maghrebino parla in francese col senegalese, in arabo quando riflette a voce alta e in italiano con gli altri stranieri; la moldava parla italiano con l’amica albanese e in moldavo con le allucinazioni che popolano la sua fantasia; gli italiani non parlano in modo foneticamente perfetto e dunque irrealistico, ciascuno possiede una cadenza dialettale. Dall’altro Carta Bianca suggerisce il mondo come vorremmo che fosse. Il realismo linguistico infatti non corrisponde alla rigida osservanza dei confini della nazionalità. Nel cast ci sono attrici italiane che interpretano personaggi dell’Europa dell’est, il milanese che sfoggia un accento pugliese, il tunisino che si finge marocchino. Quasi a irridere le ingessate regole della burocrazia internazionale.
Come lo stesso Maldonado tiene a sottolineare, Carta Bianca è un film italiano sull’immigrazione pensato e realizzato da un immigrato: “Anch’io sono un immigrato e, prima ancora, un essere umano – un essere umano come questo ragazzo che nessuno ha voluto aiutare mentre stava morendo per ipotermia sul ciglio di una strada, umano come gli automobilisti che gli sfrecciavano di fianco senza fermarsi. Mi sono chiesto: cosa avrei pensato pochi secondi prima di morire se fossi stato al posto di Sahid? E ancora: al posto degli automobilisti, mi sarei fermato ad aiutarlo oppure avrei tirato dritto? È anche per rispondere a queste domande che ho deciso di realizzare Carta Bianca, un film che, prendendo spunto da un fatto di cronaca, raccontasse qualcosa sull’Italia di oggi e più in generale sul rapporto tra noi e gli altri, suggerendo riflessioni sulla natura umana”.
Con l’uscita in sala del film Carta Bianca, prenderà il via, proprio il 26 giugno, la campagna “NO ALL’INDIFFERENZA”, concepita e realizzata per essere veicolata sulle piattaforme social Facebook e Twitter. Grazie alla preziosa collaborazione di Lina Wertmüller, Alessandro Haber, Umberto Orsini, Iaia Forte, Francesca Faiella – tra i primi volti noti dello spettacolo italiano che hanno aderito al progetto, mettendoci la faccia – è stato possibile realizzare degli scatti provocatori, che pongono agli utenti una domanda altrettanto provocatoria: “Se ci fossi stato io, ti saresti fermato?”.