Kraftwerk nella cavea.

Emozionante, questo è l’aggettivo giusto per descrivere il concerto dei Kraftwerk della scorsa sera alla Cavea dell’Auditorium Parco della Musica.

Uno spettacolo in 3D che era un perfetto mix di ricerca tra l’audio e il visuale. Sono passati più di quarant’anni da quando Ralf Hütter e Florian Schneider a Dusseldorf fondarono la band. Erano altri tempi e la sperimentazione elettronica era solo roba per qualche professore d’accademia. Il lato deliziosamente Pop è arrivato solo con loro. Hanno dettato il La per tutta la new-wave, il synth-pop, l’elettronica e la techno. Quella dell’altra sera era l’unica data italiana del loro tour mondiale. Il pubblico è stato assai numeroso. Il repertorio è iniziato con “The Robots”, dall’album del ’78 “The Man-Machine”. Passando poi per il viaggio in autostrada di “Autobahn“, “Radio-Activity“, “Trans-Europe Express“,“Computer World“ , “Electric Cafè“ e uno delle preferite del sottoscritto: “Tour de France”, che fa parte della produzione degli ultimi 10 anni ormai. Accompagnata dal lato visuale da suggestive immagini di archivio del Tour.

10559011_10201269451178217_424932040_oSembrerebbe che il disco sia nato da una passione quasi ossessiva per il ciclismo da parte di un componente della band. Alla fine del concerto i quattro veterani si sono lasciati andare a dei pezzi più techno. E allora non ballare (anche da seduti) è stato impossibile per le centinaia di persone dell’Auditorium.

In un’intervista rilasciata al Guardian, Ralf Hütter ha annunciato che entro la fine del 2014 uscirà il nuovo loro album. Restiamo in attesa.

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