Mentre fervono i preparativi dell’ottava edizione del SalinaDocFest, l’isola si prepara ad ospitare la bellissima Golshifteh Farahani. La giovane attrice iraniana, che sbarcherà al porto di Santa Marina ha lasciato per qualche giorno il set spagnolo del kolossal Exodus di Ridley Scott – dove è impegnata accanto a star come Sigourney Weaver, Ben Kingsley e John Turturro – per raggiungere gli amici del SalinaDocFest.
Ad accoglierla, la direttrice del festival Giovanna Taviani ed il suo staff. Alloggerà al Capofaro Resort (Malfa), ospite di Tasca d’Almerita, e parteciperà alla serata “Apettando il SalinaDocFest”, prevista lunedì 22 settembre a Santa Marina, con la presentazione del video contest “Isolani sì, isolati no!, dedicato agli abitanti delle isole minori italiane. In questa occasione saranno proiettati i video dei finalisti (Gianfranco Taranto, Salvatore Tuccio, Sally D’Albora, Simone Follone, Sara Basile e Flavia Grita), alla presenza dei selezionatori Pierfrancesco Li Donni, Giovanna Taviani e Marina Suma, insieme ai rappresentanti delle aziende vinicole sponsor dell’iniziativa, che il 27 settembre consegneranno al vincitore il Premio Malvasia. Una menzione speciale “giovanissimi” andrà al videomaker in erba Emanuele Randazzo (sette anni).
A seguire, Eolie.Doc, con la proiezione dei documentari La favola del vento e del mare di Pierpaolo Gandini (Italia, 2005, 25’), L’isola di Alberto Bougleux (Italia, 2013, 14’) alla presenza di Mirella Fanti (Dirigente scolastico Isole Eolie), Bouchta Najouani e El Miloudi Abdenabaoui (Genitori alunni di Salina) e A prima vuci di Sara Basile e Flavia Grita (Italia, 2014, 12′). Chiude la serata il trio musicale Il Koncerto dell’anno dopo.
Grande attesa anche per l’inizio della maratona after hours dedicata a GOMORRA la serie. Grazie alla collaborazione di Sky Atlantic, il pubblico di Salina avrà la possibilità di vedere sullo schermo del Salone Convegni di Santa Marina (da lunedì 22 a sabato 27) tutti gli episodi del kolossal televisivo diretto da Stefano Sollima, Francesca Comencini e Claudio Cupellini, da un’idea di Roberto Saviano. E’ un omaggio del festival all’intellettuale e all’amico, perfettamente in linea con la missione originaria di una manifestazione che ha scelto di testimoniare e raccontare l’esplosione ormai definitiva dei confini tra fiction e realtà nel linguaggio cinematografico moderno.
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